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giovedì 9 dicembre 2010

Laprimapagina.it 9 dicembre 2010

Cava dei Tirreni, premio Gino Avella

9 dicembre 2011 Sabato 11 dicembre 2010 alle ore 18:30, presso il Salone di Rappresentanza del Palazzo di Città di Cava de’Tirreni (SA), si terrà l’ottava edizione del “Premio Gino Avella”, organizzato dall’Ente culturale “Città Regia”. Nel corso della serata, presentata da Antonio Di Martino, verranno premiati: Marco Salvador, storico, scrittore, romanziere, studioso della storia dei Longobardi; Valerio Fasano, missionario, volontario dell’Associazione misericordia-Cava che vive in Brasile ed, in prima persona, si preoccupa di attuare i progetti della suddetta associazione; Nicola Di Lecce, presidente del Gruppo “Ditirambo” per la ricerca e la trasposizione musicale che attua e diffonde quotidianamente tra i giovani. La serata sarà preceduta dall’inaugurazione alle ore 11:30, presso la Sala Convegni “Gino Avella”, dell’VIII Mostra del Costume d’Epoca dedicata ai “Longobardi del Sud”. A tagliare il nastro lo storico Marco Salvador e il Consigliere comunale con delega alla cultura, Giovanni Del Vecchio. “Quest’anno la Mostra proporrà degli abiti d’epoca Longobarda –spiega il Presidente dell’Ente “Città Regia”, Antonella Palumbo – per rendere omaggio ai prossimi festeggiamenti che la città metelliana si appresta a vivere per il Millennio dell’Abbazia Benedettina. La manifestazione si inserisce nel percorso didattico-culturale “Gino Avella” nato 7 anni fa grazie al sostegno della Provincia di Salerno, del Comune di Cava de’Tirreni e della Regione Campania. Naturalmente – conclude il Presidente Palumbo - anche quest’anno le difficoltà incontrate per la realizzazione della “Mostra del Costume d’Epoca” sono state tante, ma grazie all’aiuto della Provincia e di tanti amici siamo riusciti a riproporla”. L’Ente Culturale “Città Regia”, che dal 1995 si occupa di diffondere “l’arte della bandiera” attraverso una vera e propria scuola di piccoli sbandieratori, ha inteso, così, omaggiare la figura di Gino Avella, cavese illustre, portavoce in Italia e nel mondo delle tradizioni storiche legate alla Città di Cava de’Tirreni, e da sempre convinto della necessità di una cultura, e, quindi, di un amore verso le tradizioni della propria città, che nascesse proprio dai più piccoli, in futuro depositari di un immenso patrimonio di usi e costumi cittadini. L’VIII edizione del premio rientra nei festeggiamenti del quindicennale della fondazione dell’associazione.

