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lunedì 6 dicembre 2010

Laprimapagina.it 6 dicembre 2010

Vibo V., 377 mila euro per non autosufficienti

6 dicembre 2010 Non si ferma l’attività dell’Assessore comunale di Vibo Valentia alle politiche sociali, Salvatore Bulzomì che, grazie alla collaborazione ed al sostegno dell’Assessorato Regionale alle Politiche Sociali della Calabria, nella persona di Francescantonio Stillitani, è riuscito ad ottenere e stanziare 377.000, 00 euro a favore della categoria di persone non autosufficienti. “Ancora una volta- ha dichiarato l’Assessore Bulzomì- grazie al lavoro congiunto tra Comune e Regione- questa amministrazione ha mantenuto l’impegno preso in campagna elettorale. In qualità di Assessore alle politiche sociali- ha concluso- sono cosciente delle problematiche che affliggono, purtroppo, gran parte della popolazione ma, altresì convinto e motivato a portare avanti una programmazione che inciderà positivamente sulla delicata problematica attinente la sfera sociale”.

Bologna, novecentenario Matilde di Canossa

6 dicembre 2010 L’Assemblea dell’Emilia Romagna ha approvato (Fav: Pd, Idv, Fds, Sel-Verdi, Mov5stelle; ast: Pdl, Lega Nord ed Udc) una risoluzione in cui si chiede alla Giunta di valorizzare la figura di Matilde di Canossa. Il documento è stato presentato al voto da Rita Moriconi e dalle college del Pd Palma Costi, Paola Marani, Daniela Montani, Roberta Mori e Anna Pariani; da Monica Donini (Fds), Gabriella Meo (Sel-verdi) e Liana Barbati (Idv). Il prossimo anno, ricorda la risoluzione, si celebra infatti il nono centenario dell’incoronazione a Vicaria imperiale d'Italia (1111) di Matilde di Canossa e nel 2015 quello della sua morte. Il nostro Paese, e in particolar modo la nostra Regione, che ha ospitato le sue gesta, si legge nel testo, dovrebbero adeguatamente celebrarla in queste due occasioni, valorizzando la sua figura non solo nella storia dell'Italia, ma anche nell'edificazione della storia moderna e dell'identità culturale dell'Europa. Nel documento si chiede inoltre alla Giunta regionale di: sostenere, presso il Ministero per i beni e le attività culturali, l'istituzione di un'apposita “Commissione per lo studio della figura di Matilde di Canossa e per la salvaguardia e la valorizzazione culturale, ambientale e turistica dei luoghi e dei territori matildici”, proposta in uno specifico disegno di legge presentato in Senato il 10 marzo scorso dalle senatrici Albertina Soliani e Leana Pignedoli; garantire la disponibilità della Regione Emilia-Romagna a definire, con il Ministero stesso ed attraverso specifici accordi di programma quadro, il piano esecutivo degli interventi, e, in vista del 2015, a sostenere la richiesta di istituzione di un Comitato nazionale per le Celebrazioni nel nono centenario della morte di Matilde di Canossa.

Agrigento, aggiungi un posto a tavola

6 dicembre 2010 Prende l’avvio con il primo spettacolo, da giovedì 9 a domenica 12 dicembre 2010, la stagione teatrale 2010/2011 al “Pirandello” con un nuovo ed attesissimo appuntamento: “Aggiungi un posto a tavola”, famosa commedia musicale di Garinei e Giovannini, con protagonisti Gianluca Guidi, Enzo Garinei e Marisa Laurito. Diventata ormai un classico del teatro italiano, è stata rappresentata per la prima volta nel 1974. Spettacolo unico e particolarissimo trova il suo successo, oltre che nelle invenzioni del testo e delle musiche, nella perfetta macchina teatrale: la canonica, la piazza con il sagrato, l'arca si succedono in maniera continua grazie ai due girevoli che danno vita a cambiscena che spesso hanno strappato l’applauso a “scena aperta”. Fin dalla sua prima rappresentazione ha conquistato il cuore del pubblico che ha applaudito i suoi personaggi in ogni angolo del mondo. Rarissimo caso di commedia veramente internazionale è stata rappresentata in oltre cinquanta versioni dalla Russia all’Inghilterra, dal Brasile alla Cecoslovacchia, dall’Austria all’Argentina e poi in Messico, in Perù e in Spagna. In questa edizione Gianluca Guidi, attore e cantante di talento che il pubblico italiano ben conosce e apprezza, indosserà con naturalezza la tonaca di don Silvestro portandogli in dote la sua innata simpatia e comunicatività. Nel ruolo del sindaco Crispino torna Enzo Garinei con la sua inarrestabile verve. Consolazione avrà la simpatia, la carica vitale e ironica di Marisa Laurito, beniamina del pubblico che da sempre la segue nelle sue performance televisive e teatrali. Marco Simeoli, che il pubblico teatrale ricorda sicuramente nelle ultime due stagioni a fianco di Gigi Proietti in Di nuovo buonasera, sarà l’ingenuo e focoso Toto. Valentina Cenni vestirà gli innamorati panni di Clementina, mentre Titta Graziano interpreta Ortensia, la “severa” moglie del sindaco Crispino e Andrea Carli quelli dell’austero cardinale Consalvo. Gli orari degli spettacoli sono il giovedì ed il sabato alle ore 20:30, il venerdì e la domenica alle ore 17:00. I prezzi dei biglietti sono di euro 23 per i posti di platea o di palco in 1^ fila, di euro 18 per i posti di palco in 2^ fila e di 10 euro per i giovani fino a 18 anni. E’ possibile acquistarli a partire da giovedì dalle ore 10 e fino alle ore 14 ed un’ora prima dell’inizio dello spettacolo presso la biglietteria del teatro o nei punti vendita del “Il Sestante” di via Platone 5 (zona Bonamorone) da lunedì a sabato (ore 09:00-13:00 e 16:00-19:00) e presso il Gran Teatro dei templi presso lo “sport Village” strada ESA – Chimento (tutti i giorni dalle ore 09:00 alle ore 24:00).

Agrigento, graduatoria buono socio sanitario

6 dicembre 2010 Il Dirigente comunale del settore Solidarietà sociale, nonché responsabile del Distretto socio-sanitario D1 di cui il Comune di Agrigento è capofila, ha determinato in data odierna, la graduatoria dei beneficiari del buono socio-sanitario relativa all’anno 2009. Detta graduatoria è formata da 667 richiedenti residenti nei comuni facenti parte del distretto e cioè, oltre al comune capoluogo, anche quelli di Aragona, Comitini, Favara, Joppolo Giancaxio, Porto Empedocle, Raffadali, Realmonte, Santa Elisabetta, Sant’Angelo Muxaro e Siculiana. Dall’esame delle istanze presentate sono state 644 quelle esitate positivamente ed ammesse al beneficio mentre sono state 23 quelle non conformi ai criteri richiesti nel bando. Pertanto, in considerazione della somma finanziata dalla Regione a favore del distretto socio-sanitario D1 pari ad euro 1.010.360,88, ai soggetti beneficiari sarà pagato un importo di euro 1.586,79 equivalente all’80% dell’importo da liquidare; la restante parte, dell’importo di euro 313,75, sarà successivamente erogata da ciascun comune. Nel dettaglio ecco il numero dei beneficiari per ciascun comune: Agrigento 123 beneficiari, Aragona 39, Comitini 1, Favara 201, Joppolo 6, Porto Empedocle 133, Raffadali 72, Realmonte 8, Sant’Angelo Muxaro 5, Santa Elisabetta 19 e Siculiana 37.

