Ultime Notizie

mercoledì 8 dicembre 2010

Laprimapagina.it 8 dicembre 2010

Catania, guida sicura contro alcool e droghe

8 dicembre 2010 Nell’ambito della “Campagna di sensibilizzazione ai giovani per la guida sicura contro l’alcool e le droghe”, la Provincia regionale di Catania, per il terzo anno consecutivo, presenta la serata finale di “Note nella Notte”, rassegna per giovani musicisti emergenti, organizzata dal servizio Politiche giovanili per volontà del presidente dell’Ente Giuseppe Castiglione e dell’assessore Pippo Pagano. Presenteranno la serata Sabina Rossi e Maurizio Consoli che, insieme ai musicisti, trasmetteranno al pubblico messaggi positivi sul bere consapevole e sulla guida sicura. Nel corso della serata, che si terrà il 10 dicembre al Palacannizzaro, a partire dalle ore 21:00 si esibiranno per la finale di Etna Rock le sei band finaliste reduci dalle selezioni di quest’estate disputate nei paesi etnei: Daimon, Fragma, Sonia Costa & Band, Fuori Forma, Route 66, The Ministro. Dalle ore 22:30 sino a mezzanotte si esibiranno famosi gruppi: Exem, Qbeta, Alì Babà, Francois e la Coccinelle. Concluderà il live dj set di Fernando Gioeni, noto al pubblico giovanile per le sue composizioni, vera sperimentazione tra l’house music e la musica strumentale. L’ingresso è gratuito.

Pechino, trenta minatori cinesi morti

8 dicembre 2010 Ventisei persone sono morte per un'esplosione in una miniera di carbone nella provincia dell'Henan, nella Cina centrale. L'incidente e' avvenuto nella contea di Mianchi, a 300 chilometri dalla capitale della provincia, Zhengzhou. La miniera è di proprietà del gruppo statale Yi Ma, era in fase di ristrutturazione e sembra non fosse stata autorizzata a operare durante questo periodo. Altri 4 minatori sono morti per il crollo di un tunnel nella provincia del Liaoning.ì

Cagliari, arrestato latitante sardo

8 dicembre 2010 In fuga, condannato all'ergastolo per duplice omicidio, Riccardo Piras, 59 anni, è stato arrestato dai carabinieri di Cagliari. Il latitante stato catturato nella serata di ieri all'ingresso di un ricevitoria del lotto nel capoluogo sardo. A tradirlo è stata la passione per il gioco: i militari lo hanno individuato grazie ad alcune schedine giocate e verificate con una perizia calligrafica. Era stato condannato all'ergastolo per l'esecuzione di due trafficanti che non avevano pagato una partita di droga.

Aosta, riaperta strada per La Thuile

8 dicembre 2010 La Presidenza della Regione Valle d’Aosta comunica che è stata riaperta al traffico la Strada regionale 26 per La Thuile. La località turistica è quindi nuovamente raggiungibile anche da Pré-Saint-Didier. Con il ripristino della circolazione per La Thuile si sono normalizzate le condizioni del traffico sulle strade regionali della Valle d'Aosta, che hanno subito disagi a seguito delle recenti nevicate per pericolo valanghe. Attualmente rimangono ancora chiuse due strade comunali, quella di Courmayeur per la Val Ferret e quella di Nus, dalla località Clemensod alla frazione Arliod.

Bergamo, famiglie e volontariato

8 dicembre 2010 Il Centro Servizi del Volontariato di Bergamo, in collaborazione con il settore Politiche sociali e Salute della Provincia di Bergamo, organizza per giovedì 9 dicembre 2010, con inizio alle ore 18:00, nello spazio Viterbi del Palazzo provinciale di via Tasso 8, un seminario sul tema del rapporto tra le nuove fragilità e il volontariato. Obiettivo dell’iniziativa è quello dare spazio a un proficuo confronto tra istituzioni e mondo del volontariato bergamasco, per riflettere su come la società civile organizzata in soggetti associativi possa essere una risorsa per la collettività, in particolare in un momento socio-economico critico come l'attuale, in cui le fragilità non sono più unico appannaggio dei soggetti tradizionali, ma si estendono a macchia d'olio alle famiglie. All’apertura del seminario da parte dell’assessore alle Politiche sociali e salute della Provincia di Bergamo Domenico Belloli, seguiranno gli interventi di Don Claudio Visconti, direttore Caritas Bergamasca; Giacomo Invernizzi, direttore Nuovo Albergo Popolare; Gino Mazzoli, sociologo; Alessandra Sangalli, presidente dell'Assemblea dei Sindaci Ambito territoriale 1. Moderatore: Giorgio Gotti, presidente Centro Servizio Volontariato di Bergamo.