Trieste, natale transfrontaliero

9 dicembre 2010 La Presidente Maria Teresa Bassa Poropat ha tenuto oggi una Conferenza stampa per presentare le iniziative organizzate e sostenute dall’Ente in occasione delle festività natalizie. “Anche quest’anno ci siamo dedicati alle persone anziane, agli ospiti delle case di riposo e soprattutto a quanti soffrono di difficoltà motorie offrendo loro la possibilità di partecipare a spettacoli, concerti e occasioni di svago” ha detto Maria Teresa Bassa Poropat. Un esempio è la Distribuzione doni natalizi a domicilio, progetto riservato a più di cinquecento persone anziane che non possono partecipare alle gite, pranzi, soggiorni e vacanze in città per problemi legati alle loro condizioni psicofisiche che determinano la loro impossibilità ad uscire di casa. Con lo stesso spirito la Provincia di Trieste organizza il pranzo di Natale e i concerti musicali nel Comune di Muggia e nel Comune di San Dorligo della Valle – Dolina. Analoga è l’offerta a favore del territorio di Duino-Aurisina, Sgonico, Monrupino dove si è organizzato il trasporto e l’accompagnamento ai mercatini natalizi di Villaco e Klagenfurt e ancora tante feste di Natale e della Befana con pranzo, tombola, premi e musica. Per i più piccoli invece, in collaborazione con l’associazione culturale Mila si svolge la manifestazione itinerante Babbo Natale 2010 con spettacoli e consegne di doni ai bambini sia delle scuole materne, elementari e ludoteche del territorio provinciale sia a quelli ricoverati in strutture di accoglienza come l'Ospedale infantile Burlo Garofano e la Fondazione Luchetta-Ota-D'Angelo-Hrovatin. In occasione delle festività natalizie, la Provincia di Trieste consegnerà alla fondazione Luchetta-Ota-D’Angelo-Hrovatin e alla Comunità di Sam Martino al Campo il ricavato della raccolta di beneficienza organizzata in occasione di Open door.Teatri a Teatro 2010, festival estivo dell’amministrazione. Da oggi, 9 dicembre, e fino al 12 dicembre la Provincia sarà presente con un gazebo, dalle 10 alle 13 e nel pomeriggio dalle 16alle 20, ai Mercatini di Natale di via Ponchielli per presentare alla cittadinanza “Argento vivo in provincia”, progetto per il miglioramento delle risorse di trasporto e mobilità delle persone anziane, per la riscoperta della vita sociale della città e del territorio provinciale. Il Gazebo è allestito in collaborazione con gli enti e le associazioni che mettono a disposizione gratuitamente mezzi di trasporto e volontari. Domani 10 dicembre, l’11 e il 13 dicembre la Provincia di Trieste sostiene Delitti&Sapori, incursioni enogastronomiche nella Trieste di ieri, organizzato dall’associazione culturale internazionale Palačinka. I testi e la regia sono firmati da Andrea Orel, a cuira di Alesssandro Marinuzzi e il contributo di Petra Blaškovič Paolo Fagiolo, Valentina Rivelli con l’accompagnamento alla fisarmonica di Carlo Moser. Dopodomani, sabato 11 dicembre, nella chiesa di S. Antonio Taumaturgo. Alle ore 16.00 l'Associazione Mercatini di Natale e l'Associazione I Cameristi Triestini in collaborazione con la Parrocchia organizzano il Concerto di Natale a Trieste. La rappresentazione ad ingresso gratuito, sostenuta oltre che dalla Provincia di Trieste, anche da Regione Friuli Venezia Giulia, Comune di Trieste, Fondazione CRTrieste, AcegasAps, Trieste Trasporti, Ditta Cramer, Flash e Utilgraph prevede un programma di musiche di Gruber e Saint-Saëns. Sul palco l’orchestra "I Cameristi Triestini", il coro de"I Madrigalisti di Trieste" e i solisti Gisella Sanvitale (soprano), Simonetta Cavalli (mezzosoprano), Silvia Bonesso (contralto), Francesco Cortese (tenore), Eugenio Leggiadri-Gallani (basso). Dirige il maestro Fabio Nossal. Domenica 12 dicembre 2010 e domenica 19 dicembre 2010 alle ore 11.00,presso il Teatrino “Franco e Franca Basaglia”, al Parco di San Giovanni, in Via Edoardo Weiss 13, la Casa internazionale delle Donne organizza due concerti, per duo violino e pianoforte e per viola e pianoforte, con dei brani, alcuni di rara esecuzione, che vedono tra gli autori anche donne compositrici. L'iniziativa è volta a presentare repertori assai rari per duo violino e pianoforte nel primo concerto e per viola e pianoforte nel secondo. La pianista Silvia Barbieri e il violinista, e violista, David Briatore dialogheranno con il pubblico spiegando che cosa sono: - il principio di tonalità all'interno di un brano musicale (12 dicembre); e - la forma-sonata (19 dicembre). Fulcro della manifestazione saranno, dopo brani di Mozart e Schubert, alcune musiche di donne compositrici del diciannovesimo e ventesimo secolo, incrociando opere di Clara Wieck-Schumann (1819-1896) e Germaine Tailleferre (1892-1983), per citare le autrici più note, con altre forse meno blasonate ma di straordinario valore artistico e suggestione come, ad esempio, quelle di Rebecca Clarke (1886-1979). In programma anche brani di Lili Boulanger (1893-1918), Dora Pejačević (1885-1923). Dal 16 al 18 dicembre la Provincia di Trieste, in collaborazione con la Regione Autonoma FVG, il Comune di Trieste e la Camera di Commercio, propone Teranum e i vini rossi del Carso, primo grande evento dedicato al Terrano, autentico simbolo della viticoltura dell’Altipiano carsico. Questo vino rosso autoctono rappresenta uno dei punti di forza della viticoltura triestina, ricchissimo di colore e antiossidanti, fresco di acidità e alcolico in modo contenuto rispetto la maggior parte dei rossi italiani. La manifestazione dedicata al Terranno si svolgerà in quattro giornate. Si parte giovedì 16 con una giornata interamente dedicata alla stampa italiana e estera coordinata dalla giornalista e donna del vino Aurora Endrici. Le successive tre giornate saranno aperte alla degustazione del pubblico, che potrà conoscere, apprezzare e anche acquistare i vini presentati dalle più prestigiose e note aziende vinicole del Carso triestino, goriziano e sloveno. “Teranum e i vini rossi del Carso” si svolgerà nel pieno periodo dell’Avvento, in una Trieste piena di luci e colori, in una atmosfera calda e accogliente. La manifestazione verrà organizzata nella centrale piazza della Borsa, in una grande e elegante struttura di vetro dove il pubblico potrà accedere comodamente. Il 17 dicembre, la Casa internazionale delle Donne organizza al Teatro Miela Donne al Cinema, una rassegna di film, documentari e cortometraggi a regia femminile. L’iniziativa parte alle ore 17.00 per concludersi alle 24 (programma dettagliato sul sitowww.provincia.trieste.it; segreteria organizzativa 040-3997246) ed è ad ingresso libero. Dal 17 al 19 dicembre si rinnova l’appuntamento con la Fiera dell’editoria Bobi Bazlen. Fiera atipica, perché dedicata a quell’editoria, definita “di progetto”, che a prescindere dal proprio volume di affari lavora sulle idee e con le idee, la Bobi Bazlen riunirà anche quest’anno, nello storico caffè letterario San Marco, un manipolo di case editrici italiane e straniere. Non mancheranno tavole rotonde e approfondimenti: da segnalare quest’anno il focus sull’editoria slovena, che porterà a Trieste le piccole case editrici d’oltreconfine in collaborazione con lo Slovenski Club. Anche quest’anno la manifestazione si concentrerà su libri e autori partendo dagli editori, proponendosi innanzitutto come un momento di riflessione sul lavoro culturale dell’editore, sulla centralità del progetto editoriale e sulle sue potenzialità. Intitolata a Roberto Bazlen, uno tra i più talentuosi e meno appariscenti consulenti editoriali italiani (ha scoperto e fatto scoprire in Italia Svevo, Freud, Musil, Kafka), la Fiera dell’editoria di progetto fa proprio il motto “piccolo è bello” e si differenzia dalle grandi manifestazioni dedicate alle letteratura e ai libri per il mood rilassato e intimo che la caratterizza. Il 20 dicembre, alle ore 18, cena di Natale Cena Argento vivo, conviviale di solidarietà che ospita un centinaio di anziani, ospiti delle case di riposo della Provincia. L’iniziativa, svolta in collaborazione con la Fondazione CRTrieste, si svolgerà nel palazzo della Prefettura con la collaborazione dei volontari delle associazioni Progetto Mobilità. Il 21 dicembre alle ore 18, al Teatrino Basaglia, il Comitato Mani dell'Amicizia presenta il Primo Memorial Simonetta Cosimi Concerto Note dal Mondo promosso in collaborazione con l’Istituto Comprensivo San Giovanni, l’associazione il Ponte, il Comitato genitori d'Istituto e la collaborazione delle Associazioni Genitori di Trieste, Pro Loco San Giovanni e Teatrobàndus. Il 27 dicembre sempre al Teatrino Basaglia con inizio alle 16.00 spettacolo teatrale per bambini "Magic Christmas", ad ingresso gratuito, nuova produzione teatrale di Trieste Magica. Si tratta di sessanta minuti di divertimento assicurato tra oggetti che appaiono, scompaiono e si trasformano in maniera assolutamente imprevedibile. Senza dimenticare, ovviamente, tanti palloncini e una sorpresa finale. Ad inizio 2011, il 3 gennaio la Provincia di Trieste è tra gli enti sostenitori del tradizionale Concerto organizzato della Confcommercio. Nel corso della serata si esibiranno i migliori giovani talenti locali del teatro, della musica e della danza, e verranno assegnati anche i tradizionali riconoscimenti della Rosa d’Argento e della Rosa di Cristallo. Il 6 gennaio, alle ore 17, con ingresso libero fino ad esaurimento dei posti il calendario di iniziative proposto dalla Provincia si chiude con il Concerto dell’Epifania dell’associazione culturale Camerata Strumentale Italiana. In programma alla Sala Tripcovich-de Banfield c’è Il Piccolo Principe, uno spettacolo preparato proprio per l’occasione che nasce dall’ idea per un racconto narrato, musicato e messo in scena sulla libera trascrizione di Cecilia La Paglia del libro di Antoine de Saint-Exupery. La musica è di Federico Gon. Parteciperanno in veste di attori Nikla Petruska Panizon, Maurizio Zacchigna e Gualtiero Giorgini, sul palcoscenico l’orchestra Camerata Strumentale Italiana sarà diretta da Fabrizio Ficiur.

