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martedì 7 dicembre 2010

Laprimapagina.it 7 dicembre 2010

Torino, risistemazione alveo Po

7 dicembre 2010 La Giunta comunale di Torino ha dato il via stamani ad un progetto preliminare che prevede la verifica delle condizioni del fondo del Po nel tratto attualmente navigabile (6 chilometri tra Moncalieri e la diga Michelotti) e la rimozione dei sedimenti che ostacolano la navigazione e favoriscono il proliferare di vegetazione infestante. Il materiale depositato sarà movimentato nell’alveo del fiume per spostarlo più a valle, ripristinando le condizioni necessarie per la sicurezza della navigazione. La spesa prevista dal progetto, il terzo intervento di manutenzione straordinaria di attracchi e fondali del Po dopo quelli del 2001, del 2004 e del 2005 (a questi si aggiunge la recente risistemazione della diga Michelotti), è di 660 mila euro finanziati con contributo della Regione Piemonte.

Lucca, Telethon 2010 e Comune insieme

7 dicembre 2010 “I colori del sentimento” è il suggestivo titolo di una iniziativa benefica realizzata dal Comune di Lucca insieme alla Fondazione Telethon in occasione dell’edizione 2010 della maratona per la raccolta fondi da destinare alla ricerca. L’appuntamento è all’Auditorium di S. Romano, il 10 dicembre alle ore 18:00, per l’inaugurazione di una mostra di opere del grande maestro Massimo Lomi, erede della grande tradizione macchiaiola e discendente di una famiglia, che ha tracciato un segno indelebile nell’arte italiana. Ad inaugurare la mostra, oltre ai rappresentanti di Telethon anche il sindaco di Lucca Muaro Favilla che taglierà il nastro alla presenza dell’artista stesso. La manifestazione, gradita occasione di un simpatico brindisi natalizio, si concluderà venerdì 17 dicembre 2010 quando alle ore 21:00, si svolgerà un piacevole intrattenimento con un’asta spettacolo condotta dall’attore Giorgio Regali. Tutti i proventi della manifestazione saranno devoluti all’iniziativa di Telethon 2010, in questo modo si rinnova la collaborazione del Comune di Lucca ad una delle iniziative che riguardano il sostegno alla ricerca scientifica che, da oltre 20 anni, vede la fondazione impegnata nella lotta contro le malattie genetiche.

Isernia, Il fuoco dei dadofori agnonesi

7 dicembre 2010 Se il Natale è un momento centrale del Cristianesimo e, nel Molise, esso è ancora oggi celebrato con spettacolari riti ignei, si può affermare che la nostra etnia è tra le più “pagane” d’Italia. I Molisani sono gli ultimi, autentici adoratori del Fuoco. Mithra, figlio del Sole e Sole egli stesso, stringeva sempre in mano una torcia. La sua torcia era luce, la sua torcia era calore. Solo la torcia di Mithra rendeva gli uomini li beri e felici; illuminava le loro menti, scaldava i loro cuori, indicava loro la strada da percorrere. È questa la sintesi di un antichissimo racconto mitico legato al mitraismo. Mithra è stata la divinità protagonista di antiche feste solstiziali ed equinoziali; anche di quella che oggi chiamiamo Na tale. Infatti, “la festa principale di questo Dio era quella della sua nascita, che cadeva otto giorni prima delle calende di gennaio”. Nel pantheon iraniano, era il Dio che controllava l’ordine cosmico, il cui culto andava considerato sempre in un contesto astrologico. Come detto, a Mithra si dedicavano importanti ricorrenze cicliche: tra cui quella del sol stizio d’inverno (solis statio, la sosta del sole). A dicembre, dopo che il sole era giunto alla sua minima altezza nell’emisfero nord, si celebrava il Dies Natalis Solis Invicti (giorno della nascita del sole invitto) che coincideva con il momento in cui l’astro fulgente, dopo il massimo declino, aveva da poco ripreso la sua ascesa celeste. Tale momento “critico” è quello in cui si comincia a per cepire concretamente l’eliorinascenza stagionale. Dalla Persia, dopo secoli, il mitraismo giunse nell’antica Roma, dove fu anche religio militis. In epoca imperiale, ebbe grande diffusione, poi cominciò a soffrire la concorrenza del Cristianesimo. Finché, col tempo, l’antico culto pagano fu del tutto soppiantato dalla nuova reli gione. Il sacro giorno della rinascita del Dio Sole aveva valore magico e propiziato rio, poiché la Stella Invitta rappresentava sia la luce da contrap porre alle tenebre delle lunghe notti invernali sia il calore che doveva scal dare le fredde giornate cheimerine. Il Cristianesimo riuscì a trasferire a sé tali pratiche religiose, modificando la “nascita del sole” con la “nascita di Cristo”, e la “luce solare” con la “luce divina del Figlio di Dio”. Il sincretismo si compì lentamente, finché la notte tra il 24 e il 25 dicembre, cioè la nox postsolstiziale che coinci deva con l’occasione in cui ormai da secoli si festeggiava una lumi nosa genesi astrale, divenne anche la notte della nascita del nostro Dio. Difatti, la data della (presunta) natività di Cristo è sconosciuta, soprattutto perché, in realtà, l’evento non si è mai verificato. Neppure i Vangeli la segnalano con precisione, anzi l’evangelista Luca allude a circostanze che fanno pensare ad un periodo diverso da quello invernale. Solo nel IV secolo si con solida la tradizione di festeggiare il Natale di Gesù il 25 dicembre. Tale giorno è una data convenzionale, scelta, come detto, in ragione di passaggi ciclici stagionali e frutto d’un processo sincretico. Mithra era identificato con la vis solare, con la lux invincibile. L’elemento simbolico che fu scelto per identificare una tale divinità era l’unico che potesse raffigurare realisticamente il sole: il fuoco [6] quale elemento che possiede, insieme, le due qualità solari: luce e calore. Ecco, quindi, che uno degli attributi materiali di Mithra divenne – come narra il mito – la torcia; e sovente, una fiaccola era sufficiente da sola a rappresentare il Dio; benché lo si trovi quasi sempre raffigurato nell’atto di uccidere un toro (taurobolo). Egli “aveva sul capo il berretto frigio, stringeva in una mano il coltello sacrificale e nell’altra una torcia”. Il fuoco e le torce, dunque, erano l’essenza fondamentale delle celebrazioni della festa del Sol Invictus. Non a caso, la venuta di Mithra sulla terra, è stata anticamente simboleggiata con l’immagine di due fiaccole (scaturenti dalla Stella Invitta) rivolte verso il suolo. Secondo la mitologia classica, Mithra aveva due ‘scudieri’, due numi daidophori (portatori di fiaccole), di nome Cautes e Cautopates. Nelle cerimonie dedicate al Dio Sole immancabilmente venivano accese torce (monofiaccole e polifiaccole), condotte poi in processione da sacerdoti-dadofori. Non possono sfuggire le analogie tra i cortei processionali mitraici e la ’Ndocciata agnonese. In modo significante, le torce – che nel linguaggio lo cale sono dette ’ndocce (da torcia, appunto, vocabolo corrotto in ’ntorcia, ’ndor cia, e infine ’ndoccia) – sono l’elemento caratteristico dei culti natalizi molisani. Nella nostra regione sopravvive, in forma quasi pura e incontaminata, l’aspetto mitraico dei riti solstiziali. Nel Molise, tali feste conservano – con le opportune letture in chiave “contemporanea” – quanto di più arcaico e pri mordiale ci sia nei cerimoniali ignei dell’odierno Natale. Ad Agnone, Oratino (qui il falò e denominato faglia, probabilmente dal latino facula = piccola fiac cola, torcia) e negli altri centri che conservano rituali analoghi (Acquaviva Collecroce, Bagnoli del Trigno, Belmonte del Sannio, Castelverrino, Filignano, Montefalcone nel Sannio, Pescopennataro, Pietrabbondante, Roccavivara, Poggio Sannita, Pietracupa, Sant’Angelo del Pesco), ci si abbandona, ancora oggi dopo millenni, alla adorazione del fuoco. Gesù Bambino c’entra poco o nulla. È figura sovrapposta. Nello svolgimento dei riti popolari del Natale molisano non s’è mai concre­tizzato compiutamente il sincretismo che tende a cancellare il pagano Dio Sole surrogandolo col Nuovo Sole cristiano. Servizio giornalistico a cura di Mauro Gioielli.