Torino, arrestato borseggiatore

6 dicembre 2010 Alle ore 12:45 di stamani agenti del Nucleo Progetti e Servizi Mirati della Polizia Municipale di Torino, dopo aver controllato per tutta la mattinata una serie di mezzi pubblici per contrastare i borseggi, hanno arrestato la 52enne italiana Anna V. che aveva borseggiato un 75enne sul 33 barrato, all’altezza di via Rieti, sfilandogli il portafogli dalla tasca del giaccone. Gli agenti, in borghese, ne avevano notato l’atteggiamento sospetto e sono intervenuti al momento opportuno arrestandola. La donna, trasferita in carcere, aveva già precedenti specifici.

Lamezia Terme, ciclisti morti funerali allo stadio

6 dicembre 2010 Si svolgeranno in forma collettiva allo stadio “Guido D'Ippolito” di Lamezia Terme nel Catanzarese i funerali dei ciclisti travolti ed uccisi ieri mattina. L'iniziativa è stata concordata dal Comune e dalla Curia e ha ricevuto l'assenso dei familiari delle vittime. La cerimonia inizierà alle ore 11:30 e sarà presieduta dal vescovo di Lamezia Terme monsignor Luigi Cantafora, alla presenza di tutti i sacerdoti della diocesi. La camera ardente sarà allestita nella chiesa di San Giovanni Battista di Calabria dove stasera, all'arrivo delle salme, è in programma una veglia di preghiera. I parroci della diocesi, intanto, stanno facendo visita ai familiari delle vittime per dare loro conforto. Sul fronte delle indagini, dalle verifiche effettuate dagli uomini della Polizia Municipale, è emerso che Chafik El Ketani, il marocchino di 21 anni che ha investito il gruppo, era in regolare possesso di patente. Inizialmente gli agenti erano stati tratti in inganno dal fatto che il giovane non aveva con sé il documento e che dal database risultava gli fosse stata sospesa in passato. Precedentemente, infatti, a causa di un'infrazione commessa a Potenza, la patente era stata sospesa. Dopo l'incidente mortale di ieri, però, considerando anche il fatto che il giovane guidava sotto l'effetto di sostanze stupefacenti (è risultato positivo ai cananbinoidi), il titolo di guida sarà revocato come prevede il codice della strada. L’uomo lavora insieme al padre in un capannone in contrada Mortara, a Lamezia Terme, dove vendono sia al dettaglio che all'ingrosso abbigliamento e accessori. La famiglia si trova in Italia da diversi anni. Il nipote del giovane, che era con lui in auto ieri al momento dell'incidente, è nato in Italia otto anni fa. Secondo quanto riferito dalla Polizia Municipale, nessun componente della famiglia El Ketani ha mai creato problemi alla comunità lametina. Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha inviato al sindaco di Lamezia Terme, Giovanni Speranza, un messaggio di cordoglio. “Sono stato profondamente colpito dalla notizia del tragico incidente stradale - dice il capo dello Stato - in cui hanno perso la vita sette suoi concittadini e altri tre sono rimasti gravemente feriti. In questa triste circostanza, nell'esprimere sentimenti di commossa ed affettuosa partecipazione al dolore delle famiglie delle vittime e di solidale vicinanza ai feriti, desidero rivolgere all'intera comunità di Lamezia Terme la solidarietà di tutto il Paese”. La comunità marocchina di Lamezia Terme è in lutto. “Siamo dalla parte delle vittime e dei loro familiari - dice un rappresentante del locale Centro islamico, Hassan Qablaoui - e per dimostrarlo oggi abbiamo chiuso i nostri negozi e le nostre attività”. A Lamezia, come riferisce Qablaoui, vivono oltre mille marocchini, perlopiù attivi nel commercio e ben integrati. “Avremo un incontro con la Digos - aggiunge - per valutare l'opportunità di una nostra presenza ai funerali”. E ancora: “Stiamo tutti male e crediamo che l'investitore debba pagare per quello che ha fatto, ma vogliamo anche prevenire un offuscamento dell'immagine dell'intera comunità. Non siamo tutti così”. Un servizio di controllo è stato disposto e attuato, a Gizzeria, davanti all'abitazione della famiglia di Chafik El Ketani. Si tratta di una villetta a tre piani in cui abitano i congiunti del giovane. Le forze dell'ordine intendono prevenire eventuali atti di ritorsione, anche se, come spiega il capo della procura, Salvatore Vitello, non si sono registrati segnali in questo senso. “L'atteggiamento della città di Lamezia - afferma - è stato esemplare”. Vitello ha anche detto che le prime analisi di laboratorio hanno confermato che il marocchino aveva assunto sostanze stupefacenti.

Isernia, il tratturo in Polonia

Il prossimo gennaio, “Il Tratturo” terrà due concerti a Poznan, città polacca di quasi seicentomila abitanti. I musicisti isernini si recheranno in Polonia insieme a una delegazione del Circolo della Zampogna di Scapoli guidata dal presidente Antonietta Caccia. Si tratta della 13ª nazione straniera in cui approda la famosa band molisana, che vanta oltre 1600 concerti e che negli scorsi anni ha suonato in Canada, Belgio, Inghilterra, Scozia, Turchia, Francia, Austria, Svizzera, Spagna, Bosnia, Argentina e USA, esibendosi in città quali Vienna, Edimburgo, Toronto, Pittsburgh, Philadelphia, Saint Chartier, Mar del Plata, Gaziantep, Banjaluka, Orense, Montreal e tante altre. Nel frattempo, sarà possibile ascoltare il gruppo a Isernia, lunedì prossimo, 13 dicembre 2010 alle ore 17:00, presso il Centro Sociale “Sabino d’Acunto”.

Bologna, tredici pozzi per Gaza

6 dicembre 2010 Tredici pozzi per Gaza. Li ha realizzati l’Organizzazione non governativa bolognese GVC grazie al finanziamento della Cooperazione italiana, della Regione Emilia-Romagna e della Provincia di Rimini. Con questo progetto 130 famiglie di agricoltori potranno tornare a coltivare le proprie terre, in tutto o in parte abbandonate dopo la distruzione delle infrastrutture idriche nel corso dell’offensiva militare israeliana del dicembre 2008-gennaio 2009. L’intervento di GVC (www.gvc-italia.org) a Beit Hanoun, cittadina sul lato nordest della striscia, ad appena sei chilometri dalla città israeliana di Sderot, sarà inaugurato mercoledì 8 dicembre 2010. Alla cerimonia parteciperanno, tra gli altri, il presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, Matteo Richetti, e il direttore generale di GVC, Gianluca Borghi. L’Ong bolognese è al lavoro nella striscia di Gaza dal 1997, prima con alcuni progetti sanitari e, dal 2006, con interventi focalizzati su acqua e igiene ambientale.

Roma, Provincia incontra studenti Capitale

6 dicembre 2010 Questa mattina l'assessore provinciale di Roma alle Politiche della Scuola Paola Rita Stella ha incontrato a Palazzo Valentini una rappresentanza di studenti di alcuni istituti della Capitale. “La nostra amministrazione - ha spiegato Stella ai ragazzi - crede fortemente nel dialogo e nel confronto ed è per questa ragione che oggi siamo qui a Palazzo Valentini per ascoltare le vostre ragioni e soprattutto vogliamo individuare una soluzione ai problemi delle scuole in cui studiate. La Giunta Zingaretti ha investito in questi due anni e mezzo per la sicurezza e per l'edilizia scolastica oltre 150 milioni di euro, a dimostrazione di un impegno che va nell'unica direzione di permettere a voi studenti di vivere in un ambiente sicuro, moderno e confortevole”. “E' anche vero - ha continuato Stella - che i vincoli del Patto di Stabilità che ci vengono imposti dalla legge non ci permetteranno di continuare ad investire, nei prossimi anni, le stesse cifre, secondo quanto già denunciato dal presidente Zingaretti più volte. L'allarme lanciato dalla Provincia e da altri Enti locali si scontra con la volontà del Governo che non consente agli enti virtuosi di spendere le risorse che hanno in cassa”. “La Provincia di Roma è disponibile a incontrarvi, e continuerà sempre ad esserlo, e ad ascoltare i vostri problemi - ha concluso l'assessore provinciale alla Scuola - con questo obiettivo abbiamo realizzato il portale Provincia & studenti online, uno sportello virtuale che è stato messo a disposizione dall'Amministrazione per creare un canale diretto con gli studenti e per velocizzare gli interventi di ordinaria amministrazione all'interno degli istituti”. All'incontro erano presenti l'assessore provinciale Stella, il consigliere provinciale Federico Iadicicco e i dirigenti e i tecnici dell'assessorato provinciale che hanno dato risposte immediate agli studenti presenti.