Ancona, artigiano glaciale al corto dorico

9 dicembre 2010 Il 17 dicembre 2010 durante le giornate del festival del film di Ancona (Corto Dorico), per la rassegna Ecodoc, dedicata al Cinema e Ambiente, verrà proiettato il documentario “L'Artigiano Glaciale” di Alberto Meroni. L'opera è stata scelta per la serata in cui parteciperà anche il famoso meteorologo Luca Mercalli conosciuto al pubblico per le sue partecipazioni al programma televisivo “Che Tempo Che Fa” condotta da Fabio Fazio e Lucia Letizzetto. “L'Artigiano Glaciale”, premiato come miglior documentario in Ungheria e in Estonia, racconta del ghiacciaio del Basodino (Canton Ticino nella Svizzera Italiana) che sta morendo. Un viaggio emozionante alla scoperta di una natura imprevedibile. Ancona è una delle numerose tappe mondiali che il film sta facendo. Per approfondimenti www.glaciale.ch.

Cosenza, rinnovo contratti personale medico

9 dicembre 2010 “Il Piano di rientro dal debito sanitario in Calabria non può essere perseguito soltanto attraverso tagli e decisioni di stampo ragionieristico e burocratico, ma deve passare attraverso scelte oculate e di qualità che garantiscano, sempre e comunque, il sacrosanto diritto all’assistenza a tutti i cittadini calabresi”. E’ quanto afferma, in una nota, il consigliere regionale della Calabria del Pd Carlo Guccione. “Non vi è dubbio alcuno -prosegue Guccione- che il Piano imponga sacrifici e risparmi che devono essere indirizzati all’eliminazione di sprechi inutili e dannosi, ma essi non possono mai ledere o intaccare i livelli essenziali di assistenza. E’ questo, tra l’altro, il senso e la volontà dell’Atto di indirizzo presentato e sottoscritto da ben dodici consiglieri regionali di maggioranza e di opposizione nel corso dell’ultima seduta della Terza Commissione consiliare regionale "Attività sociali, sanitarie, culturali e formative". E’ questo quello che, a gran voce, stanno chiedendo esponenti autorevoli del centrodestra e del centrosinistra, rappresentanti dei sindacati di categoria, le forze sociali ed i cittadini calabresi”. “Se si dovesse verificare il mancato rinnovo dei contratti del personale medico e paramedico in scadenza il prossimo 31 dicembre -prosegue Guccione- si verificherebbe il collasso di decine e decine di unità operative e di diversi servizi territoriali, si disperderebbero competenze consolidate negli anni e il sistema sanitario calabrese sarebbe praticamente messo in ginocchio. All’ospedale Civile “Annunziata” di Cosenza verrebbero a mancare 37 precari medici e paramedici, 160 quelli all’Azienda Sanitaria Provinciale e 1200 in tutta la Calabria. Costoro, con le loro competenze e le loro professionalità acquisite e consolidate nel tempo, hanno garantito i livelli essenziali di assistenza nel capoluogo bruzio, in provincia di Cosenza e in tutta la regione”. “Siamo sicuri -conclude il Consigliere regionale del Pd, Carlo Guccione- che buon senso e responsabilità consiglieranno il Commissario Scopelliti ad assumere decisioni rapide, giuste, equilibrate e condivise, senza ricercare alibi nelle responsabilità del passato, che appartengono a tutti quelli che si sono avvicendati nel governo della Regione in un lungo periodo di anni e che non aiutano a superare il grave impasse che oggi vive il sistema sanitario calabrese”.

Barletta, PdL Bat con Berlusconi

9 dicembre 2010 Domattina alle ore 11:00, presso la sede provinciale del Popolo della Libertà, sita a Barletta in Corso Vittorio Emanuele, 52, si terrà una conferenza stampa di presentazione delle iniziative che il Coordinamento provinciale del Pdl organizzerà sul territorio nel prossimo fine settimana, per confermare simbolicamente la propria fiducia al Governo Berlusconi. Ad illustrare il programma completo della due giorni, il Presidente della Provincia e Coordinatore provinciale del Popolo della Libertà della Bat Francesco Ventola, l’europarlamentare e vice coordinatore provinciale del Pdl Bat Sergio Silvestris, l’onorevole Benedetto Fucci, il vicepresidente del Consiglio regionale Nino Marmo ed il consigliere regionale Giovanni Alfarano.

Roma, geometri per Abruzzo

9 dicembre 2010 Si svolgerà a L’Aquila, il 15 dicembre 2010, la manifestazione “Geometri per l’Abruzzo”. Presso l’Auditorium della Scuola della Guardia di Finanza, alle ore 09:30, sono stati chiamati gli oltre 500 geometri componenti delle squadre dei volontari provenienti da tutte le province d’Italia, che, in occasione del post sisma del 6 aprile 2009, hanno svolto attività di supporto tecnico alle operazioni di soccorso, impianto dei presidi di emergenza, sopralluoghi di verifica delle condizioni statiche dei fabbricati danneggiati e dell’agibilità degli stessi. Il programma della manifestazione organizzata dal Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati in collaborazione con il Dipartimento della Protezione Civile Nazionale, prevede inoltre: la sottoscrizione dell’accordo di collaborazione tra il Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati e la Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento della Protezione Civile; la presentazione dell’Associazione Geometri Volontari per la Protezione Civile; la consegna degli attestati di credito formativo maturato con l’attività tecnica svolta in volontariato con disponibilità e diligente impegno; la consegna degli attestati agli oltre 200 geometri professionisti aquilani che hanno frequentato con profitto il corso “Progettazione e valutazione della vulnerabilità sismica degli edifici” organizzato in collaborazione con il Dipartimento della Protezione Civile; la consegna degli attestati ai 25 geometri che hanno effettuato il rilievo topografico delle aree destinate alla realizzazione degli alloggi provvisori (progetto C.A.S.E.). Nel corso del programma è prevista la lettura di brani tratti dal libro “Sulle rovine di noi” dello scrittore abruzzese Giovanni D’Alessandro e la proiezione di brevi filmati sul tema del terremoto a L’Aquila e dell’attività di Protezione Civile. Sono state invitate a partecipare le Autorità regionali, provinciali e comunali, il Prefetto, i parlamentari regionali, e altre Autorità. A comunicare lo svolgimento dell’iniziativa, attraverso una nota stampa, il geometra Fausto Savoldi, presidente nazionale del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati.