Chieti, dibattito su condizioni di vita

7 dicembre 2010 “Ancora una volta Tommaso Coletti e Camillo D'Amico si sono fatti abbagliare dalla smania di attribuire alla nostra amministrazione tutto il male del mondo”: replicano così Gianni Di Rito e Paolo Sisti, capigruppo in Provincia di Chieti dell'Udc e del PdL, alle valutazioni dei due esponenti del Pd in merito alla recente classifica sulla qualità della vita pubblicata da “Il Sole 24 Ore”. “Prima di sparare a zero sentenze senza alcun fondamento - hanno spiegato i Consiglieri - Coletti e D'Amico imparassero prima a leggere le modalità con le quali l'autorevole quotidiano di Confindustria compila la classifica annuale sulla qualità della vita: la stragrande maggioranza dei dati presi in considerazione non fa riferimento a competenze della Provincia, senza contare che gli indicatori sono relativi ad un complesso di attività di tutto il territorio in cui sono coinvolte le istituzioni in generale, le imprese e le famiglie. Non solo: se si legge la classifica voce per voce si scopre che, a parte l'eccellente dato sulla sicurezza pubblica, il miglior piazzamento di Chieti (52.mo posto) è relativo ai servizi e all'ambiente, proprio il settore di nostra competenza, nel quale nel corso di questi 18 mesi di governo abbiamo profuso tante energie, ottenendo risultati eccellenti, grazie alla ormai riconosciuta capacità di coinvolgimento del territorio e di interlocuzione con l'Unione Europea. Se le classifiche potessero registrare anche il livello di danneggiamento che i cinque anni di amministrazione Coletti hanno prodotto al territorio, Chieti sarebbe ancora più in basso ed apparirebbe chiaro a tutti lo sforzo di risanamento e di riorganizzazione che stiamo compiendo da ormai 18 mesi”.

Rieti, Provincia su vertenza Ritel

7 dicembre 2010 “In relazione alla riunione convocata dal Ministero per la Ritel, non rilevo ad oggi azioni che possano far pensare alla presentazione di una proposta in grado di far fare un passo in avanti alla vertenza. Faccio un appello pertanto al Ministero che il 10 venga presentato un piano industriale da parte dei nuovi acquirenti affinché consenta al Sindacato e alle Istituzioni locali di poter valutare le ipotesi proposte anche in relazione alla tenuta del livello occupazionale. La riunione del 10 non può essere l'ennesimo incontro interlocutorio ma da essa debbono emergere certezze per i lavoratori della Ritel”. E' quanto dichiara il presidente della Provincia di Rieti Fabio Melilli, in vista dell'incontro programmato per il 10 dicembre prossimo al Ministero dello Sviluppo economico per la vertenza Ritel.

Acireale, antichi pesi del Sud Italia

7 dicembre 2010 A 150 anni dall’Unità d’Italia esce, con il patrocinio della Provincia regionale di Catania, il volume “Antichi pesi del Sud Italia”, di Michele Panebianco, un collezionista che, dopo essersi documentato sull’antica metrologia, ha affiancato tali informazioni alle fotografie di antichi pesi in bronzo. Il volume sarà presentato al pubblico dall’autore ad Acireale (CT) venerdì 10 dicembre 2010 alle ore 18:30, nella Sala conferenze della chiesa San Paolo, in corso Italia. Relazionerà il professor Salvo Licciardello, studioso di tradizioni locali. Interverrà Francesca M. Lo Faro, studiosa dei sistemi di misura nel Regno delle due Sicilie. La pubblicazione del professor Michele Panebianco, già docente di matematica, ha il merito di essere la prima a raccogliere, fotografare e illustrare i pesi in uso nel Regno meridionale ed a Malta. Tali oggetti metallici, ormai quasi irreperibili, di forme diverse e particolari, spesso con punzonature e i simboli civici, suscitano l’interesse dei collezionisti, anche stranieri. Lo studio dei sistemi di misura, inoltre, getta luce sui rapporti tra Napoli e Sicilia e sulle vicende politiche del Risorgimento.

Bari, autostazione per pullman extraurbani

7 dicembre 2010 Su iniziativa del Presidente della Provincia di Bari Francesco Schittulli, si è tenuto questa mattina un tavolo tecnico, presso il Palazzo della Provincia, inerente la realizzazione di un’opera infrastrutturale, di importanza cruciale per la Città di Bari, ovvero di un’autostazione per pullman extraurbani. Durante l’incontro, a cui hanno partecipato i dirigenti degli Assessorati Regionale e Provinciale ai Trasporti, insieme all’Assessore Michele Labianca, è stata illustrata una linea comune per accelerare l’iter procedurale, al fine di individuare quanto prima il sito idoneo alla nuova realizzazione, di concerto con il Comune di Bari. Un nuovo incontro tra Comune, Provincia e Regione è previsto per il 20 dicembre 2010, alla presenza delle ferrovie regionali.

Torino, tavolo istituzionale sulla vicenda Fiat

7 dicembre 2010 “Sono trascorsi 5 anni da quando gli enti locali torinesi fecero quadrato per uscire dalla crisi Fiat tramite l’acquisizione di aree dismesse dell’azienda e la creazione di TNE, portando la produzione della nuova Punto a Mirafiori e giungendo a una soluzione positiva per Fiat, lavoratori e territorio. Dopo 5 anni ci troviamo nuovamente in una grave situazione di stallo. Da una parte la Fiat che dice di avere diversi piani B per lo stabilimento torinese ma non ne ha mai chiarito i contenuti, dall’altra i maggiori sindacati che vogliono risposte concrete e nessun accordo stile Pomigliano. Rispetto a 5 anni fa mancano all’appello gli enti locali. Auspichiamo invece che la politica scenda in campo e agisca per trovare una soluzione, uscendo dal ruolo di Ponzio Pilato della situazione di cui l’accusa il sindacato. Quando non c’è riconoscimento reciproco delle parti, come nello scontro tra Fiat e sindacato, è necessario l’ingresso di un soggetto terzo che possa far sedere allo stesso tavolo i contendenti, provando a mettere insieme proposte e soluzioni per uscire dallo stallo. Apprendiamo con favore che Fiom, Fim e Uilm abbiano deciso di convocare le assemblee dei lavoratori. Chiediamo nel frattempo a Sergio Chiamparino di attivare un tavolo che metta insieme Comune e Provincia di Torino, la Regione Piemonte, l'azienda e le organizzazioni sindacali per giungere ad una soluzione condivisa dai soggetti in campo, riaprendo una stagione positiva, che tenga conto delle legittime rivendicazioni dei lavoratori che in questa vicenda risultano essere la parte più debole”. La richiesta è stata mossa dal consigliere regionale del Piemonte Monica Cerutti (Sinistra Ecologia Libertà).