Lucca, successo week end natalizio

6 dicembre 2010 Grande successo delle iniziative dedicate al Natale nel primo week- end che segna l’inizio del periodo delle festività. Nonostante il tempo non propriamente clemente, moltissime persone hanno affollato il centro storico, attratti anche dalle numerose iniziative che vi si svolgevano, e cominciando a fare acquisti per i tradizionali regali che si è usi scambiarsi per il Natale. In piazza Napoleone grande affluenza alla pista di pattinaggio sul ghiaccio, inaugurata sabato alla presenza del sindaco di Lucca Mauro Favilla e dell’assessore allo sport Lido Moschini, che resterà aperta fino al 9 gennaio dalle ore 09:00 alle ore 13:00 e dalle ore 14:00 alle ore 19:30 ed infine dalle ore 20:30 alla mezzanotte. Nel primo week end di apertura ha letteralmente registrato il tutto esaurito. Presa d’assalto anche la giostra “Bella Epoque Toscana”, con i suoi storici cavallini di legno, grande attrazione per i più piccini. Buona affluenza anche al mercatino di Natale di Piazza S. Michele, con i suoi banchi che ospitano ogni genere di mercanzia sotto le pagode dall’aspetto tradizionale, sistemate in modo da garantire riparo anche in caso di pioggia. Numerosissimi i frequentatori delle mostre di Lucca Digital Photo Festival, dislocate in numerosi edifici del centro storico e della mostra mercato “Il Desco” al Real Collegio, con gli stand che presentano una vastissima gamma di prodotti tipici del territorio e che proseguirà anche l’8 dicembre, con apertura serale, e il prossimo week – end. Tutta la città ha dimostrato di essere viva e accogliente, con tante iniziative a far da richiamo. Di questo hanno beneficiato anche le strutture alberghiere che hanno fatto registrare numerose presenze di turisti e visitatori, in un periodo non certo di alta stagione.

Caivano, Sodano presenta la peste

6 dicembre 2010 Sarà direttamente Tommaso Sodano, autore de “La Peste”, volume edito da Rizzoli, a presentare il suo libro presso la biblioteca comunale di Caivano nel Napoletano. L'evento si terrà presso il municipio di piazza Cesare Battisti giovedì prossimo 9 dicembre alle ore 17:00 ed è stato promosso dal V settore del Comune, sempre attento alle realtà editoriali nazionali. “La mia battaglia contro i rifiuti della politica italiana” il sottotitolo dell'opera che racconta la mala gestione dell'emergenza rifiuti in Campania ma non solo. I veleni e gli appalti, la P2 e la P3: la foto di gruppo di un sistema corrosivo fatto di sprechi e scandali. Un libro-testimonianza sulla battaglia per restituire dignità a un Paese violentato dal malaffare. Chiude il libro l'intervista a Raffaele Cantone, ex pm che ha combattuto per lunghi anni contro il clan dei Casalesi. Insieme a Sodano sarà presente il co-autore Nello Trocchia, giornalista esperto di vicende e problemi ambientali. All'incontro interverranno anche il sindaco di Caivano Tonino Falco e l'assessore alla pubblica istruzione Maria Consiglia Aquilone.

Catania, in prima fila contro il diabete

6 dicembre 2010 Informazione e spettacolo al Piccolo Teatro di Catania per conoscere meglio il diabete, prevenirlo e controllarlo. Successo anche nella città etnea dell’iniziativa “In prima fila contro il diabete” promossa dalla casa farmaceutica Takeda che ha organizzato un tour nazionale per informare in modo originale ed interattivo sulla prevenzione e il controllo del diabete di tipo 2. La serata, che si è svolta il 3 dicembre scorso, è stata contraddistinta dagli interventi del dott. Giuseppe Calaciura, direttore generale azienda sanitaria provinciale di Catania, del prof. Maurizio Di Mauro, professore associato Policlinico di Catania, del dott. Salvatore Giuffrida, direttore generale azienda sanitaria provinciale di Messina, del prof. Domenico Grimaldi, presidente Federazione Italiana Medici di Famiglia di Catania e del prof. Sebastiano Squatrito, ordinario dell’Università di Catania. I medici sul palco hanno risposto ai diversi spunti proposti dal giornalista Franco Di Mare, moderatore del dibattito. La parola degli esperti si è alternata a veri e propri momenti di spettacolo offerti dalla verve ironica e musicale del comico Pier Francesco Poggi e dalla trasmissione di vari contributi del cinema e della televisione legati al mondo del cibo e al rapporto tra medico e paziente. Nel corso del talk show si è sottolineata l’importanza di una dieta equilibrata e di un corretto stile di vita evidenziando che un adeguato controllo glicemico potrebbe prevenire ed evitare le complicanze della malattia con la diagnosi precoce. Infatti, dai più recenti dati degli Annali dell’Associazione Medici Diabetologi, emerge che il 55% dei pazienti in trattamento non è adeguatamente controllato e presenta un valore dell’emoglobina glicosilata superiore al 7%. In Italia, il 4,8% della popolazione è diabetico (circa 3 milioni di persone) mentre secondo i dati di Diabete Italia, altri tre milioni di italiani non sanno di avere il diabete di tipo 2. La malattia è più diffusa nel sud e nelle isole, con un valore del 5,5%. Seguono il centro con il 4,9% e il nord con il 4,2%. Servizio giornalistico a cura di Salvo Longo.

Lucca, si vive meglio

6 dicembre 2010 “Lucca ha compiuto un importante balzo avanti nella speciale classifica della qualità della vita che, ogni anno, Toscana Oggi redige, scalando ben 18 posizioni rispetto al 2009. Quello che vorrei sottolineare è che il miglioramento complessivo è avvenuto in un anno particolarmente difficile, dal punto di vista economico. Fra i molti dati positivi, si evidenzia quello relativo all’Ambiente, che ci vede balzare dall’ 81esima alle 27esima posizione e che viene a conferma del primato ottenuto dalla città di Lucca, prima in Italia per la qualità del verde in contesto urbano. La classifica attesta quello che tutti i lucchesi sanno già: ovvero che nel nostro territorio si vive ancora bene e che la nostra è una città a misura d’uomo ed in questo si conferma anche l’impegno dell’amministrazione comunale, che negli ultimi anni si è concentrata sul mantenimento dei servizi, nel miglioramento della loro qualità e nel contenimento delle tasse locali”. Lo dichiara in una nota stampa il sindaco di Lucca Mauro Favilla.

Gioia Tauro, rettifica articolo

6 dicembre 2010 In riferimento all'articolo dal titolo "Gioia Tauro, rifiuti radioattivi dagli Emirati Arabi" da noi pubblicato in data 12 novembre u.s. prendiamo atto che per, come comunicato dal sig. Franco Sofio, la sua società non è proprietaria del contenitore presente al Vte di Genova al cui interno sono presenti sostanze radioattive. La presente vale come rettifica per dovere di cronaca e nel rispetto dell'immagine del sig. Franco Sofio.