Trento, accoglienza emergenza freddo

9 dicembre 2010 Da diversi anni il comune di Trento promuove e segue azioni ed interventi di accoglienza ed inclusione sociale per persone senza dimora ed in condizione di emarginazione. In questo periodo l’attenzione è rivolta soprattutto alla cosiddetta emergenza freddo, per risolvere la quale il Comune – in collaborazione con altri enti – ha predisposto ben 154 posti letto. Ma la filosofia che sottende all’azione dell’amministrazione è quella di andare oltre i bisogni primari coinvolgendo i soggetti in percorsi di inclusione sociale più stabili e duraturi. I soggetti bisognosi sono di solito persone socialmente deboli, senza una dimora adatta e stabile, in precarie condizioni materiali e senza un adeguato sostegno di relazioni, che presentano varie forme di disagio: alcoolismo, persone con disturbi mentali, ex-carcerati con pendenze penali in corso, tossicodipendenti, persone oggetto di separazione dal coniuge che si trovano in temporanea situazione di bisogno, persone provenienti principalmente da altre zone d’Italia in ricerca di occupazione, non disponenti di sistemazione abitativa adeguata, a rischio di emarginazione sociale grave. Esiste poi una fascia di popolazione che è allocata tra i “senza dimora” per mancanza di residenza o di casa, ma che non è definibile tale dal punto di vista del livello di integrazione sociale e che di fatto si trova in condizione di grande fragilità e vulnerabilità. Tutte queste persone arrivano ai servizi sociali direttamente, spesso su indicazione di altri utenti, o inviate da altro servizio, ente od associazione; l’assenza di alcuni elementi importanti, non solo la casa, ma anche il domicilio, un recapito postale, in diversi casi la stessa residenza anagrafica, complica spesso prassi operative solitamente applicabili in modo automatico per gli utenti “tradizionali”. L’area inclusione sociale del Servizio Attività sociali ha ottenuto buoni risultati nel corso di questi anni lavorando con le persone senza dimora secondo un semplice schema di utilizzo dei servizi presenti, che va dalla pronta accoglienza alla comunità residenziale, alla formazione finalizzata al reinserimento lavorativo, fino ad arrivare al ritorno all'autonomia lavorativa e abitativa del soggetto. Tale approccio ha offerto validi risultati che si stanno tramutando per diverse persone in reali percorsi di fuoriuscita dalla condizione di emarginazione sociale, con inserimento abitativo proprio. Dall’autunno 2005 è inoltre attiva un’unità di strada dedicata alle persone senza dimora, composta da operatori che escono su strada per incontrare ed agganciare le persone in difficoltà. Tale servizio, unitamente agli osservatori degli altri soggetti che effettuano servizi in quest’area, arricchisce la nostra conoscenza di questa realtà così differenziata ed estremamente variabile anche in tempi ravvicinati. In questi anni sono poi stati attivati e gestiti ulteriori progetti, fra cui segnaliamo il progetto “password di strada” attraverso il quale sono stati stampati e pubblicizzati materiali informativi per persone senza dimora, cittadini, operatori, al fine di favorire il corretto accesso delle persone ai servizi sociali e sanitari. A Trento è inoltre attivo il servizio offerto dagli “Avvocati per la Solidarietà” che interviene nell’offrire gratuitamente sostegno legale alle persone senza fissa dimora per quel che attiene alle questioni civili e amministrative. I servizi che si occupano di persone in condizione di emarginazione vedono oggi la presenza di oltre 80 operatori a cui si affiancano più di 600 volontari, un numero non definibile di tirocinanti, volontari del servizio civile o altre figure di volontari con presenza variabile.

Messina, 110 anni dei ferry boat

9 dicembre 2010 Domenica 12 dicembre 2010, dalle ore 10:00 alle ore 12:30, presso il Museo Storico della Fortificazione dello Stretto di Messina di Forte Cavalli (Larderia) sarà riproposta la mostra documentale, organizzata dall’Associazione culturale per la tutela e la conservazione del patrimonio storico e tecnico del trasporto pubblico siciliano “Ferrovie Siciliane”, “I primi 110 anni dei ferry boat”, viaggio nel tempo attraverso la storia e la tecnica delle navi traghetto tra la Sicilia, la Sardegna e il Continente. L’evento, tenutosi nei mesi di ottobre e novembre 2009 presso i saloni della stazione centrale di Messina, fu realizzato per rendere omaggio all’importante servizio di traghettamento ferroviario nel giorno del suo 110° anniversario (dal 1 novembre 1899 al 1 novembre 2009). Per quell’occasione l’Associazione “Ferrovie Siciliane” allestì un percorso storico-fotografico con l’obiettivo di illustrare, proponendo suggestive immagini, l’evolversi del servizio di traghettamento dei convogli ferroviari tra Sicilia, Sardegna e il Continente dalle origini fino ai giorni nostri. Particolare interesse destò, inoltre, la proiezione di alcuni filmati d’epoca (alcuni dei quali risalenti agli anni ‘40) girati a bordo delle navi che attraversavano lo Stretto di Messina o navigavano lungo la rotta Civitavecchia-Golfo Aranci. Nell’arco della mattinata sarà possibile, inoltre, visitare il Museo della Fortificazione dello Stretto di Messina, realizzato con la collaborazione della Fondazione Bonino Pulejo e del Comune di Messina, che si presenta ai visitatori con nuovi reperti e, anche per quest’anno, la storica sala adibita in origine al controllo del fossato e del ponte levatoio del Forte. Il percorso del Museo, partendo dagli importanti studi balistici del generale Giovanni Cavalli, inventore della rigatura dei cannoni, attraverso le sale del forte, racconta la storia della difesa dello Stretto dal periodo post-unitario alla Seconda Guerra Mondiale mediante tavole iconografiche e oggetti appartenenti alla struttura. Il Museo offre l’occasione di conoscere un pezzo di storia dimenticata della città di Messina e i giovani, in particolare, avranno l’occasione di “toccare con mano” la storia studiata sui libri attraverso i filmati dell’Istituto Luce, le bombe d’aereo cadute sulla città, le carte annonarie necessarie a ricevere pane e minestra durante l’ultimo conflitto mondiale, i reperti, le mostre fotografiche e la rassegna di armi, uniformi e materiali. Servizio giornalistico a cura di Enrico Casale.

Isernia, le canzoni di Ricci e Gioielli

9 dicembre 2010 Sabato prossimo 11 dicembre, presso l’Officina della Cultura di Isernia, sarà presentato il libro “Isernia, parole e figure del passato”, scritto da Rino Capone per l’editore Cosmo Iannone. Sarà l’occasione per incontrare l’autore e apprezzarne il lavoro di studio e di ricerca che l’hanno condotto a questa pregevole pubblicazione. Ma si avrà anche l’opportunità di assistere ad un piccolo evento per la memoria musicale isernina. Infatti, i manifesti che pubblicizzano la manifestazione annunciano la partecipazione di Piero Ricci e Mauro Gioielli, che saranno gli ospiti musicali della serata. Il primo polistrumentista e compositore, il secondo cantante e paroliere, Ricci e Gioielli sono stati i fondatori del gruppo “Il Tratturo” e negli anni ’80 e ’90 hanno scritto brani come “Vicolo”, “Ti racconto”, “Ma tu nun ce crire”, “Irinella” e tante altre, che sono ormai entrate nella storia della musica etnica regionale, ma non solo. Dopo aver suonato e cantato insieme in mezzo mondo, sul finire degli anni novanta il loro sodalizio artistico, purtroppo, s’interruppe e i due decisero di percorrere strade diverse, come accade sovente nel mondo musicale. Sabato sarà l’occasione per rivederli insieme. Non accadeva da oltre dieci anni. Sarà un evento per la città. Un evento da non perdere.