Bolzano, si festeggiano le api

7 dicembre 2010 Il Dipartimento casa, scuola e cultura italiana che fa capo al vice presidente della Provincia di Bolzano Christian Tommasini, sarà presente con un proprio stand alla Festa delle Api che si svolgerà domani mercoledì 8 dicembre 2010 tra via Resia, via Piacenza e via Sassari a Bolzano. Dalle ore 09:00 alle ore 18:00 presso lo stand allestito dal Dipartimento casa, scuola, cultura italiana nei pressi dell'intersezione con via Resia a Bolzano, saranno fornite informazioni nei vari settori di competenza del Dipartimento e distribuiti i nuovi materiali informativi. In particolare la nuova brochure con le informazioni riferite al progetto dei mille alloggi destinati al ceto medio, nonché le iniziative attorno a via Sassari che si inseriscono nel progetto di vasto respiro posto in essere in collaborazione con la Confesercenti di rivitalizzare quartieri storici del capoluogo. Saranno, inoltre, disponibili informazioni sul nuovo progetto di volontariato linguistico per il tedesco ed altresì la brochure del Dipartimento che riassume le iniziative attivate per favorire i giovani nel seguire le proprie passioni. La Festa delle Api di Bolzano, come afferma il vicepresidente della Provincia, Christian Tommasini, sarà così, un'occasione per molti non solo per divertirsi, ma anche per informarsi sui vari progetti posti in essere dal Dipartimento casa, scuola e cultura italiana in favore dei cittadini.

Vibo Valentia, Callipo campionato nel vivo

7 dicembre 2010 Vincenzo Simeonov, atleta della Volley Tonno Callipo Vibo Valentia torna sulla gara di campionato di A1 contro Forlì nella quale “siamo riusciti a non allentare mai la tensione, contro un avversario che non dovevamo sottovalutare in quanto, essendo ancora a zero punti, era alla ricerca disperata della vittoria. Non dovevamo sbagliare e non abbiamo sbagliato. Abbiamo giocato i primi due set molto bene, nel terzo abbiamo un po’ mollato e Forlì ne ha approfittato, nel quarto set siamo stati bravi a chiudere subito la partita senza dare all’altra squadra altre possibilità. Archiviate le partite con le big del campionato, penso che ora inizi la nostra vera corsa. Affrontando altre formazioni al nostro livello capiremo a cosa potremo ambire e fin dove riusciremo ad arrivare. A San Giustino mi aspetto una gara impegnativa, nessuna squadra in casa vuole sbagliare. Noi dovremo restare lucidi, specialmente nei momenti di difficoltà. Sono fiducioso in quanto stiamo facendo un ottimo lavoro ed i risultati certamente ripagheranno il nostro impegno”.

Lecco, Artigianato in Fiera e Sport

7 dicembre 2010 L’Assessore alle Attività Produttive della Provincia di Lecco Fabio Dadatiin una nota stampa comunica che giovedì 9 dicembre alle ore 15:00 presso lo stand istituzionale allestito a FieraMilano Rho-Pero nell’ambito di AF L’Artigiano in Fiera (Padiglione 2), la Provincia di Lecco ospiterà due eccellenze sportive del territorio lecchese: Hm Moto di Introbio, con i piloti e le moto campioni del mondo 2010; Canottieri Moto Guzzi di Mandello del Lario, con l’esposizione dell’imbarcazione rappresentativa della società Due di Coppia e del libro E l’aquila continua a volare, 80 di storia della Canottieri Moto Guzzi; la Canottieri Moto Guzzi rimarrà in Fiera fino a domenica 12 dicembre. “Nell’ambito della maggiore caratterizzazione del nostro spazio espositivo – commenta l’Assessore Dadati – vogliamo ospitare due eccellenze sportive del territorio lecchese, che con i loro successi sono conosciute in tutto il mondo. La partecipazione della Provincia di Lecco all’Artigiano in Fiera si colloca nel quadro delle attività a sostegno del comparto economico del territorio e assume valenza anche turistica per la capacità di promuovere le eccellenze locali. L’Artigiano in Fiera rappresenta per le nostre realtà una possibilità di vetrina e di promozione del territorio e delle sue specificità”.

Napoli, Siulc scandalo alla Prefettura

7 dicembre 2010 “Sembra incredibile ma nella diatriba degli ex lavoratori dell’Istituto di Vigilanza Europol di Ercolano (NA), qualcosa di strano è accaduto! Il Ministero del Lavoro, Direzione Provinciale del Lavoro, esaminati gli atti relativi alla mancata assunzione di quei lavoratori da parte dell’Istituto Cosmopol di Avellino, ha dato piena ragione a quanto rivendicato dagli stessi lavoratori e, quindi, la loro assunzione era dovuta anche per una gravissima violazione dell’appalto alla G.O.R.I. di Ercolano oltre alle diverse violazioni al C.C.N.L. Ebbene, alla prevista riunione tenuta presso la Prefettura di Napoli, contrariamente a quanto stabilito, la Cosmopol non ha voluto ottemperare a quanto dal Ministero del Lavoro accertato, questo innanzi all’Autorità Prefettizia che si è dimostrata, stranamente, priva di voce e di potere”. La pesante denuncia è del Siulc, il Sindacato Unitario Lavoratori Comparti – Comparto Sicurezza di Pozzuoli (NA) che in una nota stampa a firma del Segretario Salvatore Di Bonito parla di “scandalo consumato sotto gli occhi di Autorità varie, dei sindacalisti e degli stessi lavoratori che sono rimasti letteralmente basiti dall’impotenza e dall’anomalo e sospetto silenzio del Prefetto. Come è possibile che il Prefetto di Napoli permetta ad un Istituto di Vigilanza, che è subordinato all’Autorità, di schiaffeggiare lo Stato e le sue leggi, di calpestare il contratto da lui stesso firmato e di vìolare norme contrattuali in modo così aperto e palese? A questo scandalo il Sindacato Siulc non ci stà. Tutti devono sapere quel che è vergognosamente accaduto ed il cittadino ne deve essere informato. In quella riunione si è capito chi è l’Autorità: un istituto di Vigilanza. Di fronte a questa vergogna, il Siulc non rimarrà impassibile, informerà il Governo di quanto stranamente accaduto e chiederà un intervento sulla Prefettura di Napoli al fine di accertare i tanti e misteriosi motivi che hanno spinto quell’Autorità a dovere subire una umiliazione di quella portata e a mettersi contro il parere più che chiaro espresso dal Ministero del Lavoro interpellato sulla questione. La legittimità per l’assunzione, per passaggio di cantiere, era stata conclamata con motivazioni più che chiare dalle Autorità competenti e a questo un semplice privato si è permesso di umiliare e calpestare le Autorità, le leggi e la dignità dei lavoratori”. Di Bonito annuncia che il sindacato SIULC sarà al fianco dei lavoratori il 9 dicembre 2010 innanzi alla sede della G.O.R.I. di Ercolano (NA) “la quale, nonostante il contratto di appalto salvaguardava i livelli occupazionali, ancora non ha rescisso il contratto con la Cosmopol per la grave e vergognosa inadempienza contrattuale consumata. A tutto questo è anche giunta anche la solidarietà del Sindacato Polizia Nuova che, a fronte di quanto accaduto, ha dimostrato la sua vicinanza a quanto gravemente accaduto”.