Como, musei aperti per feste di Natale

8 dicembre 2010 A tuttarte! Musei e creatività a Natale. I Musei Civici di Como e l’assessorato alla Cultura propongono per le vacanze di Natale “A tuttarte!”, mattinate a tema che permettono ai bambini di sperimentare molteplici attività, divertendosi ma senza mai smettere d’imparare. Tutte le proposte sono ludiche e creative ma trovano senso compiuto solo ed esclusivamente nelle collezioni museali, che con la loro unicità e peculiarità permettono di attivare quel processo di emozioni e conoscenze, base imprescindibile per guidare i ragazzi alla comprensione del passato e alla scoperta delle proprie radici culturali. I bambini vengono coinvolti in divertenti e stimolanti attività che permettono loro di esprimersi creativamente, accendendo la loro curiosità e la passione di conoscere il mondo partendo dal più semplice degli approcci: il fare con le proprie mani. La base delle attività è il Museo Archeologico ma tutte le strutture museali (Museo Storico, Pinacoteca e Tempio Voltiano) sono coinvolte nell’organizzazione dei vari laboratori. La proposta, che rientra nelle svariate iniziative dei Musei Civici di Como rivolte ai bambini, vuole essere un’occasione per avvicinare, in modo del tutto informale, i più piccoli al Museo, facendolo apparire ai loro occhi un luogo familiare, consueto, attraente e divertente. Questo il dettaglio delle proposte: giovedì 23 dicembre: M’illumino d’immenso Accendiamo la luce sul Natale! Tra doppieri protostorici, lucerne romane e candele natalizie prepariamoci ad aspettare la notte più magica dell’anno con giochi e laboratori creativi. Venerdì 24 dicembre: Tutti in festa! Come gli antichi Romani festeggiamo il solstizio d’inverno con i Saturnalia, la festa in onore del dio Saturno che finiva proprio il 24 dicembre: e proprio come loro, diamo sfogo alla nostra fantasia preparando statuine colorate da regalare o appendere all’albero di Natale. Martedì 28 dicembre: Tesori di vetro Proviamo a fare splendenti decorazioni sul vetro ispirandoci alle vetrate della Pinacoteca: una mattina da maestri vetrai! Mercoledì 29 dicembre: Artisti sui muri. Dalla pittura preistorica nelle caverne ai graffiti delle nostre città: per chi non ha paura di sporcarsi le mani! Giovedì 30 dicembre: Sull’attenti! Una mattina tra i soldati romani! Costruiamo il nostro accampamento seguendo le istruzioni del legionario Castricio Vittore immortalato nelle sale del Museo. Venerdì 31 dicembre: Mi rifaccio il look! E questa sera come mi vesto? Aspettando la notte di Capodanno osserviamo i vestiti di festa dei bambini nei quadri della Pinacoteca, poi con carte colorate, pennelli, stoffe, lana, pongo e altro ancora ci rifacciamo il look! Martedì 4 gennaio 2011: Tanti auguri di Buon Anno! Colle e immagini, lettere e disegni, carta e pennello per elaborare ispirandosi ai Libri d’Ore, il calendario del nuovo anno. Mercoledì 5 gennaio 2011: Officina tipografica. Libri grassi e libri snelli, libri rugosi e libri morbidosi. Con o senza parole, per restare tutti senza fiato! Venerdì 7 gennaio 2011: Misteri d’Oriente Come i Re Magi, carichi di doni, creiamo regali e balocchi per una magica e insolita calza, che si ispira al passato. Partecipanti minimo 11 massimo 15 bambini tra i 5 e gli 11 anni. Orario: Ingresso: dalle ore 08:00 alle ore 08:30, Uscita: dalle ore 13:00 alle ore 13:30. Sede: Musei Civici Como, piazza Medaglie d’Oro 1, Como. Costo 18 € a bambino; 16 € per fratelli o se ci si iscrive a più di una mattinata. Il pagamento deve essere eseguito prima dell’inizio dell’attività. La quota comprende gli ingressi a tutte le strutture museali, i materiali didattici e la merenda. Il pranzo al sacco è a carico dei partecipanti. Iscrizioni L’iscrizione è obbligatoria e va effettuata a partire da lunedì 13 dicembre ed entro venerdì 17 dicembre, compilando un apposito modulo da riconsegnare alla Segreteria dei Servizi Educativi dei Musei Civici in piazza Medaglie d’Oro 1, dal lunedì al venerdì dalle ore 9.30 alle 12.30. In caso di iscrizioni superiori al numero stabilito, si accetteranno le prime 15 secondo l’ordine di consegna del modulo. Info tel. 031 252554 da lunedì a venerdì dalle ore 09:30 alle ore 12:30 musei.civici@comune.como.it.

Bolzano, nuova stazione ricetrasmittente unica

8 dicembre 2010 Con il simbolico taglio del nastro il presidente della Provincia di Bolzano Luis Durnwalder, ed il Commissario dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni Nicola D'Angelo, alla presenza dei vertici della Radiotelevisione Azienda Speciale RAS, hanno inaugurato la nuova stazione ricetrasmittente a Plan de Corones. La Radiotelevisione Azienda Speciale RAS ha completato di recente la sua più grande stazione ricetrasmittente a Plan de Corones con un edificio di esercizio di 900 m² ed una torre ricetrasmittente di 80 m di altezza. Nell'ambito dell'inaugurazione ufficiale il presidente della Provincia, sottolineando l'elevato standard tecnico della realizzazione ed apprezzando la riuscita ottica delle strutture, ha ribadito che, analogamente ad altri siti, anche a Plan de Corones si è voluto evitare la selva di tralicci ed antenne e attraverso la RAS si è giunti ad una soluzione condivisa più sostenibile dal punto di vista ambientale. Da parte sua, Nicola D'Angelo, Commissario dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, ha attribuito l'importanza della stazione ricetrasmittente a due fattori: “da un lato la nuova struttura costituisce un'innovazione tecnologica esemplare per tutt'Italia, e dall'altro, che con questa stazione unica di ricetrasmissione la RAS ha dato vita ad uno spazio comunicativo europeo a livello culturale che potrà essere d'esempio per altri”. Questa stazione comune, come ha sottolineato il direttore della RAS Georg Plattner, è destinata ad ospitare la totalità dei programmi radiotelevisivi sia pubblici che privati, i servizi pubblici di radiocomunicazione nonché tutti i servizi della telefonia mobile e della banda larga. Un unico traliccio per tutti i servizi di comunicazione pubblici e privati presenta dei vantaggi sia per la tecnica di trasmissione che per la pianificazione urbanistica e paesaggistica. Da oltre 14 anni la RAS realizza postazioni ricetrasmittenti comuni; dalla prima realizzazione su cima Muta nel 1998 fino ad oggi in tutta l'Alto Adige sono state realizzate 32 stazioni comuni con un investimento complessivo di 17 milioni di Euro. Nel corso degli anni sono aumentate sensibilmente le richieste di co utilizzo delle stazioni ricetrasmittenti uniche. Con 421 servizi di comunicazione la RAS ospita in media sei servizi su ognuna delle complessive 70 postazioni. Il dato di fatto che la stazione si veniva a trovare in una delle più estese e frequentate aree sciistiche dell'Alto Adige ha indotto la RAS a prestare particolare attenzione dal punto di vista paesaggistico. Come ha sottolineato l'assessore provinciale all'ambiente ed urbanistica Michl Laimer, che ha messo a disposizione i mezzi finanziari per la realizzazione della struttura, per la nuova stazione ricetrasmittente si è puntato al minimo impatto ambientale ed elettromagnetico. Come ha posto in evidenza il direttore della RAS, Johann Silbernagl, le 21 sale d'esercizio sono interrate e non visibili dall'esterno e la torre ricetrasmittente è di forma tubolare e slanciata. Per il collocamento delle antenne sulla torre vi è a disposizione una superficie utile di 258 metri quadri; i primi co-utenti hanno già posizionato ed attivato i loro apparati ricetrasmittenti nella nuova stazione. Altre installazioni sono previste nel corso del 2011. La stazione costituisce un nodo centrale per tutta la val Pusteria e va a servire un bacino d'utenza di circa 25.000 persone.