Isernia, si accende albero di Natale

6 dicembre 2010 S’è svolta, questa mattina, presso il Comune di Isernia, la conferenza stampa di presentazione delle manifestazioni natalizie, in programma dall’8 dicembre 2010 al 6 gennaio 2011. L’assessore comunale al commercio e allo sport Raffaele Teodoro, ha illustrato i dettagli degli eventi, evidenziando come, nonostante le limitate risorse economiche a disposizione, il cartellone isernino propone una lunga serie di occasioni per trascorrere felicemente il prossimo periodo natalizio. “Tantissime le iniziative che, lungo l’arco d’un mese, si terranno in più luoghi della città e in particolar modo nel centro storico – ha detto Teodoro –. Fra tutte, per le finalità umanitarie, spicca la festa della solidarietà pro-Telethon, in programma dal 17 al 19 dicembre. In ambito sportivo, l’appuntamento è quello consueto del 6 gennaio, con la gara non competitiva “Corre la Befana”. Ci sono inoltre i tradizionali concerti natalizi, il mercatino di Natale e quello dell’artigianato, una collettiva d’arte, un con corso fotografico, il “Capodanno in piazza” e tanto altro ancora”. “L’esordio è per le ore 18 di dopodomani – ha ricordato il presidente della Proloco, Roberto Bucci –, allorché si darà il via ai festeggiamenti con l’accensione dell’Albero di Natale, nel quartiere San Lazzaro. L’accensione sarà ripetuta domenica 12 dicembre, in piazza Andrea d’Isernia. Il prossimo ciclo festivo sarà dedicato soprattutto ai bambini, con un am pio spazio a loro riservato, che è stato chiamato “Isola Bimbi”, nel quale trove ranno giochi e intrattenimenti per trascorrere ore liete insieme ad amichetti e genitori”.

Trento, qui si vive meglio

6 dicembre 2010 Da anni ai primi posti nelle classifiche della qualità della vita, Trento quest’anno consolida il primato con ben due riconoscimenti prestigiosi: per il quotidiano economico “Italia Oggi”, il capoluogo del Trentino è la città italiana in cui si vive meglio in assoluto. Per il “Sole 24 ore”, Trento è per un soffio al secondo posto, alle spalle di Bolzano (637 punti contro i 636 di Trento). In entrambi i casi, Trento migliora decisamente rispetto all’anno scorso: per il Sole 24 ore era infatti al quinto posto (più 3 posizioni), per Italia Oggi al terzo (più 2 posizioni). Italia Oggi. Scrive il giornale economico che “dal 1999 Trento è stabilmente nel gruppo d’eccellenza e non è mai scesa al di sotto del settimo piazzamento, classificandosi al primo posto nel 2002 e al secondo nel 2000, 2003, 2006, 2007 e 2008. Quindi il risultato conseguito quest’anno non è inaspettato, ma nasce da precondizioni di carattere strutturale, che caratterizzano la provincia di Trento da almeno un decennio”. Servizi finanziari e scolastici: primo posto. Nelle classifiche parziali che hanno contribuito a questo primato, spicca il primo posto per servizi finanziari e scolastici (+ 26 posizioni rispetto all’anno scorso): Trento ha infatti il maggior numero di bancomat, pos e sportelli bancari ogni 100 mila abitanti; è al quinto posto per numero medio di classi per 100 studenti nella scuola media superiore, al terzo per numero di professori per 100 studenti delle superiori. Ambiente: terzo posto. Trento è al terzo posto per quanto riguarda l’ambiente (dopo Verbania e Ferrara) soprattutto grazie alla capacità di depurazione delle acque (al 99%), all’uso del trasporto pubblico (primo posto), politiche energetiche (quarto posto), ecomanagement (sesto posto) e raccolta differenziata (nono posto). Affari e lavoro: terzo posto. Un altro ottimo terzo posto Trento lo conquista nel settore affari a lavoro grazie soprattutto al fenomeno dei protesti quasi irrilevante (quarto posto), al buon tasso di occupazione (sedicesimo posto) e alla scarsa disoccupazione (3,50 %, sesto posto). Per quanto riguarda le altre macroaree, Trento è al 13° posto per le dinamiche demografiche, al 24° per tasso di criminalità, al 35° per tenore di vita, al 45° per il sistema salute, al 50° per tempo libero, al 58° per disagio sociale e personale. Sole 24 ore. Ottima la performance di Trento anche per quanto riguarda la classifica del Sole 24 ore. Tenore di vita: secondo posto. In particolare Trento è al secondo posto per tenore di vita, grazie a un’inflazione bassa (0,08), a depositi bancari consistenti (12° posto) e alla spesa pro capite in auto, pc, elettrodomestici, mobili (13° posto). Nota dolente il prezzo delle case al metro quadrato (96° posto). Affari e lavoro: quarto posto. Quarto posto nella classifica generale dedicata agli affari e lavoro: pochi i fallimenti (5° posto), pochi i protesti (4° posto), il 43,7 per cento di donne occupate (10° posto). Servizi: diciasettesimo posto. Diciasettesimo il posto nel capitolo “Servizi, ambiente, salute” grazie soprattutto alla disponibilità di asili comunali (10° posto) e alla velocità della giustizia (7° posto). Popolazione: settimo posto. Trento si piazza al settimo posto nella macroarea della popolazione grazie a un buon indice di natalità (10,21 nati ogni mille abitanti: 15° posto), al numero dei laureati (25° posto), al contenuto numero di anziani in rapporto alla popolazione attiva (30° posto), agli immigrati regolari (35° posto). Ordine pubblico: ottavo posto. Ottimo ottavo posto anche per quanto riguarda l’ordine pubblico, grazie ai pochi furti d’auto (5° posto) e alle poche estorsioni (5° posto). Infine, 23° il posto in materia di tempo libero. L’apprezzamento dei cittadini. Al di là degli oggettivi e freddi dati statistici, il Sole 24 ore ha misurato anche il “Sentiment”, ovvero la percezione che i cittadini hanno della propria qualità della vita. Anche in questo caso Trento eccelle, perché i cittadini dimostrano di apprezzare il contesto in cui vivono e di essere consapevoli delle opportunità a disposizione. Solo qualche esempio: i trentini sono poco preoccupati per l’inflazione (8° posto) e quasi per nulla per l’occupazione (3° posto). Sono contenti della sanità, dell’ambiente e della salute (2° posto) e non si lamentano dell’ordine pubblico (10° posto).

Vibo Valentia, idee sviluppo sostenibile

6 dicembre 2010 Diciannove progetti che spaziano dalla mobilità ecosostenibile all’utilizzo di combustibili puliti, dal recupero dei centri storici al monitoraggio antinquinamento, dalla promozione delle risorse naturalistiche alla valorizzazione dei prodotti tipici. Sono questi gli esiti del seminario di simulazione partecipativa tenutosi nell’aprile scorso, basato sul metodo European Awareness Scenario Workshop (Easw), promosso dalla Commissione europea e organizzato nell’ambito del Forum ambientale per lo sviluppo sostenibile, su iniziativa della Provincia di Vibo Valentia, in collaborazione con la Regione Calabria e la Fondazione per la formazione, innovazione, emersione locale e disegno del territorio (Field). I progetti, frutto dell’attività svolta da gruppi di lavoro formati da rappresentanti della società civile e del settore pubblico, sono stati presentati questa mattina nel corso della riunione del Forum ambientale, tenutasi nella sala consiliare della Provincia. All’incontro hanno preso parte l’assessore provinciale all’Ambiente Martino Porcelli, che coordina l’iniziativa, il responsabile Field, Salvatore Barresi, e il direttore tecnico della fondazione, Onofrio Maragò. Da segnalare la scarsa partecipazione dei sindaci vibonesi, nonostante sul tavolo ci fossero idee di sviluppo ecosostenibile elaborate ipotizzando scenari futuri riferiti all’anno 2020, tutte finanziabili nell’ambito delle misure specifiche previste dal Por-Fesr 2007/2013. “Un lavoro, quindi, che non si esaurisce nella mera ipotesi progettuale - ha spiegato Porcelli - ma è finalizzato alla concreta attuazione degli interventi proposti. Il denominatore comune è rappresentato dall’obiettivo di salvaguardia ambientale in tutte le sue possibili declinazioni”. Tra le idee presentate, infatti, figurano anche progetti per la produzione di biogas da rifiuti, per l’utilizzo delle energie rinnovabili attraverso il riciclo degli scarti industriali, per la creazione di circuiti enogastronomici attraverso la riqualificazione dei centri storici. Non mancano, poi, progetti per la promozione dell’educazione ambientale nelle scuole, per la valorizzazione del patrimonio naturalistico, per il rilancio delle risorse alimentari più tradizionali, per la bio-architettura attraverso l’uso di materiali edilizi ecologici, per lo sviluppo integrato della fascia costiera (progetto denominato Vivibile, elaborato dalla Nautilus e già oggetto in passato di numerosi approfondimenti per la sua vasta articolazione). Il prossimo passo è la costituzione di un tavolo tecnico presso l’assessorato regionale all’Ambiente per la definizione degli investimenti da destinare ai singoli interventi.