Lucca, la casetta di Babbo Natale

7 dicembre 2010 Fino al 24 dicembre, Babbo Natale è a Lucca, grazie al Comune di Lucca sarà possibile incontrarlo nella sua casetta nel giardino di Palazzo Orsetti in via del Loreto. In mezzo agli alberi e nella sua casetta di legno perfettamente arredata, aspetta i bambini per ricevere le loro letterine a partire dal giorno 8 dicembre. Tutti i giorni, le famiglie potranno accompagnare i piccoli dalle ore 16:00 alle ore 20:00, nel giardinetto di fronte alle sede comunale e, gratuitamente, potranno far incontrare Babbo Natale ai bambini, pronto a ricevere le loro letterine con le richieste dei regali. Santa Claus è anche a disposizione per foto e rilascerà a tutti una cartolina-certificato dell’incontro, insieme ad un piccolo regalo. L’iniziativa è organizzata dal Comune di Lucca, assessorato ai paesi e Tradizioni, in collaborazione con l’associazione VALPAC e l’associazione Montecatino. Si inaugura domani giorno dell’Immacolata alle 17:00 al mercato del Carmine, la mostra - concorso dei presepi trasportabili organizzata dal Comune di Lucca - Assessorato alle Tradizioni ed alle Identità, in collaborazione con il gruppo vocale “Il Baluardo” e l’associazione “Amici del Presepe”. L’esposizione proseguirà fino al 9 gennaio e l’ingresso è libero e gratuito. “L’attiva partecipazione all’iniziativa – sottolinea il vicesindaco Giovanni Pierami – che questa manifestazione ha sempre fatto registrare, lascia comprendere quanto sia ancora viva questa importante tradizione, della realizzazione del presepe, che si fa risalire a S. Francesco: una cultura che si collega in modo particolare a quella dei paesi che l’amministrazione vuole valorizzare, con un piccolo riconoscimento, da tributare all’impegno dei numerosi cittadini che rinnovano ed esaltano ogni anno lo spirito della Natività. All’inizio del prossimo anno saranno premiati i presepi più belli”. La mostra quest’anno è allestita all’interno per la prima volta nel Mercato del Carmine e presenta oltre 30 natività che hanno l’unica costante di essere “trasportabili” ovvero rientrano in un superficie di base massima di 100 x 100 centimetri. Le opere artigianali, sono state realizzate con qualunque tipo di materiale e non c’è veramente limite alla fantasia di coloro che vi hanno lavorato. L’iniziativa rientra nell’ambito delle manifestazioni natalizie del Comune di Lucca, “Segui la stella” e prevede anche un piccolo concerto del coro Note Colorate di Marlia, coro di voci bianche diretto dal maestro Federica Guida.

Bergamo, 25 milioni per comparto agricolo

7 dicembre 2010 Venerdì 10 dicembre 2010 alle ore 11:00 nella sede di via Sora della Provincia di Bergamo (sala riunioni al terzo piano), verranno presentati alla stampa i risultati dell'attività amministrativa per l'anno 2010 del settore Agricoltura della Provincia di Bergamo, relativamente ai contributi finanziari erogati al comparto agricolo bergamasco, derivanti dall'attivazione delle misure del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013. Saranno presenti il presidente della Provincia Ettore Pirovano e l’assessore all’Urbanistica e Agricoltura Enrico Piccinelli. Complessivamente nel 2010 sono state finanziate 438 domande per un contributo di circa 11 milioni di euro che corrispondono a un investimento di circa 25 milioni di euro. Nel corso dell'incontro verranno presentati i comparti agricoli e le misure dove sono state ripartite le risorse finanziarie suddette.

Pizzo, Pubbliemme si tuffa in Coppa

7 dicembre 2010 Archiviato il successo per 3 a 0 in campionato contro la Callipo Sport, torna in campo la Pubbliemme Pizzo. Questa sera infatti al Palarcobaleno, i gialloblù ospiteranno la corazzata Zammarano Sportlab Foggia, nella gara di andata degli ottavi di finale di Coppa Italia. I napitini dopo aver stravinto il girone di qualificazione della rassegna nazionale ottenendo cinque successi in sei gare, si confronteranno con una formazione che sta dominando in campionato il suo girone. I pugliesi sono primi in classifica nel girone H, un traguardo frutto di otto vittorie in altrettante gare. Un match che pertanto si preannuncia alla vigilia abbastanza ostico. Coach Cesare Pellegrino dovrebbe partire con la formazione vista in campo domenica, con Neri in regia, opposto Ballico, centrali Calabrò e D’Agostino, martelli Kiossev e Giovanni Sacco, il libero Defina. Da non escludere l’innesto di qualche altro atleta, in primis il neo arrivato Antonio Malluzzo, utilizzato anche contro Vibo Valentia, ma anche del centrale Andrea Presta, ormai quasi completamente ristabilito dall’infortunio al menisco. Gli arbitri dell’incontro saranno Domenico Ferrise e Antonio Meduri. Servizio giornalistico a cura di Emanuela Sorrentino.

Barletta, luci di Natale accese

7 dicembre 2010 E' stata aggiudicata la gara di affidamento del servizio di installazione delle luminarie natalizie. L’installazione partirà immediatamente per permettere l’accensione delle luminarie entro domenica 12 dicembre 2010, persistendo naturalmente condizioni atmosferiche favorevoli. Come è noto quest’anno le risorse da impegnare per la realizzazione di tale progetto sono state recentemente rese disponibili dall’amministrazione comunale di Barleyya, grazie alla valutazione di probabili economie sul bilancio 2010. Le strade interessate dall’illuminazione sono: Corso Vittorio Emanuele (tratto dal Palazzo di città all’incrocio con corso Garibaldi), Corso Garibaldi, Via Imbriani, Via Ferdinando D’Aragona, Piazzetta Duomo, Via Duomo. “Ci sarebbe piaciuto poter andare oltre questa collocazione, - ha commentato il sindaco Maffei - ma purtroppo le ristrette disponibilità finanziarie ci hanno costretto a ridimensionare il progetto di installazione. Con l’auspicio che questo intervento possa contribuire a creare un clima di fiducia, colgo l’occasione per augurare a tutti i commercianti buone occasioni di lavoro”.

Roma, Provincia ricerca su colf e badanti

7 dicembre 2010 L’assessore alle Politiche culturali della Provincia di Roma Cecilia D’Elia ha presentato presso il Palazzo dei Congressi dell’Eur dove si sta svolgendo la Fiera dei Piccoli e Medi Editori “Più Libri più Liberi” i dati della ricerca “Lettrici del Mondo - Cosa, dove e quanto leggono tate, colf e badanti”. Uno studio sui bisogni e i consumi culturali delle donne immigrate nella provincia di Roma a cura delle associazioni Lipa e No.Di e del Sistema bibliotecario provinciale. “La ricerca ci permette di raccontare la vita culturale di un mondo di cui si parla solo per la sua rilevanza economica e sociale - dichiara l’assessore D’Elia - La ricerca rivela grandi sorprese. Le donne migranti che svolgono lavori di cura leggono molto, spesso più di noi; sono molto istruite e più inclini di noi all’uso delle biblioteche pubbliche anche se qui non hanno il tempo di utilizzarle. La loro indispensabile presenza per le famiglie italiane è rilevata da tanti studi sociologici ed economici ma con questa ricerca al valore sociale e umano del loro lavoro abbiamo voluto dare finalmente anche uno spessore e un riconoscimento culturali. Per far conoscere il mondo delle badanti stiamo facendo girare nelle biblioteche della provincia una mostra bibliografica che racconta il lavoro di cura svolto oggi e ieri dalle donne italiane e straniere”. Il target intervistato è tutto femminile, di origine straniera, e svolge i tanti lavori di cura in prevalenza della fascia di età compresa tra i 40 e i 50 anni: collaboratrici domestiche, colf, assistenti familiari, badanti, baby sitter, tate. Le interviste realizzate sono 50 e si arriverà entro aprile a 100. La maggior parte delle donne intervistate risulta coniugata e con figli in prevalenza maggiorenni. Dalla prima parte della ricerca emerge già un identikit culturale: leggono molto, spesso più di noi. Sono appassionate di romanzi e poesie, prediligono leggere in lingua italiana, soprattutto le più giovani e le loro figlie, hanno un rapporto complesso tra innovazione e tradizione, usano le nuove tecnologie, ma ascoltano musiche tradizionali.