Trento, Berlusconi ai posteri

9 dicembre 2010 Beppe Severgnini, noto giornalista del Corriere della Sera, sarà domani a Trento su iniziativa dell’Assessorato regionale agli Enti locali del Trentino Alto Adige SÜdtirol, per presentare la sua ultima fatica letteraria dal titolo “La pancia degli italiani. Berlusconi spiegato ai posteri”. Un’analisi, senza pregiudizi, sul protagonista assoluto dell’Italia degli ultimi vent’anni, attraverso i 10 fattori che ne spiegano il successo. L’incontro con Severgnini, al quale interverranno l’Assessore regionale Margherita Cogo, il direttore del Corriere del Trentino Enrico Franco e la giornalista Fausta Slanzi, si terrà domani venerdì 10 dicembre, alle ore 20:30 presso la sala della Filarmonica in via Verdi a Trento.

Vibo Valentia, sport scuola e Comune

9 dicembre 2010 Si è svolta questa mattina presso la Sala Giunta di Palazzo “Luigi Razza” a Vibo Valentia, la conferenza di presentazione del progetto che l'Assessore allo Sport Pasquale La Gamba, porterà avanti in partnership con la Federazione nazionale di pallavolo prof. Paolo Pasqualoni, con il Presidente Regionale della Federazione Pallavolo Carmelo Sestito, ed il coinvolgimento dell'Ufficio Scolastico, rappresentato dalla prof.ssa Sabina Nardo. L’accordo, sarà relativo al ricco programma sportivo rivolto a tutte le scuole elementari e Media del Comune di Vibo Valentia. "Ciò che ci spinge e motiva questa amministrazione ad accettare proposte volte allo sviluppo psicofisico dei ragazzi- ha spiegato l’Assessore allo Sport Pasquale La Gamba- è la forte convinzione che abbiamo circa l’importanza che riveste la buona pratica dell’attività sportiva per i bambini oggi, cittadini domani. Crediamo che lo sport rappresenti un momento importante di aggregazione sociale che non può essere inteso solo come strumento dello star bene fisico, ma anche e soprattutto come un vivere nel rispetto delle regole e di una comunità a cui si appartiene. E’ per tali motivi che vogliamo partire proprio dallo sport e dai più piccoli, pensando all’attività motoria in generale, nel caso specifico alla pallavolo, come momento di crescita dei nostri giovani e del buon vivere in comunità, nel rispetto delle regole, preparandoli ad essere non solo uomini dello sport ma uomini attenti e rispettosi della comunità, capaci di seguire un corretto iter di sviluppo volto alla crescita civile, sociale e contemporaneamente fisica, dunque sportiva. Da uomo di sport ho sempre pensato che l’obiettivo primario di chi si definisce sportivo,è quello di vivere nel rispetto dei propri compagni e della propria squadra. Quando si entra in campo il primario obiettivo non deve essere la vittoria, ma la dignità di uscire dal campo stanco e soddisfatto per aver dato il massimo. Sono convinto- ha proseguito- che anche nella vita di tutti i giorni, occorra partire da un pensiero positivo, coscienti che ognuno è chiamato a vivere momenti sociali nel rispetto delle regole dando il massimo nell’ambito produttivo, familiare e sociale per giungere ad ottenere massimi risultati per se e per l’intera comunità. Sicuramente il risultato di una comunità sarà più importante della vittoria del singolo. Per questo puntiamo tutto sulle giovani generazioni che a volte sono le meno attenzionate dalla politica perché non hanno possibilità di voto, ma che per l’Amministrazione che in questa sede rappresento, rivesto invece un’importanza primaria, rappresentando il futuro ed incarnando quei valori propri dello sport che spesso la società civile difficilmente applica". Un ringraziamento all’Assessore La Gamba è stato fatto anche dal Presidente Regionale della Federazione Pallavolo Carmelo Sestito, "per la sensibilità e l’attenzione data alle proposte che permetteranno l’attivazione del progetto rivolto alle scuole a partire dal 2011. Come Federazione puntiamo molto alle generazioni future che rappresentalo, anche per noi, il futuro della società". Piena condivisione è stata anche espressa dalla professoressa Nardo che ha ribadito come "l’Ufficio Scolastico manifesta piena disponibilità nei confronti di tutte le attività che coinvolgono i bambini dal punto di vista motorio. Per noi il movimento è inteso come momento educativo. L’auspicio - ha concluso la professoressa- è che si possa continuare a lavorare in sinergia e che si portino avanti progetti che puntino ai giovani e che non lascino soli famiglie e docenti".