Udine, studenti in pattuglia

6 dicembre 2010 Dai banchi di scuola alle auto bianco blu della polizia comunale per capire la realtà della strada. È questa l’esperienza che si apprestano a vivere i giovani partecipanti alla nuova edizione di “Studenti in pattuglia”, il progetto realizzato dal Corpo di polizia municipale di Udine in collaborazione con alcuni istituti superiori di Udine. L’iniziativa, che in questi giorni sta coinvolgendo una classe quarta del Sello in affiancamento agli agenti nel presidio del territorio, è stata presentata nel comando di polizia municipale alla presenza dell’assessore Lorenzo Croattini, del coordinatore del progetto tenente Debora Martone e dell’insegnante del liceo artistico Sello Maria Corrao. Tante le situazioni condivise da vigili e ragazzi: effettuare i rilievi di incidenti stradali, controllare e regolamentare il traffico, utilizzare il telelaser e l’etilometro, il servizio a piedi nelle zone centrali della città, i servizi di polizia commerciale a tutela del consumatore. Tra le attività proposte più apprezzate dai giovani partecipanti, la visita alla sala operativa del comando di polizia municipale, centro di raccolta delle richieste di intervento. Il progetto, attivato da diversi anni e portato avanti con grande impegno dalla polizia municipale, consente agli studenti di apprendere le nozioni fondamentali del Codice della strada, di polizia commerciale e di annonaria. Un’iniziativa che rientra nelle molteplici attività di educazione stradale svolte dalla polizia municipale. “Come previsto dagli obiettivi fissati dall’Unione Europea – sottolinea l’assessore Croattini – il Comune e la polizia municipale lavorano per ridurre la quantità di incidenti stradali e dimezzare, in prospettiva, il numero di morti sulle strade”. Nel corso del 2010 i vari progetti di avvicinamento alle regole della strada hanno coinvolto quasi 2 mila studenti e alunni delle scuole di ogni ordine e grado della città. Lo sforzo maggiore si è concentrato sulle scuole elementari (1.685 partecipanti) e dell’infanzia (205 partecipanti). Proposte e attività che stanno riscuotendo grande successo negli istituti scolastici, basti pensare che per l’anno scolastico 2010-2011 sono già 43 le classi che hanno presentato richiesta di partecipazione alle attività della polizia municipale. “L’operatore della polizia municipale – spiega il tenente Debora Martone – è una figura rilevante nel processo formativo perché la sua stessa presenza nelle scuole abitua i ragazzi ad avere familiarità e fiducia verso chi, indossando una divisa, rappresenta l’ordine costituito”.

Fermo, botta e risposta sui tagli universitari

6 dicembre 2010 “In relazione all’Ente Universitario del Fermano, dispiace constatare come il Sindaco di Fermo rompa un clima caratterizzato da dialogo e collaborazione tra tutti i soggetti che compongono il Consiglio di Amministrazione, vale a dire la Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo, lo stesso Comune, la Provincia e la Camera di Commercio. E dispiace che Di Ruscio lo faccia con una lettura assolutamente parziale e con un intento puramente propagandistico e polemico, sacrificando un tema importante per giustificare il proprio ruolo di opposizione in Provincia e dando la sensazione reale di un’inadeguatezza nella sua funzione”. Lo afferma in una nota stampa L’Assessore alla Pubblica Istruzione della Provincia di Fermo Giuseppe Buondonno che aggiunge che l’Ente, “come Di Ruscio ben sa, sta facendo quanto nelle proprie disponibilità sulla questione dell’EUF: ha redatto il suo primo Bilancio con ovvie ragioni di prudenza e di misura, ha comunque aumentato il proprio sostegno all’Università passando dai 150.000 euro garantiti dalla vecchia Provincia di Ascoli Piceno agli attuali 200.000, anticipando che nel Bilancio di Previsione per il 2011 questa cifra sarebbe arrivata a quota 250.000. Informazioni e cifre che Di Ruscio conosce alla perfezione, poiché discusse non solo in Consiglio provinciale ma addirittura concordate in incontri da lui stesso promossi ai quali hanno partecipato, tra l’altro, i Presidenti di Provincia, Fondazione e CCIAA. Sempre come Di Ruscio ben sa, e questo evidenzia la strumentalità delle sue ultime dichiarazioni, ci stiamo attivando per sostenere e potenziare ulteriormente nel 2011 una realtà universitaria come quella fermana che, da sempre, riteniamo fondamentale per lo sviluppo del nostro territorio. Mi preme inoltre evidenziare quello che Di Ruscio non dice. Colpisce il fatto che, mentre noi abbiamo sempre riconosciuto il ruolo importante del Comune capoluogo - che non va comunque ascritto al solo Di Ruscio, ma anche al suo predecessore Fedeli, fautore del ritorno dell’Università nella città di Fermo e del recupero di gran parte degli spazi oggi utilizzati dalle varie Facoltà -, sorprende che lo stesso Di Ruscio non riconosca il grande sforzo fatto dall’Amministrazione provinciale di Fermo. Altra cosa che Di Ruscio non dice è che le difficoltà in cui versa non solo la Provincia di Fermo ma tutte le Province, tutti i Comuni e la stessa Regione Marche, derivano dai tagli pesantissimi attuati dal Governo che lui ha sostenuto e che continua a sostenere. Stupisce il silenzio totale di Di Ruscio rispetto a questa politica scellerata nei confronti degli Enti locali, del mondo della cultura, della scuola e dell’Università, con il Ministro Gelmini che di fatto impone tagli orizzontali non tenendo conto di realtà virtuose, come quella di Fermo. Stupisce ancora di più per il fatto che, contemporaneamente, molti Sindaci o Presidenti di Provincia di centrodestra, attraverso l’Anci e l’Upi, hanno invece levato la loro voce con forza e con dignità. Evidentemente Di Ruscio, che da oppositore urla in Provincia, non urla altrettanto da Sindaco nei confronti di un Governo che sta massacrando anche il suo Comune, i cittadini e l’Università fermana”.