Crotone, Provincia guida accoglienza

7 dicembre 2010 È stata presentata oggi nella sala giunta della Provincia di Crotone la “Guida all’Ospitalità”, la prima guida turistica edita dalla Provincia di Crotone in duplice lingua (italiano e inglese). Nella conferenza stampa di presentazione il vicepresidente Gianluca Bruno, che ha la delega al Turismo e al Marketing territoriale, ha fatto il punto sulle strategie dell’ente per quel che riguarda lo sviluppo del territorio crotonese. “La guida all’ospitalità – ha dichiarato Bruno – è uno strumento creato dall’ente e messo a disposizione dei nostri operatori, dei grandi tour operators, e già presente nelle fiere più importanti”. La guida è composta da 127 pagine a colori, stampata in un formato tascabile ed accattivante, contiene una presentazione dei Bad & Breakfast, alberghi, strutture agrituristiche e villaggi turisti presenti nella provincia di Crotone. A corredo della guida è stata anche stampata una mappa del territorio crotonese, che contiene le indicazioni di base (indirizzo, numero di telefono, fax e sito web) delle strutture ricettive della provincia. Dopo la costituzione del tavolo tecnico con Fiavet Calabria (Federazione Italiana Associazioni di Imprese Viaggi e Turismo), Federalberghi, Confindustria, Confcommercio e Aeroporto S. Anna, avvenuta ieri, la presentazione della guida all’ospitalità costituisce il secondo passo verso la costruzione di una strategia unitaria, tra pubblico e privato, che porterà alla realizzazione di un’offerta turistica del nostro territorio che posso aggredire il mercato mirando al potenziamento di alcune linee di prodotto utili a soddisfare quei segmenti di mercato turistico tali da generare economia con continuità . “La guida all’ospitalità non contiene slogan – conclude Gianluca Bruno – ma accende i riflettori sulla qualità della nostra gente, quel senso sacro dell’ospitalità sommato alla cordialità generano la caratteristica vincente del nostro territorio”.

Rimini, Provincia incalza su metropolitana costa

7 dicembre 2010 Sul tema dei finanziamenti del metrò di costa in data 4 ottobre 2010 il Comitato di Coordinamento “Trasporto rapido Costiero”, alla presenza anche dell’Assessore alla Mobilità, Logistica e Trasporti della Regione Emilia Romagna Alfredo Peri, per come si apprende da una nota stampa diramata dalla Provincia di Rimini, ha deciso di avviare un’azione legale attraverso l’inoltro di una formale diffida ad adempiere al Ministero delle Infrastrutture e al Ministero delle Finanze perché il Governo italiano rispetti gli impegni finanziari assunti con la delibera CIPE n. 93 del 2006 sul progetto metrò di costa. La diffida è stata depositata in data 15 novembre 2010 con numero di protocollo 6439. Per legge ci sono 60 giorni di tempo dalla notifica per passare all’autorizzazione del decreto che dispone l’utilizzo dei fondi (sblocco del finanziamento). In ogni caso a ottobre e a novembre, in colloqui informali, lo staff del Ministero delle Infrastrutture ha continuato a garantire che l’impegno sarà prestissimo concretizzato, “una volta superato l’empasse politico che sta in queste settimane vivendo il Governo”. Al di là di queste ennesime rassicurazioni, l’azione legale intrapresa dal Comitato di coordinamento sta regolarmente procedendo, potendo transitare in Tribunale in caso di inadempienza secondo i tempi stabiliti dalla legge e sopra citati.

Vibo Valentia, abbonamento stagione teatrale

7 dicembre 2010 Dopo la conferma dei vecchi abbonati, il sindaco di Vibo Valentia Nicola D’Agostino in una nota stampa rende noto che da giovedì 9 dicembre dalle ore 09:00 è aperta la vendita dei nuovi abbonamenti. Gli interessati potranno recarsi presso l’Ufficio Cultura del Comune di Vibo Valentia, sito a Palazzo delle Accademie- Largo Intendenza- Vibo Valentia. Considerato il numero di abbonamenti ancora disponibili ed il ricco cartellone presentato, che prevede otto spettacoli e la presenza di attori di fama nazionale ed internazionale, il primo cittadino invita tutta la cittadinanza ad affrettarsi per evitare di perdere la possibilità di assistere a rappresentazioni che, scelte accuratamente insieme al direttore artistico Maria Teresa Marzano, offriranno alla città molti e diversi stimoli, “grazie ad un programma che quest’anno- ha affermato D’Agostino - si presenta ricco, con spettacoli che spaziano dalla commedia ai grandi classici del teatro per finire con l'attualità”. Il programma della stagione teatrale 2010/2011, il cui progetto grafico e video è stato curato da Nazzareno Suriano ed Alessandro Zanoni, è scaricabile dal sito istituzionale del Comune sezione Cultura www.comune.vibovalentia.vv.it. L’avvio della Stagione teatrale, avverrà giovedì 16 dicembre 2010 con lo spettacolo “The Ballroom King’s Show & The Burlesque of Little Miss Bodacious”.

Vibo Valentia, Comune ampliata la giunta

7 dicembre 2010 Il sindaco di Vibo Valentia Nicola D’Agostino, a seguito di consultazione con i vertici del Popolo della Libertà, ha nominato in data odierna quale nuovo assessore comunale Nicola Manfrida. Nato a Messina nel 1977, residente da sempre a Vibo Valentia, Manfrida è laureato in giurisprudenza, esercita la professione forense ed è specializzato in professioni legali. Manfrida è anche componente del coordinamento cittadino del Popolo della Libertà. La nomina dell’undicesimo assessore si è resa possibile a seguito dell’apposita modifica dello Statuto comunale, avvenuta nei mesi scorsi. Nei prossimi giorni il primo cittadino conferirà al nuovo assessore le deleghe di competenza.