Reggio Calabria, amanti nel dirupo

8 dicembre 2010 Sprofondati per 30 metri in un dirupo creatosi a causa di una frana nella zona dei fortini a Reggio Calabria. Un uomo di 44 anni e una donna, presumibilmente la sua amante, erano all'interno dell'autovettura quando questa è sprofondata e per salvare gli occupanti si è reso necessario l'intervento dei Vigili del Fuoco e degli uomini del 118, guidati dal capo equipe Carlo Biroccio. Le condizioni dell'uomo si sono immediatamente palesate come gravi, di tal che si è resa necessario l’imbracamento sanitario, con tavola spinale, mentre la zona era ancora a rischio di ulteriori frane. Nel frattempo, una volta terminata, grazie anche all’opera della gru dei Vigili del Fuoco, l'operazione di recupero, difficilissima nella fase di risalita del personale sanitario, e riportati i due in superficie, è sopraggiunta la moglie di lui ed immediatamente è scaturita una violentissima lite con la sua accompagnatrice. L'uomo si trova ora ricoverato nel reparto di rianimazione presso gli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria.

Cagnano Varano, duplice omicidio nel Gargano

8 dicembre 2010 Immacolata macchiata dal sangue nel Gargano. Duplice omicidio ieri sera nelle campagne di Cagnano Varano in provincia di Foggia. Due persone, padre e figlio, sono stati uccisi con alcuni colpi di fucile. I corpi delle vittime sono state trovate nelle campagne del centro garganico, nei pressi di una masseria. I familiari avevano denunciato la scomparsa dei parenti. Le indagini sono dirette dai carabinieri dell’area garganica e del comando provinciale di Foggia. In base alle prime informazioni emerse, Sante e Pietro Zinotti non sarebbero legati alla criminalità organizzata, nonostante il cognome dei due uomini coincida con quello di un noto boss locale. In passato i due uomini erano stati coinvolti, con assoluzione, in un processo relativo a traffici di sostanze stupefacenti. Gli inquirenti avrebbero anche sostenuto che non vi sarebbero per il momento “elementi che possano far propendere necessariamente per un duplice omicidio compiuto dalla criminalità organizzata”. Sembra che padre e figlio Zinotti stessero tagliando della legna quando sono stati assaliti e uccisi.

Gioia Tauro, emergenza continua, ora rifiuti

8 dicembre 2010 Alluvione, casse comunali a secco ed ora emergenza rifiuti. Non c’è tregua a Gioia Tauro nel Reggino. Il nuovo fronte emergenziale si è aperto nelle strade della città del Porto con i cumuli della spazzatura ancora visibili anche se la situazione va verso un graduale miglioramento. Piana Ambiente, la società cui è affidato il servizio a Gioia Tauro ed in molti altri centri della Piana, di fatto, è stata “forzatamente assente” un giorno. Su precise disposizioni del presidente Francesco Cosentino, è stata sempre operativa per non perdere anche la minima occasione di conferimento, cogliendo cioè l'attimo in cui Veolia poteva dare “disco verde” agli automezzi allineati in prossimità dell'impianto di termovalorizzazione. Alla base del problema la sospensione delle attività di ricezione dei rifiuti solidi urbani da parte dell'impianto Veolia di Gioia Tauro. Uno stop provocato dal blocco del conferimento degli scarti di lavorazione nell'impianto Daneco di Pianopoli (CZ) e nella discarica Bucita del comune di Rossano (CS). In tale situazione di evidente difficoltà, Piana Ambiente, si è impegnata ad alleviare i problemi dell'emergenza ambientale, nei limiti della disponibilità di mezzi e personale, e nel primario interesse della ripresa del servizio a tutela dell'igiene pubblica e della salvaguardia dell'ambiente e del territorio. Il sindaco della città Renato Bellofiore e l'assessore all'ambiente Domenico Savastano hanno riferito che “la società, cui il Comune ha affiancato a supporto due suoi operai, è stata sempre operativa ed ha evitato un pericoloso accumulo di rifiuti e soprattutto i risvolti negativi per la salute dei cittadini”. L'assessore Savastano, continuando, ha fatto sapere che “andando così le cose, tra qualche giorno, i disagi dovrebbero essere ridimensionati”. Ma per tornare alla normalità e vedere la città ed i paesi della Piana si dovrà attendere i primi giorni della prossima settimana. Intanto il primo cittadino “raccomanda” alla popolazione “di controllare che vi sia posto nei cassonetti, perché si sta verificando il fenomeno dei cassonetti vuoti e dei rifiuti intorno ad essi. Vedere i sacchetti fuori – ha detto Bellofiore – induce i cittadini in errore, perché non sanno che Piana Ambiente in atto opera con due squadre: la prima svuota automaticamente i cassonetti, la seconda raccoglie i sacchetti che, giocoforza, sono stati collocati fuori dei contenitori”. Servizio giornalistico a cura di Pasquale Patamia.

Gioia Tauro, Mtc garantisce lavoro portuali

8 dicembre 2010 L’amministratore delegato di Mct Vincenzo Iacono risponde alle rimostranze del sindacato Sul di Gioia Tauro (RC) relative al porto ed i lavoratori portuali. Iacono fa presente che “la riunione richiesta di sindacati stipulanti il contratto nazionale collettivo, tempestivamente convocata dall'azienda per il 9 dicembre, é stata aggiornata al 12 gennaio 2011 per indisponibilità di una delle suddette sigle sindacali; l'azienda manterrà l'impegno ad incontri periodici di aggiornamento sull'andamento economico commerciale con tutti i sindacati”. La società evidenzia come “a causa della crisi economica mondiale, stiamo da almeno due anni operando con gravi perdite di bilancio derivanti da tariffe commerciali non remunerative pur di mantenere un traffico, e quindi posti di lavoro, che altrimenti avrebbe scelto porti più competitivi per costo del lavoro, costi portuali e politiche fiscali. In questo scenario commerciale un forte contributo al mantenimento dei traffici è derivato dall'attenta gestione economica dell'azienda e lo stesso abbattimento delle tasse di ancoraggio effettuato dalla Autorità Portuale è frutto della costante attività della società e del gruppo verso gli organi di Governo che ha reso possibile l'emanazione di una specifica disposizione di legge”. Per quanto concerne il contratto integrativo l'ad di Mct evidenzia che “la posizione aziendale consiste nell'impossibilità di concedere qualsiasi miglioramento economico finché perdureranno le perdite di bilancio e nella disponibilità a trattare ogni altro argomento normativo, demandato alla contrattazione di secondo livello. Per il Bando Fondimpresa, l'azienda, come previsto dal regolamento, ha illustrato ai sindacati un progetto di gruppo riguardante la formazione dei capi intermedi”. Poi chiarisce che “non esiste al momento un progetto aziendale riguardante altre iniziative di formazione da finanziare; ad ogni buon conto l'Azienda non si è mai rifiutata di approfondire gli aspetti connessi alla formazione del personale”. La Mct sottolinea, inoltre, che “gli unici cambiamenti organizzativi sono riconducibili al Reparto Rail; all'adozione della nuova turnistica per gli uffici operativi, conseguente all'accoglimento di una richiesta in tal senso da parte del personale interessato, che avrebbe il pregio dal punto di vista aziendale di una maggiore funzionalità all'attività di passaggio di consegne” e “per quanto riguarda invece la così detta alternanza mezzo/terra tale misura organizzativa non trova riscontro in alcuna disposizione contrattuale; le condizioni di impegno psico fisico richiesto per l'espletamento di tutte le mansioni presenti in MCT, risultano coerenti con la normativa di legge in materia, così come dimostrato dalle periodiche rilevazioni sui livelli dei vari fattori di stress sul posto di lavoro”. Servizio giornalistico a cura di Pasquale Patamia.