Venezia, querelle assestamento bilancio

6 dicembre 2010 “É sorprendente che il nuovo capogruppo del Partito Democratico in Consiglio Provinciale ritenga che nella delibera di assestamento del bilancio 2010 manchino investimenti per mettere in sicurezza il territorio, o per il lavoro, quando in realtà prevede 450 mila euro per opere straordinarie alla viabilità per danni non prevedibili, 120 mila euro per manutenzione straordinari delle strade provinciali, 40 mila euro di stanziamento per la Protezione Civile, 44 mila euro per il sociale e 50 mila per la formazione professionale – è la replica del presidente della Provincia Francesca Zaccariotto alle dichiarazioni del capogruppo Pd Renato Martin – Strano, poi, che non abbia notato come una parte dell’avanzo di bilancio provenga dall’abbattimento di spese risalenti alla precedente amministrazione quali gli interessi passivi, ridotti di 330 mila euro, l’utilizzo di carburanti, con un risparmio di 84 mila euro, e di auto blu, con risparmi per 35 mila euro”. “Il capogruppo del Pd avrebbe già dovuto conoscere questi dati, o quanto meno avrebbe dovuto leggerli con maggiore attenzione, e invece in sede consiliare il suo gruppo non ha nemmeno votato contro. Non mi stupisce invece che la critica come sempre venga condotta fuori dalle sedi istituzionali, anche se precedenti gaffes avrebbero dovuto insegnare un po’ più di cautela” conclude il presidente Zaccariotto.

Messina, insieme contro le discriminazioni

6 dicembre 2010 Incontro a Palazzo dei Leoni tra la Commissione Pari opportunità della Provincia regionale di Messina e gli organismi di parità presenti sul territorio, ivi compresi quelli dei Comuni, delle organizzazioni sindacali, degli organismi di categoria, dell'Università e dei vari ordini professionali. La riunione, che rientra tra le attività della Commissione programmate nell’anno 2010, si è svolto alla presenza del consigliere di parità Mariella Crisafulli ed ha visto la partecipazione dei Comuni di: Messina; Torregrotta; Gioiosa Marea; Rometta; S. Lucia del Mela; S. Fratello; Venetico; Nizza di Sicilia; Gaggi; S. Pier Niceto; Monforte S. Giorgio; Galati Mamertino; Sinagra; Letojanni; Cesarò; Merì; Oliveri; Ficarra; Mazzarrà Sant'Andrea; Graniti; Valdina; Castelmola; Motta Camastra e Mongiuffi Melia; dei rappresentanti dell'ordine degli ingegneri, degli architetti e degli avvocati di Messina; dell'ordine dei commercialisti di Patti; dei rappresentanti dell'associazione nazionale consulenti del lavoro (ANCL) e dell'azienda sanitaria provinciale di Messina (ASP); delle organizzazioni sindacali CISL ed UIL e dei rappresentanti dell'Università degli Studi di Messina. Nel corso della seduta, presieduta dal presidente della Commissione Pari opportunità, Paola Briguglio, sono state illustrate le innovazioni apportate ai Comitati Pari opportunità dei Comuni dal Collegato Lavoro (L. n. 183 del 04/11/2010), che sostituisce i suddetti Comitati e quelli paritetici sul fenomeno del mobbing, unificando le competenze, con un unico organismo, ovvero il “Comitato Unico di garanzia per le Pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni”. Successivamente, su espressa e formale richiesta di alcuni Comuni per la costituzione di un percorso formativo per i Comitati neo costituiti e per quelli costituendi, si è aperto il dibattito sulle tematiche che verranno affrontate negli incontri informativi formativi che partiranno all’inizio del prossimo anno. A conclusione dei lavori, la Terza Sottocommissione (scuola, lavoro e formazione) ha manifestato l'impegno di farsi promotrice di un progetto di formazione che la Commissione porterà avanti con il contributo finanziario del consigliere di parità e che si articolerà in quattro incontri sulle seguenti tematiche: la cultura di genere e di Pari opportunità; la riforma Pubblica Amministrazione; il Piano di azioni positive e bilancio di genere; la progettazione e fonti di finanziamento. Alcuni sindaci presenti hanno dichiarato la loro disponibilità a sottoscrivere un protocollo di intesa con la Commissione Pari opportunità su iniziative inerenti le tematiche di genere sul proprio territorio affinché i referenti che prenderanno parte al corso di formazione diventino veicolo per la costituzione dei nuovi comitati.

Catania, le curve della penna

6 dicembre 2010 Domani pomeriggio alle ore 17:30, nella sede della Pinacoteca provinciale (piazza Manganelli) di Catania si terrà la presentazione del volume “Le curve della penna” silloge poetica di Pasquale Musarra (Albatros Il Filo, Roma). A moderare i lavori sarà la giornalista Grazia Calanna, presidente dell’associazione Estrolab, che ha organizzato l’incontro culturale insieme alla Provincia regionale di Catania, nell’ambito della manifestazione itinerante “Penne Estroverse”. Dopo i saluti di Salvo Patanè (vice presidente della Commissione consiliare cultura) e di Luisa Spampinato (docente di lettere), relazioneranno il filosofo Giovanni Anzalone e il sociologo Salvo Cacciola. Al dialogo con l’autore, coordinato dallo scrittore Vladimir Di Prima, parteciperanno la pedagogista M. Gabriella Puglisi, i poeti Arcangelo Signorello e Giuseppe Calì, i giornalisti Pino Pesce e Mariagrazia Tomarchio, lo psichiatra Giovanni Sollima. Letture di Pasquale Platania e Noemi Finocchiaro. Momenti musicali di Antonino Ramaci. Alfredo Arcifa e Anita Di Nuzzo proporranno elaborazioni grafiche estemporanee. Pasquale Musarra è psicologo e psicoterapeuta. Da oltre venticinque anni lavora nel campo della salute mentale ed è alla sua quarta esperienza editoriale. Il volume “Le curve della penna”, già presentato con successo in diverse occasioni, è proposto per la prima volta al pubblico dei lettori catanesi e di tutti coloro che sono interessati alle più attuali espressioni della poesia.

Bolzano, medicinali per Haiti

6 dicembre 2010 La Regione capofila per la Protezione civile, il Friuli Venezia Giulia, su incarico della Protezione civile nazionale, ha richiesto anche alla Provincia di Bolzano la fornitura di medicinali per la popolazione di Haiti colpita 11 mesi fa dal terremoto ed ora dal colera. “A seguito di un colloquio con la Signora Falciani, del Servizio farmaceutico presso l’Azienda sanitaria la Giunta provinciale, su proposta del presidente della Provincia, Luis Durnwalder, ha deciso di inviare due pallet di medicinali alla popolazione di Haiti” riferisce il direttore della Protezione civile provinciale Hanspeter Staffler. Il trasporto presso il punto di raccolta a Milano è stato eseguito dal Servizio sussistenza della Croce Bianca. Lì pochi giorni fa sono stati raccolti tutti i medicinali inviati dalle varie regioni italiane per essere caricati su un aereo da trasporto ed inviati nel minor tempo possibile a Haiti. Attualmente i medicinali raccolti vengono somministrati alla popolazione haitiana. Il disastroso terremoto di 11 mesi fa e l’epidemia di colera tengono ancora in ginocchio gran parte dell’isola. Anche prima di queste catastrofi gli haitiani erano uno dei popoli più poveri del mondo.

Milano, Sinestesia al Film Festival di Garda

6 dicembre 2010 Sinestesia, del giovane regista ticinese Erik Bernasconi, prodotto da Imagofilm e RSI Radiotelevisione svizzera, con Alessio Boni, Giorgia Wurth, Melanie Winiger e Leonardo Nigro, è stato selezionato in concorso nella sezione lungometraggi alla IV edizione Film Festival di Garda (8 - 12 dicembre 2010). Saranno presenti alla proiezione di Sinestesia (Giovedì, 9 dicembre alle ore 18:00) il regista Erik Bernasconi e l’attore Leonardo Nigro. Sinestesia è stato inoltre selezionato in concorso al Flanders International Film Festival di Ghent in Belgio (12 - 23 ottobre 2010) al Festival de Cine Europeo di Sevilla (5 - 13 novembre 2010), all’International Film Festival of India di Goa (22 novembre - 2 dicembre 2010) e al Festival Rencontres du Cinéma Italien di Tolosa (3 - 12 dicembre 2010). Sinestesia racconta in tono agrodolce due momenti della vita di quattro giovani adulti, legati da due episodi drammatici. Confrontati con le normali difficoltà del quotidiano sono anche costretti a reagire ai colpi del destino. La narrazione si compone, con una struttura circolare, in quattro capitoli: uno per personaggio, ognuno ispirato a un genere cinematografico. Per approfondimenti sulla produzionewww.sinestesia-film.ch.