Roma, mancava solo la taglia

7 dicembre 2010 Fa discutere la decisione del quotidiano “Libero” di pubblicare foto ed email dei parlamentari del centrodestra che voteranno la sfiducia al Governo guidato da Silvio Berlusconi. Piccata e non poco la risposta di Aldo Di Biagio pubblicata su Generazione Italia.it, il portale informativo dei finiani. “Da un lato c’è chi vuole fare politica, c’è chi da anni investe la propria vita e le proprie competenze con passione per strutturare qualcosa di buono o per recuperare qualcosa di valido nel nostro Paese. Dall’altro c’è chi il concetto di politica lo ha rielaborato a proprio uso e consumo, tramutandolo in uno strumento per ottenere vantaggi e concretizzare interessi. Come ben appare queste due visioni del fare politica sono speculari. Quando poi chi ha stravolto il concetto di politica, pretende che anche gli appartenenti al primo gruppo si genuflettano a questa andazzo, allora prende il via lo scontro. Da qui a chiamarlo poi tradimento il passo è breve. Il voler anteporre la passione politica, l’interesse del Paese e una politica concreta all’interesse personale e all’arrivismo, dovrebbe essere chiamato buonsenso e non tradimento. Ma, alla luce dei fatti, lo stravolgimento concettuale di certi referenti dovrebbe essere considerata cosa ben nota. Davanti ad un progetto comune, alla prospettive di ricostruire le basi di un Paese offuscato e immobile, chi ora ci accusa ha preferito cambiare strada, intraprendendo forse quella più semplice, coltivare il proprio orticello e tenersi stretto la poltrona. Il progetto originario- quello di un partito moderno democratico e liberale – è stato vistosamente disatteso, il programma politico stravolto in corso d’opera e le idee fondanti soppiantate da valori mordi e fuggi. E’ pur vero che cacciando bruscamente il cofondatore, Gianfranco Fini, è venuto inevitabilmente meno il presupposto originario dello stare insieme. Davanti a questa presa di coscienza e alla volontà di salvare ciò che apparteneva al progetto comune, ci hanno chiamati traditori e stanno continuando a farlo. Fa riflettere il fatto che coloro che più stanno abusando di questo termine sono proprio quei referenti politici che provengono dal nostro stesso percorso, e che hanno condiviso la nostra stessa storia. Si sono prostrati ad un credo politico e operativo che non gli appartiene, consentendo al capo di lasciare sbranare pezzi della propria storia. Forse questi non sanno o non vogliono ammetterlo che gettare fango su di noi significa acconsentire a gettare fango su se stessi e la cosa appare molto deprimente. Tra foto segnaletiche, accanimento verbale e tripudio di traditori e tradimenti non ci si può aspettare qualcosa di diverso se non un clima di odio e di disprezzo. E mi auguro di cuore che questo non sia l’obiettivo originario di qualcuno. Un clima di odio che sembra riportare alla mente scene lontane nel tempo: un clima di violenza, che per il momento resta fortunatamente verbale ma che ricorda amaramente gli anni 70. Cosa voleva veramente fare il direttore di Libero nello spiattellare in prima pagina l’immagine dei 45 firmatari della mozione di sfiducia a Berlusconi? Non certamente creare dibattito o confronto piuttosto legittimare un pogrom politico che la storia ci ha insegnato in tempi di crisi si acuisce in maniera drammatica. Morale della favola: oltre a pochissimi interlocutori interessati, una miriade di instabili hanno raccolto l’invito di Libero e stanno bombardando le nostre mailbox di minacce, accuse e avvertimenti di futuribili plotoni di esecuzione. Senza dubbio un esempio chiaro e lodevole di democrazia e libertà. Da un lato verrebbe da dire che la nostra controparte di centrodestra non ha più alcun argomento per frenare la nostra volontà di ristrutturazione etica e morale della politica italiana e punta alla violenza sociale. Ma ammettere questo significherebbe ammettere di trovarsi dinanzi ad un fallimento epocale della politica del nostro Paese e soprattutto l’abbandono per l’Italia l’appellativo di Paese democratico. Leggendo alcune di queste note emerge anche chiara l’ipotesi che alcune di queste siano state realizzate da presumibili sodali per poterle diramare a qualche amico invitandolo a bombardare i finiani altrimenti non si spiegherebbe perché queste note sono tutte uguali pur provenendo da mittenti diversi. La messinscena di Libero, con modalità e linguaggi chiaramente terroristici, sembra il primo atto di uno spaghetti western di terz’ordine. Infatti abbandonata ogni possibilità di poter confrontarsi o trarre vantaggio politico dal dialogo e dalla forza delle idee e dei progetti, la stampa del padrone sfodera l’artiglieria pesante nel tentativo vano di far cadere i traditori. Ma la situazione rischia di sfuggire di mano: la violenza sì innesca altra violenza ma i cittadini di buon senso si avvicinano al gruppo minacciato e mostrano sentita e sincera solidarietà. Ma forse questa ipotesi nei piani di Libero e Co non era stata nemmeno contemplata. E mi dispiace per loro. Farebbe andare su tutte le furie il Cavaliere il fatto che lo scontro aperto, la crocifissione in sala mensa dei traditori più che portargli voti e consensi ne offuscherebbe ulteriormente l’immagine anche perché l’Italia e gli italiani sono stanchi dei metodi Boffo e della violenza giornalistica e questo un po’ tutti l’abbiamo capito. Ormai la frittata è fatta. La spada sguainata, l’artiglieria pesante ben disposta. Cosa ci dobbiamo aspettare di più? Il secondo atto di questo film western. Ovviamente prima ancora dovremmo raccogliere i frutti di questa violenza gratuita e sia ben certo che il Direttore di Libero sarà chiamato a fare i conti con la giustizia se questa trincea mediatica dovesse protrarsi, come sembra stia accadendo. E qualora le nostre famiglie dovessero essere esposte a minacce e criticità non mi vergogno nel dire che il Direttore di Libero non lo salverà proprio nessuno. Il secondo atto si sta già consumando. Per raggiungere poi l’epilogo il 14 dicembre prossimo. I bei film western, quelli di una volta, terminavano con la vittoria del buono e la fine del cattivo. Siamo certi che anche in questo film si terrà presente questo cliché”. Una risposta dalla quale si evince perfettamente il clima politico italiano alquanto surriscaldato e non affatto buonista.

Cuneo, festa amicizia italo francese

7 dicembre 2010 Nella mattinata di venerdì 3 dicembre si è tenuta presso il Comune di Tenda una riunione organizzativa per la “Festa dell’amicizia transfrontaliera Italo Francese”. Alla riunione hanno partecipato il sindaco di Tenda Jean-Pierre Vassallo, la vice sindaco del Comune di La Brigue, l’assessore del Comune di Cuneo Alessandro Spedale (in rappresentanza del Sindaco Valmaggia) ed Ermanno Bressy della Compagnia del Buon Cammino. L’amministrazione comunale ha invitato a Cuneo gli abitanti dei Comuni di Tenda e di La Brigue sabato 16 aprile 2011 per un momento di festa. Il programma della giornata è ancora in fase di definizione, ma alcuni punti sono già stati stabiliti: la comitiva francese raggiungerà Cuneo in treno e, dopo l’accoglienza in stazione, è previsto il ricevimento ufficiale da parte del sindaco all’interno del palazzo comunale, cui seguirà il pranzo di benvenuto. Nel pomeriggio verranno invece organizzati momenti di animazione e di visita alla città.