Vibo Valentia, il Pd si sfalda in mille pezzi

8 dicembre 210 L’amministrazione provinciale di Vibo Valentia, ultimo baluardo del centrosinistra nel Vibonese, è oggetto di forti e continue turbolenze interne che acuiscono quei conflitti interni soprattutto al Partito democratico. I consiglieri provinciali di maggioranza Giuseppe Rodolico, Aurelio Maccarone e Carmine Mangiardi, potrebbero dare vita ad una nuoca corrente: i “Democratici moderati”. Tutti democratici, insomma, ma con dei distinguo. In particolare, a fare salire nuovamente la Provincia sul banco degli imputati la rimodulazione che ha portato in consiglio i neo assessori Pasquale Fera con delega al Bilancio e alla Pubblica istruzione, sindaco di Serra Nicola da Crissa, presidente della Comunità montana delle Serre ed esponente di Alleanza per l'Italia; Rocco Pistininzi al Personale, dell'area de “I Riformisti”, nelle cui liste è stato eletto entrando nel consiglio provinciale e, infine, Domenico Antonio Crupi all'Agricoltura, uomo vicino al consigliere regionale Ottavio Bruni, eletto in Consiglio provinciale nel collegio di Mileto nella lista “Con e per la gente”. Con il loro ingresso nell'esecutivo, quindi, in Consiglio sono state aperte le porte a Nicola Altieri e Aurelio Maccarone. Questa la sintesi degli ultimi movimenti, quelli con cui forse il presidente De Nisi aveva pensato di rimettere a “posto” la politica, con l'ingresso di un uomo vicino a Bruni e con uno già presente, almeno in teoria. Particolari sui quali, però, ha voluto fare il punto, con un occhio su passato, presente e futuro, la nuova corrente che nei giorni scorsi si è riunita, presente all'incontro, anche il consigliere regionale nel gruppo di “Autonomia e diritti” Ottavio Bruni, che sembrerebbe pronta a prendere posizione. Sotto la lente d'ingrandimento le ultime mosse di Francesco De Nisi, al quale in particolare i nuovi “Democratici moderati” rivolgono l'invito a voltare pagina. Un invito che fa riflettere, che fa “scricchiolare” quella maggioranza che non sembra volersi assestare. Considerata la nuova formazione, che dovrebbe essere ufficializzata a giorni, e la “consistenza” della stessa. Una corrente che si vuole fare sentire e che non sembrerebbe intenzionata a farsi da parte, forse perché non rappresentata in consiglio, nonostante l'ingresso di Crupi o forse perché non più in sintonia con una partito sempre pronto a nascere, ma concretamente sempre vittima di se stesso. Da qui, in ogni caso, la contestazione e la bocciatura dell'operato del presidente della Provincia. I “Democratici Moderati” come del resto, “Liberi di agire”, il gruppo formato da Sergio Rizzo, Giuseppe Raffele, Giuseppe Barilaro, costituitosi anche in consiglio provinciale in una delle ultime sedute tenutesi nel mese di novembre, sono tutti del Pd, nel Pd e fuori dal Pd. Correnti e anime. Ognuno con le sue ragioni, ognuno con i suoi malesseri, le sue priorità. Tutte da fare ascoltare al presidente della Provincia. Colui che decide e che in tanti “richiamano” all'attenzione.

Brembate, Yara cadono tutte le certezze

8 dicembre 2010 Ascoltati nuovamente i genitori di Yara Gambirasio, la tredicenne scomparsa il 26 novembre scorso da Brembate di Sopra (BG). Sono stati sentiti ieri pomeriggio nella caserma dei carabinieri di Ponte San Pietro dagli uomini del Racis, il Raggruppamento carabinieri investigazioni scientifiche, specializzati nella ricerca delle persone scomparse, per ricostruire con loro l’ambito delle relazioni della ragazza di cui non si hanno più notizie. I carabinieri di Bergamo, dopo l’affievolirsi della pista legata al giovane marocchino Mohammed Fikri, stanno seguendo altre strade già aperte nei giorni scorsi e non sembrano scoraggiati, anzi, non escludono di poter ancora trovare in vita la tredicenne le cui sorti tengono in ansia non solo i familiari ormai ma tutto il paese di Brembate Sopra e l’Italia. All’uscita dalla caserma i genitori non hanno voluto rilasciare alcuna dichiarazione alla stampa: “Non abbiamo nulla da dire”. Intanto si è tenuto un vertice in Procura a Bergamo tra carabinieri e polizia, vertice che prelude una collaborazione nelle indagini. Dall'Arma arrivano alcune spiegazioni circa l'arresto e successivo rilascio del 22enne Fikri, in particolare sulla traduzione dell'intercettazione telefonica rivelatasi sbagliata: gli interpreti sono quelli di cui si avvalgono normalmente i carabinieri.