La Spezia, mantenimento della memoria

6 dicembre 2010 Il distretto socio sanitario n. 18, in collaborazione con l’Auser risorsa anziani della Spezia, organizza un percorso di formazione di 10 ore sulle tecniche di mantenimento della memoria (memory training). Il corso è tenuto da psicologi esperti che proporranno strategie ed esercizi per migliorare le capacità mnemoniche dei partecipanti. Ogni incontro, cinque in tutto, è basato su un aspetto della memoria. Il percorso formativo, gratuito, è rivolto, in questa fase sperimentale, a 15 soggetti dai 60 ai 75 anni residenti nei comuni della Spezia, Lerici e Portovenere. Avrà inizio lunedì 20 dicembre 2010 alle ore 15:00 e si terrà presso il centro sociale anziani a La Spezia in Via Corridoni n. 7. Chi fosse interessato può iscriversi presso lo Sportello di cittadinanza degli Ambiti Territoriali Sociali 63-64 (Comune della Spezia e di Portovenere) in via Fiume n° 207 alla Spezia o lo Sportello di cittadinanza dell’Ambito Territoriale Sociale 65 (Comune di Lerici) in via Gerini n°18.

Rimini, borse per tirocini formativi

6 dicembre 2010 È uscito il primo bando del progetto “4T4EU”, che mette a disposizione 51 borse per svolgere tirocini formativi della durata di 15 settimane in Spagna, Germania, Gran Bretagna, Irlanda, Grecia, Lituania, Francia, Portogallo e Belgio. Possono candidarsi giovani di età compresa tra i 19 e i 32 anni, con un titolo di studio e/o precedenti esperienze di lavoro o volontariato attinenti ai settori previsti per i tirocini e che non siano studenti universitari, né iscritti a un master. Come sottolinea Leonina Grossi, Consigliere provinciale della Provincia di Rimini delegata alle Politiche giovanili, “il progetto si configura come un ampio intervento regionale, volto a fornire ai nostri ragazzi una preziosa occasione di formazione in ambito europeo; ciò assume ancor maggior importanza a fronte di una disoccupazione giovanile del 28% e della crescente necessità di completezza formativa e culturale. Il progetto quindi, oltre a sottolineare l’importanza delle esperienze in ambito internazionale del Settore delle Politiche giovanili, diventa risorsa preziosa per un qualificato inserimento nel mondo del lavoro.” Numerosi sono gli ambiti nei quali è possibile effettuare il tirocinio, diversi a seconda del Paese di destinazione: Sociale - Assistenziale - Educativo, Sanitario, Arte - Musica - Comunicazione, Turismo - Cultura - Valorizzazione territoriale, Pianificazione e progettazione, Energia - Ambiente - Trasporti, Ricerca e sviluppo. La partecipazione al progetto è gratuita e il tirocinio non è retribuito. Il bando scade il 21 gennaio 2011 e le partenze sono previste per aprile 2011. Il progetto “4T4EU”, finanziato nell’ambito del programma comunitario Leonardo da Vinci, è nato dalla collaborazione di 6 province emiliano-romagnole: Rimini, Forlì - Cesena, Parma, Piacenza, Ravenna e Reggio Emilia e vede l’adesione di 79 partner del territorio e di 18 partner di Paesi europei.

Roma, carburanti rincaro record

6 dicembre 2010 La “verde” vola oltre 1,45, massimo da oltre due anni. E’ quanto emerge dal monitoraggio di Quotidiano Energia. Dopo i rialzi del fine settimana per Eni (+2 cent di aumento per benzina e diesel), Tamoil (+1 cent per entrambi), TotalErg ed Esso (+0,5), oggi la media nazionale dei prezzi praticati della benzina (in modalità servito) va 1,432 euro/litro negli impianti Esso all'1,453 della Tamoil (livello mai toccato da settembre 2008). Per il diesel siamo con punte oltre 1,33 euro/litro, sempre al top da ottobre 2008.

Brembate, Yara rabbia contro immigrati

6 dicembre 2010 “Per colpa di uno, rischiamo sempre tutti di passare dei guai, ma - spiega un magrebino - la gente del posto lo sa, qua noi lavoriamo, è sempre stato un paese tranquillo. Noi non diamo problemi, lavoriamo tutti”. Si difende un immigrato che vive e lavora nella bergamasca. La rabbia contro gli extracomunitari monta. “Occhio per occhio, dente per dente”, scritto sul retro di un bersaglio del tiro a segno. Altri ostentano un “Marocchini fuori da Bergamo”. Pochi episodi, estranei alla folla che due sere fa non ce la faceva a stare tutta nella chiesa, con le centinaia di volontari che arrivano qui da ogni angolo della bergamasca, con chi dice: “Ma che senso ha cercare un capro espiatorio? Per altro, non ci sono certezze...”. Tanta gente, pur brontolando in privato, in pubblico va d'accordo con il sindaco Diego Locatelli, il quale all'improvviso si presenta ai giornalisti e legge un comunicato. Quei cartelli di odio contro gli immigrati, dice, “non corrispondono al nostro modo di essere”. Sono “singoli episodi” e si augura che “non vengano strumentalizzati”. E quanto ai no comment continui raccolti dai cronisti? “Non abbiamo niente da nascondere, ma - spiega il sindaco - mettiamo a disposizione tutto quello che è possibile per aiutare la famiglia di Yara”. Se insomma “non è stato possibile instaurare un rapporto con i media, come da loro auspicato”, dipende da una filosofia (non solo bergamasca, ma qui molto sentita): “La nostra dignità e il nostro rispetto sono completamente a disposizione della famiglia e non si ha voglia di protagonismo o di audience. Invitiamo la stampa - precisa il sindaco - a comprendere che la vita non è fatta solo di show, ma di dignità, di gente che è abituata a lavorare in silenzio e a difendere la propria vita e il proprio paese”. Di certo, assicura, “non ci sarà nessuna caccia all'uomo”. Giorni pesanti e tragici sembrano però alle porte di Brembate (e non solo). “Lasciatecelo in piazza”, “Noi non abbiamo mai cercato niente, loro vengono qui a rubarci il lavoro e violentarci le donne”: sono queste e altre le frasi che circolano sulla Rete. La rabbia e tanta ed indicibile.

Brembate, Yara le ricerche del corpo tra la neve

6 dicembre 2010 Sono riprese poco dopo le ore 08:00 in un paesaggio innevato le ricerche di Yara Gambirasio, sparita nel nulla venerdì 26 novembre dopo essere stata al centro sportivo del suo paese, Brembate Sopra a portare uno stereo alle amiche della ginnastica ritmica, suo sport preferito. Il 22enne di origini marocchine e residente a Montebelluna in provincia di Treviso, fermato sabato sera e accusato di sequestro di persona e omicidio, ha trascorso la sua prima notte in cella. Secondo indiscrezioni, nel corso degli interrogatori avrebbe respinto tutte le accuse fornendo una sua versione dei fatti e delle sue “giustificazioni”. Si dovrà capire se le indagini sono sostanzialmente concluse con il fermo del 22enne o, al contrario, se sono solamente all'inizio. E in questo caso se ci sono dei complici. Secondo alcune indiscrezioni non confermate insieme al nordafricano sarebbero indagati due italiani, ma non è ancora chiaro con quali accuse e dunque quale ruolo potrebbero aver avuto nella tragica vicenda. Dalla decisione che il Gip sarà chiamato a prendere nei prossimi giorni sulla convalida del fermo del 22enne si capirà probabilmente meglio se, oltre al pericolo di fuga, nella mani degli investigatori ci sono elementi forti. Intanto i carabinieri proseguono con gli accertamenti, nella speranza che si trovi presto il corpo della povera Yara che potrebbe fornire elementi fondamentali per le indagini.