Avetrana, pressioni su Michele per ritrattare

7 dicembre 2010 Vito Russo, uno dei difensori di Sabrina Misseri accusata di aver ucciso la cuginetta Sara Scazzi il 26 agosto scorso ad Avetrana, sarebbe indagato dalla procura di Taranto con l'accusa di favoreggiamento e subornazione di testimone. Secondo le poche indiscrezioni trapelate, il legale, con l'intento di alleggerire la posizione processuale della sua assistita, avrebbe tentato di condizionare il corso dell'indagine offrendo denaro ad un testimone per fargli dire il falso a favore di Sabrina. In particolare la procura starebbe verificando la posizione di Russo in relazione ai tentativi messi in atto dalla famiglia di Sabrina di indurre Michele Misseri a revocare come legale di fiducia l’avvocato Daniele Galoppa, ritenuto dalla madre e dalla sorella di Sabrina la “causa” della confessione di Michele Misseri che ha chiamato in causa la figlia accusandola di aver ucciso Sara. L’avvocato Vito Russo, già sottoposto a procedimento disciplinare dall'ordine degli avvocati insieme allo stesso Daniele Galoppa per una eccessiva esposizione mediatica, ha detto di non essere stato informato dalla procura della sua condizione di indagato. Dall’indiscrezione si è passato a qualcosa di più. Gli avvocati Vito Russo, difensore di Sabrina Misseri, e Gianluca Mongelli, del foro di Taranto, sono stati, infatti iscritti nel registro degli indagati dalla Procura del capoluogo jonico in relazione ad un presunto tentativo di far cambiare versione dei fatti a Michele Misseri in ordine alla chiamata in correità nei confronti della figlia Sabrina per l'omicidio di Sara Scazzi. Lo si è appreso da fonti giudiziarie. Nei confronti dei due legali verrebbe ipotizzato il reato di tentato favoreggiamento personale. L’episodio risale al 16 ottobre scorso quando dallo studio Mongelli venne inviato in carcere a Michele Misseri un telegramma, firmato dal fratello Carmine, con il quale lo si invitava a nominare un legale di fiducia. All’epoca Michele Misseri era difeso d’ufficio dall’avvocato Daniele Galoppa, diventato nei giorni scorsi di fiducia insieme all’avvocato Francesco De Cristofaro, del foro di Roma. “Mi sono interessato al caso Misseri su sollecitazione di prossimi congiunti di Michele Misseri poiché la posizione dell’indagato si apriva a nuove valutazioni e andava verso una proclamata estraneità rispetto all’omicidio della povera Sara Scazzi”. E’ quanto ha dichiarato Gianluca Mongelli, commentando la sua iscrizione nel registro degli indagati per tentato favoreggiamento insieme con l’avvocato Vito Russo. Sottolineando di avere innanzitutto “piena fiducia nell’operato degli organi inquirenti”, Mongelli ha escluso di “aver mai minimamente pensato di agevolare altri, anche perché nel mio ministero di difensore – ha detto – l'unico interesse è quello del cliente che eventualmente mi investe della nomina di fiducia”. Mongelli ha inoltre sottolineato “per il rispetto di tutte le parti in causa” di aver consigliato di inviare un telegramma a Michele Misseri “affinché la decisione ultima in ordine alla difesa fosse presa in completa autonomia” dallo stesso indagato. Fino ad oggi, in relazione al presunto tentativo di far nominare a Michele Misseri un altro legale di fiducia per fargli ritrattare la chiamata in correità sul delitto di Sara Scazzi, al consiglio dell’ordine degli avvocati di Taranto non è pervenuta alcuna documentazione da parte della Procura. Intanto due fotografie che ritraggono Michele Misseri in canottiera durante la sua prima visita medico legale in carcere il giorno dopo la confessione del delitto di Sara Scazzi (il 7 ottobre alle ore 13:43), sono state mostrate da “La Vita in diretta” su Raiuno. Le foto, ha spiegato l’inviato della trasmissione a Taranto Giacinto Pinto, sono allegate alla relazione preliminare depositata dal medico legale, prof. Luigi Strada, il 17 novembre scorso, due giorni prima dell’incidente probatorio a cui fu sottoposto il contadino di Avetrana. “Al terzo superiore del braccio destro, in prossimità della regione deltoidea – scrive Strada – si evidenzia una cicatrice arcuata a concavità inferiore: si tratta di una classica ferita al lembo che richiama una lesione da unghiatura. Analoga cicatrice leggermente arcuata, e di dimensioni più limitate, si ritrova più a valle verso la giunzione con il terzo medio del braccio. Anche in questo caso si tratta di una morfologia che richiama lesioni da unghiatura”. “Entrambe le cicatrici - conclude Strada – hanno lo stesso colorito discromico, tanto da poter essere considerate monocrome e risalire a circa 40 giorni dalla presente visita”, cioè quando fu assassinata Sara, il 26 agosto. In una precedente perizia preliminare, il medico legale, è stato rilevato, aveva giudicato le ferite di Misseri compatibili con uno dei racconti dello zio di Sara che ha sostenuto di essersi procurato le ferite in un canneto in cui aveva lavorato. La perizia definitiva di Strada sarà depositata entro Natale. Si terrà oggi a mezzogiorno il primo incontro nel carcere di Taranto dell’avvocato Francesco De Cristofaro, del Foro di Roma, con Michele Misseri, il contadino di Avetrana, accusato dell’omicidio della nipote Sara Scazzi, uccisa il 26 agosto. Insieme a lui ci sarà l’avvocato Daniele Galoppa, del Foro di Taranto, il difensore “storico” dell’uomo. Sarà il primo incontro anche tra i due legali.

Roma, Berlusconi medita di lasciare

7 dicembre 2010 Silvio Berlusconi ha iniziato a mettere a punto una via d’uscita alla crisi da imboccare solo se il prossimo 14 dicembre il suo governo verrà sfiduciato. “Fino a quel giorno nessuno deve parlare di opzioni diverse - ha ordinato ai suoi fedelissimi - . Il nostro obiettivo è la fiducia piena e in caso contrario le elezioni anticipate. Ma dal 15 in poi valuteremo il da farsi”. E nel “da farsi” compare anche la possibilità di un altro esecutivo, guidato da un altro esponente del PdL, e che elenchi tra suoi i ministri proprio il Cavaliere, magari in un dicastero che ha già ricoperto ad interim, quello degli Esteri. Si tratta solo di una extrema ratio da adottare solo se la situazione non presenterà alternative. Una “mossa” che lo porrebbe comunque sotto lo “scudo” del legittimo impedimento. Sta di fatto che il progetto ha iniziato a fare capolino dalle parti di Arcore. Un'eventualità che nel week end lo stesso presidente del consiglio ha soppesato. Mal volentieri, certo, ma ammettendo che dopo il 14 “tutto va preso in considerazione”. Le “colombe” del suo partito, del resto, sono da tempo all'opera per attenuare la violenza dello scontro con Fini e Casini. Hanno messo in guardia l'inquilino di Palazzo Chigi sulle conseguenze dello scontro all'ultimo sangue. Ci ha provato Gianni Letta e Fedele Confalonieri. Persino Umberto Bossi lo ha invitato a trovare un'intesa con il presidente della Camera. Soprattutto hanno cercato di fargli capire che la bocciatura dell'esecutivo a Montecitorio potrebbe comportare lo “slittamento” di molti verso il sostegno ad un nuovo governo. Una spinta che nel centrodestra potrebbe rivelarsi fatale. Pure nel “blindatissimo” Palazzo Madama, i numeri potrebbero improvvisamente ribaltarsi dopo il 14. Basti pensare a Beppe Pisanu che ripete ad ogni piè sospinto: “Io sono contro le elezioni anticipate”. Oppure alla pattuglia dei cosiddetti “scajoliani”. Timori che stanno scuotendo il partito di maggioranza relativa impegnato a escogitare un “patto di fedeltà” tra i senatori. Che, però, non riesce a prendere corpo. E già circolano i primi nomi: Gianni Letta ed Angelino Alfano. Così verrebbero lasciate inalterate le sue chance di una ricandidatura alle elezioni del 2013 e alla corsa per la successione al Quirinale. A quel punto, raccontano le “colombe” che hanno indotto il presidente del consiglio a valutare questa possibilità, “per Fini e Casini sarà davvero difficile sottrarsi. E per Napolitano impossibile non accogliere la nuova maggioranza e il nuovo equilibrio”. La Lega Nord potrebbe puntare le sue fiches su un altro “vice Cavaliere”: ossia su Giulio Tremonti. Il ministro dell'Economia, da sempre vicino al Carroccio, e considerato con le competenze migliori per affrontare la crisi economica. Per questo l'inquilino di Palazzo Chigi vuole tenere nascoste le sue carte. Tentare la prova di forza. Per poi scartare tutti se la situazione fosse senza via d'uscita. Ma senza rompere l'asse con Umberto Bossi.