Roma, Silvio afFLItto per Gianfranco

8 dicembre 2010 “Non ci saranno elezioni anticipate, al Paese non servono. Ma nel caso si voti non è possibile una nostra alleanza con il Pd. Ci presenteremo con un polo di responsabilità nazionale”. Così Gianfranco Fini intervistato da Giovanni Floris su Rai3. Il leader di FLI non esclude la possibilità di un Berlusconi bis, ma al contempo fa presente che “Berlusconi è buona parte del problema” e avvisa che “galleggiare con un governicchio di minoranza confermerebbe agli italiani la convinzione che il governo non vuole più governare”. Per questo si dice sicuro che il governo non otterrà la fiducia in Parlamento, ma avverte che, se anche la sua previsione non fosse sbagliata, resterà sullo scranno più alto di Montecitorio per tutta la durata della legislatura. Il leader di FLI rifiuta quindi sia l'etichetta di “traditore”, sia quella di “complottando”. “Il vero ribaltone lo ha fatto chi ha contribuito a mettere alla porta il cofondatore del partito e chi si è considerato il padrone”. Le parole del presidente della Camera dei Deputati sono giunte al termine di una giornata iniziata con un durissimo editoriale di Ffwebmagazine, periodico online della Fondazione Farefuturo, nel quale i finiani rimandavano al mittente le accuse di tradimento. Se di tradimento si deve parlare, scrive il direttore Filippo Rossi, l'unico responsabile è il premier. Ovvero colui che “distrugge il buon nome della propria patria nel mondo”, colui “che esalta la propaganda invece del buon senso”. Volano gli stracci nel centrodestra, in attesa dello scontro sulla fiducia. Per preparare meglio la giornata del 14, il Cavaliere incontrerà i senatori domenica 12 dicembre. Il giorno dopo toccherà ai deputati. Intanto, intervenendo a Matrix su Canale5, Pierferdinando Casini sembra confermare l'esistenza di un “Piano B” del premier. Non c'è nessuna volontà di veder sparire Berlusconi dal panorama politico, spiega il leader dell'Udc, ma solo quella di “aprire una fase nuova”. “D'altra parte - aggiunge aprendo alla possibilità di un Cavaliere “semplice” ministro - Berlusconi è in politica da tanto tempo, con ruoli diversi e non deve fare per forza il premier”. Nel frattempo il Pd scalda i motori per la manifestazione nazionale dell'11. L'obiettivo è quello “mandare a casa” il governo. “E' il momento giusto per provare a mandarlo a casa e dire la nostra - spiega Bersani - mi aspetto che ci sia tanta gente. Sento che la scelta della manifestazione è stata giusta, ci darà la forza per i giorni che vengono e che saranno impegnativi, così potremo condurre la nostra battaglia da una posizione avanzata”.

Gioia Tauro, nuovo ospedale osservazioni Cgil

8 dicembre 2010 Forti perplessità vengono avanzate dalla Cgil della piana di Gioia Tauro in riferimento al coinvolgimento di Infrastrutture Lombarde nel sopralluogo per la costruzione del nuovo ospedale della Piana di Gioia Tauro (RC). “Una sorta di spoliazione delle capacità e delle competenze tecniche già in essere nelle istituzioni e nella stessa Regione Calabria. Non si coglie il senso di una scelta che comporterà una spesa aggiuntiva. Ci chiediamo, inoltre, se non sarebbe stato più facile affidare il compito alla struttura tecnica regionale e l'iter di appalto alla Stazione Unica che è la massima garanzia di trasparenza e legalità”. La Cgil rincara la dose sostenendo che “le scelte importanti, come quelle della costruzione di infrastrutture sanitarie che guardino al futuro della salute di tutti, non si possono affrontare mutuando semplicemente modelli di altre regioni. Soprattutto quando regioni come la Lombardia hanno sbandierato la loro efficienza per effetto di scelte che hanno reso il pubblico subalterno al privato, hanno effettuato tagli ai danni dei cittadini facendo ricadere i costi sempre più sui deboli. Ancora una volta - secondo la Cgil - il presidente Scopelliti delega, invece di venire sul territorio a condividere con i sindaci, una scelta così importante e decisiva per la Piana. Vogliamo essere ottimisti e rinnoviamo l'invito ad un confronto vero, non solo formale, con i sindaci e le parti sociali del territorio”. Servizio giornalistico a cura di Pasquale Patamia.

Bernalda, questione migranti al Sud

8 dicembre 2010 L’Osservatorio Migranti Basilicata in una nota stampa rileva come da un anno i lavoratori migranti sudanesi, romeni e maghrebini sono ospiti in container a Metaponto Borgo, frazione di Bernalda nel Materano. “Un anno fa la regione Basilicata, con l’allora Presidente della Commissione Immigrazione, Pietro Simonetti, sembrava aver posto le basi per una accoglienza adeguata e soprattutto diversa rispetto a quella fatta nelle altre aree della Lucania e in tempi passati. Sembrava essere un modello per ospitare nella nostra regione i migranti che di li a poco si sarebbero trasferiti nell’area nord della Basilicata per la raccolta dei pomodori. Ma sappiamo come è andata. Come più volte asserito dallo stesso Simonetti è stato possibile posizionare i container per ospitare i migranti e provare a rompere quel muro di intolleranza che si registrava da parte dei locali grazie al commissariamento del comune di Bernalda. Questo è potuto avvenire grazie anche all’allora Commissario prefettizio dottoressa Iaculli”. L’Osservatorio si interroga sul “perché è la presenza di un tecnico che ha reso possibile l’accoglienza di questi nuovi braccianti, segnando con questo come la politica è percepita quale negazione di qualsiasi tipo di accoglienza ed è, inoltre, contro la volontà di costruire esperienze politiche che risolvano in modo adeguato le problematiche di normalizzazione di queste popolazioni”. L’organizzazione lucana fa presente che a Bernalda la crisi politica è risolta, il centrodestra con il sindaco Chiruzzi governa il comune, ma “da diversi mesi si registra l’insofferenza del neo sindaco verso i migranti e che a questa si sommano i controlli e gli sgomberi da parte delle forze dell’ordine. Azioni che evitano che si formino assembramenti o zone di bivacco da parte dei migranti. Questo è avvenuto a Rosarno un anno addietro, con l’abbattimento dei luoghi che ospitavano i raccoglitori degli agrumi, a Palazzo San Gervasio con lo sgombero, le denunce e la chiusura del Centro di Accoglienza. Lo si registra ancora a Rosarno, oggi, dove i lavoratori sono costretti a continui spostamenti per non essere localizzati e sgomberati. Dormono nelle macchine mentre in pochi sono riusciti ad affittare una casa nel centro abitato dello stesso comune della Piana di Gioia Tauro. Molti altri subiscono gli spostamenti forzati perché mandati via”. Una denuncia dettagliata delle condizioni precarie in cui vivono gli immigrati. “Politiche sulla repressione all’immigrazione che hanno un filo conduttore comune e che dopo il 31 dicembre vedrà altri 23 – 25 migranti, quanti sono quelli che vivono a Metaponto Borgo, vedersi chiudere quest’altra possibilità di abitare in modo dignitoso. Se abitare in prefabbricati possa dirsi dignitoso. Prima la giustificazione della mancanza di decoro che queste genti portano alla meravigliosa costa metapontina che manda via i turisti, oggi la possibile morosità in cui i migranti si vengono a trovarsi per il mancato pagamento dell’affitto, stabilito al prezzo simbolico di un euro. Eppure anche in questa area della Lucania c’è bisogno di braccia nelle campagne. Oggi queste braccia sono usate per la pulizia dalle infestanti dei carciofi, dei cavoli e dei finocchi, oltre che nella piantumazione degli ortaggi che saranno raccolti nella prossima primavera, in contrada Avinella, in quella della Foce del Basento, in aziende medio grandi che dovranno battere la concorrenza di altre aziende dell’area mediterranea e non solo”.