New York, Lucia Grillo Ad Ipponion

Ad Ipponion

9 dicembre 2010 Stati Uniti d’America, Europa, Italia, New York, Calabria... le strade di Lucia Grillo diventano sempre più lunghe, larghe e indefinite nella loro simbolica definizione, ma portano, sempre più spesso, alle strette strade di casa, ad una casa simbolica della memoria collettiva per i tanti italiani in America. Come mai questa scelta? Le strade di casa.... mi ci sono trascinata per queste strade per anni, in cerca della mia vera casa culturale e identificativa. Perché, sempre più spesso, non mi sentivo ne americana ne italiana e nemmeno italoamericana. Volevo scoprire quanto ero italiana con, come metro di misura, l’esperienza del vivere nel luogo dove sono nati i miei, dunque la Calabria. Per il resto ho vissuto in tutti questi luoghi. A New York, dove sono nata, in Galles, a Los Angeles, e in Italia (a Roma e in Calabria), per motivi di lavoro, come attrice e saltuariamente come modella, poi, ancora, come regista e docente di recitazione e cinema. Ma poi ha scelto di ritornare a New York...Ho scelto di tornare a New York per due motivi: perché avevo raggiunto il mio obiettivo in Italia, quello di fare ricerca e di scrivere il mio primo lungometraggio, e poi perché mi mancava tanto il palco teatrale newyorkese. La sua è una tematica affrontata in modo non retorico, mai folcloristico, sempre più globalizzato da una cultura internazionale e di successo, anche quando lei scende in particolari davvero macroscopici o quando affronta le difficoltà linguistiche del dialetto locale. È il caso della sua penultima opera filmografica. Ad Ipponion inizia con “Canto sull'ode antica la tua luce, o terra dei miei padri, o vaga Ipponio”…la citazione, proveniente della poesia “Ad Ipponion” di Pasquale Enrico Murmura, sconosciuto a molti anche nella stessa Vibo Valentia...Altra scelta difficile.Cercavo una poesia per una scena in cui la fidanzata del protagonista, Vincenzo, è costretta a leggere una poesia in classe. Facendo una ricerca su internet, scoprì Murmura tra gli archivi della Biblioteca Comunale di Vibo Valentia, dove il poeta è nato, ed ho utilizzato la poesia come ode dolce amaro e ironico per tutto il film. Nei suoi progetti futuri vi è il suo primo lungometraggio che si ambienta tra Calabria e New York. Ci parli di questo ambizioso progetto, quando diventerà realtà tangibile, film. È il mio primo lungometraggio da sceneggiatrice. Ho fatto anni di ricerca per il soggetto e siamo attualmente in fase di sviluppo. Lei è nata come attrice ma oggi irrompe nella vita culturale internazionale anche come regista di se stessa, produttrice di lavori cinematografici e televisivi, ed anche come manager di Lucia Grillo. È forse un metodo per guardarsi simbolicamente dal di fuori e dal di dentro e per esplorare spazi introspettivi. Tutto ciò che ha menzionato è nato da necessità. Allo stesso modo di come Frida Khalo dipingeva autoritratti per la mancanza di modelli. Non che mi paragono alla grande Khalo, solo per dire, si che mi sono laureata come attrice alla New York University ed è assolutamente vero che la mia prima passione è lavorare come attrice, ma fino a questo punto solo il mio ruolo come la madre della piccola protagonista in “A pena do pana (The Cost of Bread)” può essere considerato introspettivo, e poi solo nel senso genealogico e genetico, perché quel ruolo è basato sulla mia nonna materna. Poi una ragioniera spesso non va da un’altra ragioniera per prepararle la cartella delle tasse, almeno non deve, semplicemente perché la sa fare da se. Alcuni dei lavori più belli di Lucia Grillo hanno location calabresi ed anche quando i luoghi prescelti sono in America, la Calabria è elemento ricorrente, prorompente e centrale. Sono i luoghi della memoria e del passato, del racconto e della fiaba ascoltata e ripetuta, sono luoghi e tempi ricordati e mai dimenticati. I nonni, i genitori emigrati, le loro esperienze e le loro storie, elemento centrale di altre storie da recuperare, inventare e interpretare, rinnovare e materializzare in un film. Rendere i rimasugli di memoria elementi da duplicare attraverso la luce del cinema per non dimenticare. Il viaggio e l’andare via per lavoro, come racconto indimenticabile, la nuova vita lontano da tutto e da tutti, il viaggio in Calabria come ritorno, recupero, a risolcare il racconto ricevuto, uno vero e proprio scavo culturale e antropologico nel proprio io e nell'appartenenza identitaria. Ecco allora che il ritmo filmico, narrativo e inedito, senza alcuna retorica, con una pulizia linguistica sempre originale e ricca di sonorità perdute, entra nei linguaggi colti del cinema con sottotitoli in inglese. L'abilità di realizzare le sue attività fanno si che, oltre al lato artistico, oggi Lucia Grillo debba essere anche manager di se stessa e nella gestione di budget di produzione. Arte ed economia si conciliano sempre nella sua esperienza professionale? No, assolutamente! Magari... Beh, dipende da quale aspetto della mia esperienza professionale...Nel lavorare come attrice con produzioni grandi e con registi come Spike Lee e Tony Gilroy, sì, sempre. Infatti, Ad Ipponion l’ho fatto solo perché parte del premio vinto da A pena do pana al Roma Independent Film Festival era una settimana di utilizzazione di attrezzatura dalla Panalight Roma. Massimo Proietti è stato gentilissimo a fidarsi di me e lasciarmi portare il tutto giù, in Calabria, forse perché gli ho promesso di fare un’altro corto... vincente (Ad Ipponion, tra altri, è stato al Short Film Corner del prestigioso Cannes Film Festival questo anno). Ora due dei quattro corti che ho fatto finora, A pena do pana (The Cost of Bread) e Ad Ipponion (Ode to Hipponion) sono disponibili insieme su un DVD ma gli offro solo perché c’è stata una grande richiesta dalla parte del pubblico. Non è per motivi economici che una fa cortometraggi.Cultura italiana e managerialità americana. Si fondono bene le due realtà nella tipicità cinematografica? Non so se proprio attribuire “cultura” e “managerialità” ad una nazionalità o l’altra. In ogni Paese ci sono buone e cattive gestioni. La mia “cultura” non è italiana ne americana, neanche italoamericana. Mi considero solo un’essere umano in questo mondo, ed ho cercato la cultura italiana per capire meglio da dove provengo, come punto di partenza per capire meglio il mondo. La “managerialità” per necessità: se una persona vuole raggiungere un’obiettivo e non è nata con le risorse, deve lavorare per ottenerlo. Detto questo, non potevo fare niente senza il sostengo morale e l’aiuto lavorativo enorme e generoso sia da parte dei miei familiari e degli amici, sia in America che in Italia. Questo forse fa parte dell’aspetto magico della tipicità cinematografica, del quale tante persone vorrebbero far parte, oppure dall’empatia umana che conduce le persone a cercare di aiutare qualcuno che ha un grande bisogno di realizzare un sogno.Attrice, regista, produttore. America e Italia. Convivono bene in Lucia Grillo? Si! Se mi posso permettere di dire, convivono benissimo proprio perché mi permettono di utilizzare ogni angolo del mio cervello: la parte creativa, la parte passionale, quella di secchiona, quella matematica e organizzativa, quella che deve essere pronta ad improvvisare...I suoi cortometraggi hanno sempre un significato altro, rinviano al senso storico, antropologico ed etnologico dell'Italia e degli Stati Uniti e del rapporto lontananza geografica, vicinanza di cuore e passionalità. Si sente parte attiva e compartecipativa utile alla conservazione delle tradizioni e della lingua dialettale del Sud Italia, della Calabria, della Calabria in America? Mi sento parte attiva quando sono in produzione, post produzione e poi quando mi guardo attorno nella sala e osservo le reazioni del pubblico, dialogare con loro e sentire quello che hanno da dire. Cerco di essere più accurata nella ricerca e nella rappresentazione dei dettagli, ma posso solo sperare di essere utile alla conservazione della storia, delle tradizioni e della lingua. Ha intenzione di approfondire la comprensione della vita degli emigrati attraverso le loro culture ancora in pratica sia nella Calabria che in luoghi multietnici come New York? Tramite l’esplorazione della vita degli emigrati nell’ultimo corto “Terra sogna terra”, quello che hanno superato e quello che provano ancora oggi, vorrei che tutti i figli, nipoti, parenti, amici di emigrati nel mondo che lo siamo tutti, in un modo o nell'altro, si ricordano che le condizioni che portano gli emigrati a lasciare i propri paesi e i propri cari sono quelle condizioni che costringono a farlo per sopravvivenza, e sono risultati derivati direttamente da una sistema mondiale che va contro i diritti degli esseri umani. Quello che mi, ci hanno dato gli intervistati è non solo un pezzo delle loro anime, è proprio una testimonianza di prima mano, e in più è un’implorazione di queste persone che vivono un rapporto viscerale con la Terra, di apprezzamento della Terra. Può servire anche un'opera filmica per superare gli ostacoli che si possono presentare in luoghi lontani, in nuovi Paesi con lingue, modi e costumi diversi. Per la sua opera filmica Lucia Grillo è, e deve essere, anche antropologo, nel suo lavoro serve sempre un'approfondita ricerca che precede la lavorazione filmica per essere poi, il più possibile, accurati nei dettagli storici e socio economici dell'epoca, affrontata dalla scrittura e dalla sceneggiatura. Le opere di Lucia Grillo vogliono continuare ad esplorare la pratica degli usi e dei costumi, delle tradizioni storiche e attuali in Calabria e a New York, dove vi è, sempre più, un interesse rinnovato nelle pratiche degli emigrati, nell'eterna continua ricerca di un legame di identità etnica, un sottile filo rosso in mano ad ogni gruppo di emigrati ed ai loro successori generazionali. Servizio giornalistico a cura di Franco Vallone.