Brembate, Yara il marocchino torna libero

7 dicembre 2010 Mohamed Fikri potrebbe tornare libero. Il ventiduenne marocchino, fermato sabato notte come indiziato per l’omicidio della tredicenne Yara Gambirasio, la ginnasta sparita nel nulla dal 26 novembre, potrebbe essere scarcerato in giornata. Nell'udienza di convalida del fermo, lo stesso sostituto procuratore Letizia Ruggeri ha chiesto per lui la scarcerazione. I gravi indizi che avevano portato alla cattura del muratore da parte dei carabinieri non sussistono più alla luce degli sviluppi investigativi successivi. Il pm ha depositato altre traduzioni giurate che interpretano diversamente quella frase pronunciata in arabo dall'uomo prima della partenza per il Marocco. Così le parole pronunciate da Fikri tra sé e sé mentre era al telefono, prima di prendere la linea, il giorno precedente la sua partenza, non vanno più lette come “Allah, perdonami, non lo uccisa io”. Quello che sembrava un chiaro riferimento ad un’evoluzione tragica del giallo di Brembate altro non era che un’imprecazione. Qualcosa tipo: “Dio, fa che risponda!”. Questo non significa affatto, nell'ottica della procura, che il fermo, in quella modalità da thriller, con la nave ormai in acque internazionali costretta ad avvicinarsi al porto di Sanremo per consentire la perquisizione e l'arresto di Fikri, non andasse disposto. Con l’aiuto del suo avvocato difensore Roberta Barbieri, l'immigrato è riuscito anche a fornire spiegazioni convincenti su altri due elementi d'accusa, il suo tentativo di fuga all'estero e l'altra intercettazione nella quale avrebbe ordinato di gettare una scheda telefonica. Nel primo caso, pesa il fatto che Fikri avesse già da tempo programmato le ferie, concordate con il suo datore di lavoro. Il suo lavoro al cantiere di Mapello, dove i cani delle unità cinofile avevano portato gli investigatori, terminava la mattina del 27, il giorno dopo la scomparsa di Yara. E fino a febbraio non aveva altri impegni di lavoro. Così, il 29 ha acquistato a Montebelluna il biglietto per Tangeri. A confermare questa versione non sono stati soli i due cugini di Fikri, quello con cui doveva imbarcarsi e Aberrazzaq, che ieri ha ribadito: “Mohamed torna sempre a casa in questo periodo dell'anno, perché c'è poco lavoro in Italia. Parte entro i primi quindici giorni di dicembre e ritorna a fine febbraio”. Anche il datore di lavoro padovano del muratore conferma che le ferie gli erano state chieste da tempo. Ragionevole si è rivelata anche la versione del ragazzo quando ha spiegato quel passaggio intercettato nel quale chiedeva di gettare via una scheda telefonica: lo ha fatto per altri motivi, che nulla c'entrano con la sparizione di Yara. Del resto, emerge ora che Fikri era stato già interrogato nei giorni scorsi dai carabinieri di Bergamo a Montebelluna, ma subito dopo è stato rilasciato. Oggi il gip Maccora scioglierà la riserva sulla sua decisione dopo le richieste del pm e le istanze della difesa, che chiedono la scarcerazione “per mancanza assoluta di indizi a carico” dell'indagato. Ma la frenata della procura, se è una bella notizia per Fikri, non lo è per le indagini su Yara, di nuovo in alto mare. Le speranze sembrano riposte sul nuovo filone investigativo seguito dalla procura, che sta dando credito alle intuizioni degli investigatori della polizia e ai loro riscontri. Giorni fa dalla questura è partita una relazione su un'attività investigativa diversa, parallela ma di fatto alternativa a quella dei carabinieri, che parte dal racconto di Enrico Tironi, il 19enne vicino di casa di Yara che aveva detto di aver visto la ragazza a pochi metri da casa che parlava con due uomini, si presume italiani, e a poca distanza, una Citroen rossa ferma con le luci d'emergenza. Altre tre persone hanno fornito testimonianze in parte o del tutto convergenti. E così, messa a dura prova una delle piste seguite finora dai carabinieri, le indagini ripartono dal perimetro intorno alla polisportiva di Brembate Sopra dove la ragazza è stata vista per l'ultima volta alle ore 18:30 di quel maledetto venerdì.

Imperia, strada a padre Montanaro

7 dicembre 2010 E' tutto pronto per la cerimonia di intitolazione della nuova circonvallazione, che bypassa il centro abitato di Costa d'Oneglia. Nella giornata di mercoledì 8 dicembre, alle ore 12:00, alla presenza del sindaco di Imperia Paolo Strescino e del presidente della Commissione alla Toponomastica Emilio Broccoletti, la strada sarà intitolata: “Via Padre Nicola Montanaro”, dopo l'accoglimento della proposta formalizzata dal Parroco di Costa d'Oneglia don Luca Broggini, che impartirà la benedizione all'insegna stradale, e dal delegato di frazione Antonio D'Amore. Nicola Montanaro fu un Padre Gesuita, nato a Costa d'Oneglia, vissuto a Roma e all'estero nell'ottocento, che si mise in luce per la sua grande cultura umanistica e scientifica. “L'invito che rivolgo alla cittadinanza della frazione – dice Antonio D'Amore – è volto a una massiccia partecipazione all'evento. Sarà posizionata un'insegna bandiera all'inizio della via e la lapide commemorativa allo sbocco nel paese. A Costa d'Oneglia sono presenti tanti Belgrano, discendenza importante, ma considerato che a Oneglia esiste già una Via Belgrano, la scelta è caduta su Padre Nicola Montanaro, personaggio di grande spessore che è stato aggregato al congresso scientifico di Genova”. Il presidente della Commissione Toponomastica Emilio Broccoletti aggiunge. “La Commissione Toponomastica ha accolto favorevolmente la proposta del delegato della Frazione di Costa d'Oneglia ritenendo Padre Nicola Montanaro figura che ha dato lustro a un borgo del primo entroterra della Città di Imperia”.

Cava Tirreni, prevenzione malattie trasmettibili

7 dicembre 2010 Giovedì 16 dicembre 2010 presso il BadRoom situato in Cava de Tirreni (Corso Principe Amedeo 23) si terrà la prima serata coordinata dal gruppo nascente “Donna e Transessuale di Arcigay Salerno” diretta da Lorenzo Senatore (Coordinatore del gruppo e vicepresidente di Arcigay Salerno), Franca Loffredo (Responsabile Trans) e Lucia Mazzei (responsabile Lesbo). La serata sarà all’insegna della prevenzione delle malattie sessualmente trasmettibili, infatti durante la serata totalmente gratuita, saranno distribuiti condom ed eventuali istruzioni per consumare del buon sesso sicuro. La serata è stata dedicata al sesso sicuro per ricordare le migliaia di vittime causate dell’ HIV e quindi è stato scelto dalla neonata associazione “Arcigay Salerno Marcella Di Folco” di renderla gratuita per poter prevenire, non solo nel mondo LGBT ma anche nel mondo etero che è anch’esso è esposto a questo virus letale che uccide chiunque solo per aver passato un momento e incomparabile a nulla. Oltre al momento istruttivo la serata inizierà alle ore 22:30 e sarà animata da Patrick Voice, Falena Vox, Lady Fire Hilton e Sara e alla consolle Dj Alph.

Natale, conto alla rovescia (-17)

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