Gioia Tauro, portuali a lavoro senza pausa

8 dicembre 2010 Una denuncia forte, precisa e dettagliata mossa dal Sul Portuali che si sono rivolti all’Autorità Portuale di Gioia Tauro (RC) chiedendo supporto e mediazione. “Desideriamo metterla al corrente, prima che gli eventi comincino a non essere più governabili, della incomprensibile “strategia” messa in atto dalla dirigenza di Medcenter Container Terminal, che rischia di destabilizzare quanto faticosamente costruito in questi mesi per uscire dalla crisi, anche con il determinante contributo dell’Autorità Portuale che Lei dirige, attraverso la sensibile riduzione delle tasse di ancoraggio”. Così in una lettera, diretta a Giovanni Grimaldi, massimo dirigente Autorità Portuale di Gioia Tauro, il coordinamento di Sul porti. “Sono anni che denunciamo una cattiva organizzazione dei turni di lavoro, una pessima gestione di strumenti che consentirebbero un maggiore recupero psico-fisico dei lavoratori (alternanza terra - mezzo) e di conseguenza una riduzione dell'assenteismo. Una gestione del personale confusa che genera continua disaffezione ai colori sociali”. Per il sindacato a questo si aggiunge, in queste settimane, la denuncia relativa all'inosservanza dell’art.5 del CCNL Unico dei Porti sui 15 minuti di pausa tant’è che, rilevano dall’organizzazione sindacale, ai lavoratori che ne hanno usufruito sono già arrivate lettere di contestazione a riguardo. “Inosservanza per la quale stiamo già vagliando la possibilità di una vertenza legale nei confronti di Contship e Medcenter”. “Infine, un inesistente sistema di relazioni industriali - scrive il coordinamento Sul Porti - che tende nei fatti a limitare l'attività sindacale dei gruppi dirigenti e che estrinsecandosi in un sistema programmato di mancate comunicazioni, non solo scritte ma anche verbali, ha come obiettivo quello indurre di volutamente in errore al fine di trovare motivazioni di rivalsa su di esse provocando inevitabili reazioni”. “Noi vogliamo dire a chiare lettere a Contship e a Medcenter che non cederemo alle provocazioni. Non abbiamo nessuna intenzione di consegnare facili alibi alla dirigenza di MCT che con la sua voluta inefficienza nella gestione del Terminal sta già costringendo diverse navi di MSC a cambiare destinazione. Non vorremmo che questa fosse la strategia - conclude il Sul - per disinvogliare gli operatori del settore a non approdare nel nostro scalo per manifesta inefficienza ed incapacità del Terminal ; inefficienza che vorrebbero chiaramente attribuire solo ai lavoratori”. “La preghiamo Presidente, di farsi interprete e tramite presso Medcenter ed il gruppo Contship Italia che con questi atteggiamenti “contraddittori” , solo per usare un eufemismo - conclude la lettera - rischia di rovinare quanto di buono nel corso del tempo si è costruito a Gioia Tauro. Purtroppo, continuando questo stato di cose inevitabilmente si arriverà ad una fase conflittuale”.

Gioia Tauro, cresce feeder container

8 dicembre 2010 Due importanti novità nel trasporto container sono state annunciate quasi contemporaneamente: la tedesca Hapag Lloyd apre un servizio tra Cagliari e Trieste, mentre MSC collegherà Bari con Durazzo. Due annunci che sottolineano il crescente interesse delle compagnie per le rotte dell'Adriatico. La tedesca Hapag Lloyd collega in contatto il suo hub mediterraneo di Cagliari (Cagliari International Container Terminal) con il porto di Trieste (Trieste Marine Terminal). La compagnia di navigazione ha comunicato che la frequenza del servizio è settimanale e che, attraverso lo scalo sardo, il porto giuliano sarà connesso ai servizi globali AEX (costa est USA, Asia, India), MPS (costa ovest USA, Caraibi, Centro e Sud America), MCA (Canada, Midwest), MGX (Golfo USA, Messico), EPIC (Nord Europa, subcontinente indiano, Golfo Arabico) ed alla rete di servizi feeder del Mediterraneo. La prima nave che scala a Trieste è la DS Blue Ocean, una portacontainer costruita nel 2007 e di capacità nominale pari a 700 teu, la cui rotazione è composta da toccate a Malta, Cagliari, Gioia Tauro, Rijeka, Koper, Trieste, Venezia, Ancona e Malta. Nonostante il nuovo servizio sia stato reso pubblico da Hapag Lloyd, pare che il vettore tedesco non sarà da solo a gestirlo, ma verrà affiancato da altri global carrier europei tra cui sembra esserci in primo piano CMA-CGM. Il nuovo interesse mostrato da queste compagnie giunge a pochi mesi di distanza dall'attivazione del servizio diretto col Far East messo in piedi da Yang Ming, Hanjin, Uasc e Hyundai e rivolto al bacino d'utenza del Triveneto e del centro sud Europa. Entro la fine di dicembre 2010 dovrebbe partire anche un nuovo servizio feeder settimanale di MSC, che metterà in contatto l’hub di Gioia Tauro con gli scali di Bari e di Durazzo, in Albania. Nel collegamento verrà impiegata una portacontainer da 1300 teu. Servizio giornalistico a cura di Pasquale Patamia.