Vibo Valentia, film ingeneroso con la Calabria

9 dicembre 2010 Il film di Mario Martone “Noi credevamo”, coprodotto dalla Rai in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, dimentica i patrioti calabresi e offre allo spettatore un’interpretazione distorta della realtà storica. Lo denuncia il presidente della Provincia di Vibo Valentia Francesco De Nisi, che ha investito della questione direttamente il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, inviandogli una lettera nella quale evidenzia le lacune e le contraddizioni del lungometraggio, chiedendo un suo intervento sulla questione. De Nisi sottolinea il ruolo di primo piano che Domenico Lopresti e Benedetto Musolino ebbero nel processo di unificazione, marginalizzato invece nel film. Ecco il testo integrale della lettera scritta da De Nisi e inviata al Capo dello Stato: “Nella mia qualità di presidente della Provincia di Vibo Valentia, mi rivolgo a Lei per esprimere il profondo disappunto della comunità da me rappresentata, che è stata di recente resa vittima di una sorta di “esproprio” dei propri valori storico-culturali, concernenti l’attività dei patrioti risorgimentali che in questo contesto si formarono e da qui intrapresero la loro lotta per la Causa unitaria. Intendo, in particolar modo, riferirmi a un recente film, Noi credevamo, ispirato all’omonimo romanzo di Anna Banti, al quale il Comitato Italia 150 ha concesso il proprio patrocinio ed il proprio sostegno economico, in aggiunta ai non irrilevanti contributi erogati da altri enti pubblici e dalla stessa Rai. La pellicola, che viene quotidianamente pubblicizzata nei vari programmi della rete nazionale e si pone, anche per l’autorevolezza dei patrocini ottenuti, come la rappresentazione cinematografica delle vicende storiche che condussero all’unificazione, oblitera, senza una valida ragione, l’azione dei patrioti, figli di questa terra, che a ogni cosa preposero il bene supremo della agognata Unità nazionale, patendo per tale ragione sofferenze e rappresaglie da parte dei Borbone. È un dato inequivocabile che la vicenda rievocata nel film, quella realmente accaduta, narrata fedelmente dalla Banti, abbia avuto come attori i patrioti calabresi: tale è il protagonista Domenico Lopresti, originario di Pizzo Calabro e tale è Benedetto Musolino, fondatore della setta dei Figlioli della Giovane Italia, alla quale Lopresti era iscritto - distinta da quella del Mazzini - e che fu, come dice nelle Ricordanze lo stesso Luigi Settembrini, che vi prese parte, “l’unica Giovane Italia sparsa nel Regno”. Invece, nella rappresentazione che ne dà il lungometraggio, tutto ciò non appare: la liberazione del Mezzogiorno diviene opera del Mazzini, che dall’estero riesce a dirigere le gesta dei patrioti meridionali, senza lasciar trasparire che i predetti erano autonomi, spesso a lui contrapposti, e che proprio qui, nel vibonese, c’era l’epicentro della cospirazione nel Regno di Napoli: proprio a Pizzo fu concepita la setta fondata dal Musolino. Gli eroi meridionali vengono rappresentati come meri emissari del Mazzini, una sorta di “sottoposti” che vanno su e giù per l’Italia e per l’Europa agli ordini del patriota genovese. Quel che di più indigna è che neppure tra questi “gregari” si sia trovato nel film un posto per i rivoluzionari calabresi. Perché omettere la circostanza che il protagonista del romanzo della Banti (il Lopresti, nonno della scrittrice) era calabrese, e farlo invece diventare, nella rivisitata versione cinematografica, un campano?Perché sottrarre alla Calabria la sua storia? Mi rivolgo a Lei, Signor Presidente, perché, in quanto garante dell’Unità nazionale, con la Sua autorevolezza, voglia intervenire affinché venga ripristinata la verità, assegnando il giusto posto ai valorosi patrioti calabresi: la Calabria, terra natia anche di Giovanni Nicotera, Domenico Mauro, Francesco Stocco, Domenico Romeo, ha pagato un tributo pesante in vite umane per reagire alle persecuzioni borboniche e contribuire a realizzare, così, il sogno di una Patria unita e indipendente. L’indignazione della mia comunità avverso questa non conforme rappresentazione di fatti e circostanze è ancora più forte, se si considera che questo messaggio raggiungerà, a breve, milioni di telespettatori, che non saranno resi edotti, forse neppure a mezzo di didascalie, del contributo effettivamente dato alla Causa nazionale da questa Terra, già vituperata per una sorta di patetico “luogo comune”. Auspico, pertanto, che attraverso il Suo autorevole intervento venga posto rimedio a questa erronea rappresentazione della storia di questa Regione, che non si rassegna a ricoprire un ruolo marginale nella vita del Paese, alla cui unificazione, libertà e indipendenza ha contribuito con profonde sofferenze ed immani sacrifici”.