Cosenza, sintonia Oliverio Vendola

8 dicembre 2010 Prima di cominciare la conferenza stampa programmata nella Sala degli Specchi della Provincia di Cosenza, il leader di Sinistra Ecologia e Libertà Nichi Vendola, accompagnato dal consigliere regionale Ferdinando Aiello, dal segretario Provinciale di Sel Mario Melfi, dal consigliere provinciale Giuseppe Giudiceandrea e dall’ex sindaco di Cosenza Eva Catizone si è intrattenuto cordialmente in un breve colloquio con il Presidente della Provincia di Cosenza Mario Oliverio, che lo ha ricevuto presso il salone della presidenza. Vendola e Oliverio, dopo aver ricordato gli antichi legami di amicizia, le fitte frequentazioni da parte del Presidente della Puglia della città di Cosenza, i consolidati rapporti con diverse famiglie cosentine, si sono intrattenuti sui temi politici di più scottante attualità, primo fra tutti la grave crisi che investe il Paese e la grande responsabilità di esercitare, in questo contesto, azioni di governo che realmente sappiano dare risposte serie e concrete ai problemi dei territori e dei cittadini. I due esponenti politici, dopo aver manifestato dolore e cordoglio per quanto è avvenuto nei pressi di Lamezia Terme, dove sette ciclo amatori sono morti a seguito di un tragico incidente, hanno espresso grandi preoccupazioni per la grave situazione della gestione dei rifiuti che investe, ormai, gran parte delle regioni meridionali, dei problemi che interessano il sistema sanitario e, soprattutto, della gravissima situazione occupazionale in atto nel Mezzogiorno ed in Calabria che spinge i nostri migliori cervelli ad emigrare altrove. In questo contesto, hanno convenuto entrambi, governare nel Mezzogiorno, dove i problemi sono più acuti e più gravi che altrove, è ancor più difficile governare, soprattutto in assenza di un Governo che, in questi anni, ha letteralmente cancellato dalla propria agenda politica i problemi del Sud e della sua gente. Al termine del cordiale incontro, Oliverio e Vendola si sono dati appuntamento ad un’altra occasione per meglio confrontarsi ed approfondire questioni e problemi comuni e per contribuire ad una forte ripresa di protagonismo e di iniziativa da parte del Mezzogiorno e delle regioni meridionali.

New York, Calabrisella films Natale

calabrisella films

8 dicembre 2010 La Calabrisella Films augura a tutti Buone Feste con una straordinaria occasione relativa ai due film “A pena do pana” e “Ad Ipponion”, in offerta su un DVD fino al 1 gennaio 2011. Il prezzo originale di €18.79 è ora di €15.00!* *(prezzo modificato alla cassa di Amazon) E’ possibile seguire anche la procedura da qui per l’acquisto. Clicca qui per comprarlo! A pena do pana è stato vincitore del Premio Miglior Corto Digitale al RIFF Roma Independent Film Festival. Guarda il trailer qui! Nonché di altri importanti Premi. Del Film hanno detto: “A pena do pana’, diretta da Lucia Grillo, un’attrice e regista italoamericana di un talento estremo”. Hollywood Variety; “Un bel film, molto bello…”- Spike Lee, regista; “Lo dirige una regista che ha un nome italiano, ma che in realtà è americana in tutti gli effetti, e racconta una storia italiana ma con uno sguardo, un punto di vista americano. È un film americano, lo si vede anche dalla maniera in cui è realizzato, con una professionalità e una essenzialità diversa da quella degli italiani. È una storia che ha una valenza autobiografica, segna il ritorno di questa italoamericana a terra che fu dei suoi. La società si chiama Calabresella Films, anche in questa scelta ironica del nome c’è una volontà di ritorno in patria. Insomma, ci sono molti elementi per far vedere, da un lato, come i cortometraggi siano molto diversi, secondo a con quale spirito sono stati realizzati, dall’altro per farci notare come nell’immagine degli americani l’Italia rimane quella della dopoguerra. Del resto, gli ultimi film italiani che hanno avuto successo anche negli Stati uniti sono film in cui si racconta, anche se in maniera molto diversa, l’Italia di quelli anni: La vita è bella, Nuovo cinema paradiso, Mediterraneo, Il postino, sono tutti film ambientati proprio in quelli anni”. - Steve della Casa, “La 25° Ora”, La 7; “Una favola lirica che ha il potere di evocare in immagini il mondo di povertà e di atavica bellezza del nostro Sud… La forza del cortometraggio è in quella capacità di ritrarre realtà ancora vive in certo nostro Meridione … Un documento di vita, quindi oltre che poesia in celluloide; oltre che un modo, per la Grillo, di fare arte attingendo alla vita e alle sofferenze vere della gente comune”. – AmericaOggi; “Lucia Grillo ha letteralmente creato dalle proprie mani… un cortometraggio sorprendente per delicatezza e lirismo dedicato alla sua terra di origine…” - La Gazzetta del Sud; “Un risultato maturo che si fregia di partecipazioni di grande prestigio internazionale… Forse abbiamo qualcosa da imparare da questa bella e coraggiosa ‘emigrante al contrario’ di una regione che viene spesso dimenticato da noi che ci abitiamo dalla nascita”. - Mediterraneo & Dintorni; “Lucia Grillo è molto brava… la vera sorpresa dell’anno… una sensibilità estrema…” - Il Quotidiano; “Bella, brava, interessante e sensibile… una personalissima sceneggiatura… di questo lavoro che – crediamo noi – farà parlare tanto anche per l’originalità”. – Mezzoeuro. Per altre interveste e recensioni è possibile consultare la rassegna stampa presente sul sito della Calabrisella Films. www.calabrisellafilms.com.

Natale, conto alla rovescia (-16)

Laprimapagina.it auguri

Torino, risistemazione alveo Po

7 dicembre 2010 La Giunta comunale di Torino ha dato il via stamani ad un progetto preliminare che prevede la verifica delle condizioni del fondo del Po nel tratto attualmente navigabile (6 chilometri tra Moncalieri e la diga Michelotti) e la rimozione dei sedimenti che ostacolano la navigazione e favoriscono il proliferare di vegetazione infestante. Il materiale depositato sarà movimentato nell’alveo del fiume per spostarlo più a valle, ripristinando le condizioni necessarie per la sicurezza della navigazione. La spesa prevista dal progetto, il terzo intervento di manutenzione straordinaria di attracchi e fondali del Po dopo quelli del 2001, del 2004 e del 2005 (a questi si aggiunge la recente risistemazione della diga Michelotti), è di 660 mila euro finanziati con contributo della Regione Piemonte.

Lucca, Telethon 2010 e Comune insieme

7 dicembre 2010 “I colori del sentimento” è il suggestivo titolo di una iniziativa benefica realizzata dal Comune di Lucca insieme alla Fondazione Telethon in occasione dell’edizione 2010 della maratona per la raccolta fondi da destinare alla ricerca. L’appuntamento è all’Auditorium di S. Romano, il 10 dicembre alle ore 18:00, per l’inaugurazione di una mostra di opere del grande maestro Massimo Lomi, erede della grande tradizione macchiaiola e discendente di una famiglia, che ha tracciato un segno indelebile nell’arte italiana. Ad inaugurare la mostra, oltre ai rappresentanti di Telethon anche il sindaco di Lucca Muaro Favilla che taglierà il nastro alla presenza dell’artista stesso. La manifestazione, gradita occasione di un simpatico brindisi natalizio, si concluderà venerdì 17 dicembre 2010 quando alle ore 21:00, si svolgerà un piacevole intrattenimento con un’asta spettacolo condotta dall’attore Giorgio Regali. Tutti i proventi della manifestazione saranno devoluti all’iniziativa di Telethon 2010, in questo modo si rinnova la collaborazione del Comune di Lucca ad una delle iniziative che riguardano il sostegno alla ricerca scientifica che, da oltre 20 anni, vede la fondazione impegnata nella lotta contro le malattie genetiche.

Isernia, Il fuoco dei dadofori agnonesi

7 dicembre 2010 Se il Natale è un momento centrale del Cristianesimo e, nel Molise, esso è ancora oggi celebrato con spettacolari riti ignei, si può affermare che la nostra etnia è tra le più “pagane” d’Italia. I Molisani sono gli ultimi, autentici adoratori del Fuoco. Mithra, figlio del Sole e Sole egli stesso, stringeva sempre in mano una torcia. La sua torcia era luce, la sua torcia era calore. Solo la torcia di Mithra rendeva gli uomini li beri e felici; illuminava le loro menti, scaldava i loro cuori, indicava loro la strada da percorrere. È questa la sintesi di un antichissimo racconto mitico legato al mitraismo. Mithra è stata la divinità protagonista di antiche feste solstiziali ed equinoziali; anche di quella che oggi chiamiamo Na tale. Infatti, “la festa principale di questo Dio era quella della sua nascita, che cadeva otto giorni prima delle calende di gennaio”. Nel pantheon iraniano, era il Dio che controllava l’ordine cosmico, il cui culto andava considerato sempre in un contesto astrologico. Come detto, a Mithra si dedicavano importanti ricorrenze cicliche: tra cui quella del sol stizio d’inverno (solis statio, la sosta del sole). A dicembre, dopo che il sole era giunto alla sua minima altezza nell’emisfero nord, si celebrava il Dies Natalis Solis Invicti (giorno della nascita del sole invitto) che coincideva con il momento in cui l’astro fulgente, dopo il massimo declino, aveva da poco ripreso la sua ascesa celeste. Tale momento “critico” è quello in cui si comincia a per cepire concretamente l’eliorinascenza stagionale. Dalla Persia, dopo secoli, il mitraismo giunse nell’antica Roma, dove fu anche religio militis. In epoca imperiale, ebbe grande diffusione, poi cominciò a soffrire la concorrenza del Cristianesimo. Finché, col tempo, l’antico culto pagano fu del tutto soppiantato dalla nuova reli gione. Il sacro giorno della rinascita del Dio Sole aveva valore magico e propiziato rio, poiché la Stella Invitta rappresentava sia la luce da contrap porre alle tenebre delle lunghe notti invernali sia il calore che doveva scal dare le fredde giornate cheimerine. Il Cristianesimo riuscì a trasferire a sé tali pratiche religiose, modificando la “nascita del sole” con la “nascita di Cristo”, e la “luce solare” con la “luce divina del Figlio di Dio”. Il sincretismo si compì lentamente, finché la notte tra il 24 e il 25 dicembre, cioè la nox postsolstiziale che coinci deva con l’occasione in cui ormai da secoli si festeggiava una lumi nosa genesi astrale, divenne anche la notte della nascita del nostro Dio. Difatti, la data della (presunta) natività di Cristo è sconosciuta, soprattutto perché, in realtà, l’evento non si è mai verificato. Neppure i Vangeli la segnalano con precisione, anzi l’evangelista Luca allude a circostanze che fanno pensare ad un periodo diverso da quello invernale. Solo nel IV secolo si con solida la tradizione di festeggiare il Natale di Gesù il 25 dicembre. Tale giorno è una data convenzionale, scelta, come detto, in ragione di passaggi ciclici stagionali e frutto d’un processo sincretico. Mithra era identificato con la vis solare, con la lux invincibile. L’elemento simbolico che fu scelto per identificare una tale divinità era l’unico che potesse raffigurare realisticamente il sole: il fuoco [6] quale elemento che possiede, insieme, le due qualità solari: luce e calore. Ecco, quindi, che uno degli attributi materiali di Mithra divenne – come narra il mito – la torcia; e sovente, una fiaccola era sufficiente da sola a rappresentare il Dio; benché lo si trovi quasi sempre raffigurato nell’atto di uccidere un toro (taurobolo). Egli “aveva sul capo il berretto frigio, stringeva in una mano il coltello sacrificale e nell’altra una torcia”. Il fuoco e le torce, dunque, erano l’essenza fondamentale delle celebrazioni della festa del Sol Invictus. Non a caso, la venuta di Mithra sulla terra, è stata anticamente simboleggiata con l’immagine di due fiaccole (scaturenti dalla Stella Invitta) rivolte verso il suolo. Secondo la mitologia classica, Mithra aveva due ‘scudieri’, due numi daidophori (portatori di fiaccole), di nome Cautes e Cautopates. Nelle cerimonie dedicate al Dio Sole immancabilmente venivano accese torce (monofiaccole e polifiaccole), condotte poi in processione da sacerdoti-dadofori. Non possono sfuggire le analogie tra i cortei processionali mitraici e la ’Ndocciata agnonese. In modo significante, le torce – che nel linguaggio lo cale sono dette ’ndocce (da torcia, appunto, vocabolo corrotto in ’ntorcia, ’ndor cia, e infine ’ndoccia) – sono l’elemento caratteristico dei culti natalizi molisani. Nella nostra regione sopravvive, in forma quasi pura e incontaminata, l’aspetto mitraico dei riti solstiziali. Nel Molise, tali feste conservano – con le opportune letture in chiave “contemporanea” – quanto di più arcaico e pri mordiale ci sia nei cerimoniali ignei dell’odierno Natale. Ad Agnone, Oratino (qui il falò e denominato faglia, probabilmente dal latino facula = piccola fiac cola, torcia) e negli altri centri che conservano rituali analoghi (Acquaviva Collecroce, Bagnoli del Trigno, Belmonte del Sannio, Castelverrino, Filignano, Montefalcone nel Sannio, Pescopennataro, Pietrabbondante, Roccavivara, Poggio Sannita, Pietracupa, Sant’Angelo del Pesco), ci si abbandona, ancora oggi dopo millenni, alla adorazione del fuoco. Gesù Bambino c’entra poco o nulla. È figura sovrapposta. Nello svolgimento dei riti popolari del Natale molisano non s’è mai concre­tizzato compiutamente il sincretismo che tende a cancellare il pagano Dio Sole surrogandolo col Nuovo Sole cristiano. Servizio giornalistico a cura di Mauro Gioielli.

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