Vibo Valentia, firma protocolli internazionali

9 dicembre 2010 Nell’ambito delle iniziative previste per la prima edizione della Settimana della Cultura Egiziana, il Comune di Vibo Valentia, nella persona del sindaco Nicola D’Agostino, e dell’Assessore agli affari Istituzionali Nicolino La Gamba, si è fatto promotore della sottoscrizione a Palazzo Gagliardi dei Protocolli di Intesa in materia di Cultura (Università-Ricerca ed Istruzione), Sviluppo, Tecnologia, e Turismo, tra I Comuni di Vibo Valentia, Spilinga, Pizzo ed i Comuni delle città egiziane ed ancora tra la Camere di Commercio di Vibo Valentia e la Camera di Commercio e Industria di Damietta e tra il Sistema Bibliotecario vibonese, l’Università di Minya e l’Assessore alla Cultura dell’Università di Damietta. Firmatari dei Protocolli il primo cittadino di Vibo Valentia Nicola D’Agostino, di Spilinga Franco Barbalace, di Pizzo Fernando Nicotra, l’Assessore agli affari istituzionali Nicolino La Gamba, il presidente della Camera di Commercio di Vibo Valentia Michele Lico, il direttore del Sistema Bibliotecario vibonese Gilberto Floriani, ed i governatori e rappresentanti egiziani Gaber, Ghani, Magdy Mohamed Ibrahim Shafik, Fathalla Hassan Abdelwahab Agendy, Amir Abbas Mahmoud Amin. Presenti, tra gli altri, il direttore dell’ufficio cultura dell’Ambasciata Araba d’Egitto, prof Taha Mattar ed il presidente dell’Iscapi, Salvatore La Porta. “L’impegno che i soggetti interessati hanno assunto – ha dichiarato D’Agostino— rappresenta un momento importante non solo per i settori interessati, ma per l’intera Calabria in generale e per Vibo Valentia in particolare. La scelta di ospitare una settimana della cultura egiziana, non ha rappresentato per noi solo un momento di scambio culturale, ma uno spiraglio nuovo per il commercio e lo sviluppo della Regione. Siamo sempre più convinti dell’importanza di guardare a Sud e non solo più al Nord. Un ringraziamento va all’assessore Nicolino La Gamba che ha fortemente voluto l’iniziativa che dà grande slancio e visibilità alla città di Vibo Valentia e che certamente rappresenta solo la prima tappa di un progetto molto più ampio e complesso che vogliamo fortemente portare avanti con gli amici egiziani. Abbiamo firmato ben otto protocolli suddivisi in quattro settori, l’ultimo dei quali riveste per me grande importanza, trattandosi del settore della cultura e formazione scolastica. I protocolli, per quanto ci riguarda, non sono un semplice foglio di carta, ma un impegno forte in cui crediamo tanto e che ci inorgoglisce. Auspichiamo che proprio da questi ultimi si creino degli sbocchi e piena collaborazione tra la comunità vibonese e le comunità egiziane che hanno accettato e aderito all’iniziativa”. Anche La Gamba ha evidenziato come “l’amministrazione ha voluto fortemente che questi protocolli si attivassero perché crediamo che la cooperazione e lo scambio reciproco sia la base per lo sviluppo di ogni territorio e che primo tra tutti sia il settore cultura quello trainante. E’ doveroso ringraziare tutte gli enti pubblici e privati che, con il loro sostegno, hanno reso possibile la realizzazione di un evento importante, senza che questo gravasse sulle casse comunali”. Inaugurata la mostra espositiva della biblioteca del Presidente egiziano, Mubarak. “La settimana della cultura egiziana” a Vibo Valentia si concluderà con l’arrivo del Governatore della Regione di Damietta, Fathi Elbaradie e dell’Ambasciatore d’Egitto in Italia, Asharaf Rashed.

La Spezia, base navale sindaco chiama politica

9 dicembre 2010 Situazione della Base Navale della Spezia. Venerdì 10 dicembre alle ore 17:30 a Palazzo Civico è fissato l’incontro promosso dal Sindaco della Spezia Massimo Federici con i più alti rappresentanti politici e istituzionali del territorio. Federici chiama dunque a raccolta Regione, parlamentari liguri, consiglieri e assessori regionali, Provincia per iniziare ad impostare una comune linea di azione. “Non c’è più tempo da perdere – si legge nella lettera di invito inviata dal primo cittadino della Spezia - E’ il momento di un impegno straordinario a cui si devono sentire responsabilmente chiamati tutti, a partire dagli esponenti politici e istituzionali della città e della regione, al di là delle appartenenze di parte, nell’interesse di questa comunità, della regione e anche del Paese”. “Da troppi anni – argomenta Federici - sul destino di questo patrimonio straordinario si rinviano decisioni e strategie relative alla sua riconversione e al suo rilancio, ma di fatto si realizza una politica di svuotamento funzionale e operativo del sito, costantemente oggetto di un depotenziamento spesso a favore di altre basi (specialmente Taranto). Oggi – prosegue - i dipendenti civili sono ormai poche centinaia, molti immobili e strutture sono sottoposti al degrado e all’abbandono, le attrezzature sono più valide sotto il profilo museale che produttivo: uno spreco di risorse e opportunità ormai non più socialmente tollerabile, tanto più in una fase di grave crisi economica e occupazionale come l’attuale. Ottantasei ettari nel cuore del golfo e della città della Spezia che potrebbero essere invece una straordinaria possibilità di lavoro e di ricchezza per la città, per la regione e, dunque, per il Paese”. “La Spezia, da tempo, - conclude Federici - ha fatto la sua proposta. Una proposta che prima di tutto invita la Marina Militare a una nuova alleanza con la città stessa. La Spezia chiede un rilancio e un ammodernamento della base navale, dice basta con questa strategia di surrettizia smobilitazione e svuotamento del presidio. E, nello stesso tempo, dice che occorre una riconfigurazione dell’utilizzo di quell’enorme spazio per concedere parte di aree e di strutture ad altre funzioni e per dare risposte all’insediamento di lavorazioni navali e nautiche civili, a funzioni culturali e turistiche e alle esigenze di una città che vuole recuperare il suo rapporto con il mare e tornare a crescere”.

Pizzo, Pubbliemme stravince negli ottavi

9 dicembre 2010 Eccezionale prestazione al Palarcobaleno di Pizzo per la Pubbliemme Group che ha dimostrato di essere una squadra di alto rango, sconfiggendo 3 a 1 la Zammarano Foggia, nell’andata degli ottavi di finale di Coppa Italia di serie B2. I pugliesi si sono presentati in campo con la formazione dominatrice finora del girone G, con Di Noia al palleggio, opposto Fuganti, al centro Rosati e Costantini, di banda Antonetti e Damaro, il libero Ameri. Coach Pellegrino ha schierato il solito sestetto, con l’unica novità del rientrante Presta al posto di D’Agostino al centro. Per il resto tutto come sempre. Nel primo parziale sono partiti forte i padroni di casa, ma gli ospiti sfruttando qualche errore di troppo dei calabresi sono andati in vantaggio aggiudicandosi il set 25-20. La seconda frazione è stata una lotta serrata punto a punto. Pellegrino ha giocato la carta Ferraiuolo in regia ed è stata svolta. L’esperto palleggiatore ha cambiato il volto del set trascinando i suoi sull’uno pari (26-24). Nel terzo round è sempre Ferraiuolo il protagonista, bravo a smarcare e servire i suoi attaccanti. Pizzo è riuscita a dilagare grazie anche agli ottimi ingressi del nuovo acquisto Malluzzo e di D’Agostino. I napitini hanno chiuso sullo schiacciante 25-13. Nel quarto set gli ospiti hanno provato a riaprire il match, ma è stato tutto vano. La Pubbliemme ha chiuso sul 25-21, merito anche della forza del gruppo. Domenica turno di riposo in campionato per gli uomini di Pellegrino. Si rigioca il 19 aPizzo contro Giarre. Per la replica di coppa bisognerà aspettare il 22 dicembre, quando i gialloblù saranno impegnati in quel di Foggia. Servizio giornalistico a cura di Emanuela Sorrentino.

Natale, conto alla rovescia (-15)

Laprimapagina.it auguri

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