Brembate, Yara si cercano complici e corpo

6 dicembre 2010 Sarebbero tre uomini quelli coinvolti nel caso di Yara Gambirasio, la ginnasta tredicenne scomparsa il 26 novembre scorso da Brembate di Sopra. Ipotesi dell’accusa: il nordafricano avrebbe aiutato a sequestrare e far sparire la ragazza, violentata e uccisa dagli altri due. Se la serata di sabato ha impresso la prima svolta all’inchiesta con l’avventurosa cattura dell’extracomunitario mentre viaggiava in nave verso Tangeri, la domenica ha segnato un rincorrersi di voci, smentite e mezze conferme fino a delineare un quadro più chiaro in serata. Lo straniero, ora nel carcere bergamasco di via Gleno, è fermato con l’accusa di sequestro di persona, omicidio e occultamento di cadavere; nessun cittadino italiano è a sua volta arrestato ma gli inquirenti ipotizzano che non sia l’unico responsabile della sorte di Yara: alcune frasi dell’immigrato, intercettato al telefono, lasciano intendere che lui sarebbe il complice di due italiani, sulla cui identità ci sarebbe già più di una ipotesi, che avevano prelevato a forza la ragazza per abusarne sessualmente. Solo successivamente la vittima sarebbe stata uccisa e il cadavere occultato chissà dove. Si tratta di un quadro terribile che si regge però su poche parole frammentarie che non ha trovato rinforzo nell’interrogatorio affrontato dall’indagato davanti al pm Letizia Ruggeri. “L’uomo ha fornito le sue giustificazioni”, è l’unico commento rilasciato dalla titolare dell’inchiesta. Tradotto: non ha svelato che fine ha fatto Yara, non ha svelato chi sono i due italiani misteriosi, si è dichiarato estraneo a tutta la vicenda. L’identità del fermato non è ancora trapelata: si sa solo che ha 23 anni e che dal giugno del 2010 risiede a Montebelluna, in provincia di Treviso, nella zona di piazza IV Novembre, dove vivono numerosi immigrati. In Veneto, però, ci è sempre rimasto poco o nulla: l’immigrato gira l’Italia lavorando come muratore nei cantieri e in Lombardia ci era arrivato con una delle ditte che stanno costruendo il grande centro commerciale di via Regia, ai confini tra i comuni di Brembate e Mapello. L’interrogatorio di ieri mattina a Bergamo però non si è tradotto nella “spallata” alla soluzione del caso. Non si trova il corpo di Yara, non si trovano i complici anche se la sensazione è che gli inquirenti abbiano sul loro conto idee più chiare di quanto lascino intendere.

Barcellona P.G., ucciso rumeno

6 dicembre 2010 Freddato a colpi di pistola un ragazzo di 20 anni di nazionalità romena ieri sera a Barcellona Pozzo di Gotto nel Messinese. I carabinieri che indagano sull'omicidio non sono ancora riusciti a risalire all'identità della vittima, pur avendo la conferma della sua nazionalità. Secondo una prima ricostruzione l'uomo era in una baracca che si trova nell'area alle spalle della zona ferroviaria. Due donne che erano insieme con la vittima sono rimaste leggermente ferite mentre cercavano di fuggire. I carabinieri le stanno interrogando per cercare di ricostruire la dinamica dell'agguato e risalire all'omicida. Secondo gli investigatori l'assassino potrebbe essere un connazionale delle vittima.

Roma, la Lega Nord con Berlusconi

6 dicembre 2010 “Bene Silvio Berlusconi, avanti così, noi dobbiamo cambiare il Paese e fare le riforme. E' questo il mandato degli elettori e non tradiremo il patto che abbiamo stretto con loro. Il 14 confermeremo con il nostro voto la fiducia al Governo e al premier”. Lo dichiara Federico Bricolo, presidente della Lega Nord al Senato in riferimento alle parole del presidente del Consiglio sulla situazione politica interna. “La mozione di sfiducia presentata dai finiani - prosegue Bricolo - è un grave errore politico. E' il ritorno al passato, al periodo delle congiure di palazzo e dei ribaltoni stile prima repubblica: una logica inaccettabile per noi e che anche i cittadini sino i primi a rifiutare e condannare”.

Roma, Berlusconi non molla la presa

6 dicembre 2010 “Il nostro intento è quello di terminare la legislatura tenendo i conti in ordine ed evitando che il paese precipiti in una crisi e in una instabilità che anche le agenzie di rating dicono sia il rischio maggiore per il nostro paese. Perché le agenzie internazionali ci hanno confermato le tre A ma hanno detto che ciò è sottoposto ad una condizione: il mantenimento della stabilità di governo ma facendo quello che vogliono fare potremmo diventare bersaglio della speculazione”. Su Forzasilvio.it viene ripreso l’ultimo intervento di Berlusconi in ordine di tempo in cui ribadisce il concetto: non vuole mollare. “Facendo quello che vorrebbero fare questi signori nuovi alleati con la sinistra si aprirebbe una situazione di instabilità e potremmo diventare bersaglio della speculazione internazionale come la Grecia, l’Irlanda, il Portogallo e altri paesi. Sarebbe un rischio tragico”. Evoca scenari apocalittici il premier collegato telefonicamente con la manifestazione organizzata dal ministro della Gioventù Giorgia Meloni all’Auditorium di via della Conciliazione di Roma. “Tutti in questo periodo debbono attivarsi per far giungere alla gente la posizione del Popolo della libertà al di là di quello che appare sulla stampa che è in grande maggioranza contro di noi. Ritengo che dobbiamo parlare tanto agli italiani indirizzando a loro la domanda essenziale potrebbe essere questa: volete mettere di nuovo il destino dell’Italia in mano ai reduci maneggioni della vecchia politica, che sono coloro che hanno determinato il debito pubblico che ci ossessiona; quelli che vogliono determinare la crisi del governo, oppure ritenete che abbiamo imboccato la strada giusta, continuando ad operare come abbiamo fatto finora?. “Sono assolutamente consapevole di avere una certa età e che a un certo punto dovrò lasciare, ma lo farò solo dopo aver portato a termine il programma e di certo non passerò il testimone ai maneggioni della vecchia politica che hanno a cuore solo le loro ambizioni personali, ma semmai alla nuova generazione di politici giovani, seri e preparati. Volete consegnare le redini del governo ad una ammucchiata di reduci della vecchia politica che ormai sono dei signori attempati che hanno sempre formato le seconde file dei partiti e che non hanno mai dimostrato di saper fare qualcosa di importante per il nostro paese o ritenete che questo sia un rischio?”.

Roma, il giorno del giudizio di Berlusconi

6 dicembre 2010 “Per molti il 14 dicembre è il giorno del Giudizio, ma per me non lo è perché il vero giorno del Giudizio è il 15. Qualsiasi esito ci sia”. Lo ha detto il leader dell'UDC Pier Ferdinando Casini spiegando che se Berlusconi avrà due o tre voti in più o in meno “i problemi del Paese non cambiano e saranno ancora tutti lì” con un Governo che sarà “costantemente incapace di avere una maggioranza in Parlamento”. Sottolineando come “con la defezione di FLI il Governo non sia più autosufficiente” Casini motiva la sua proposta di un esecutivo di armistizio paventando i rischi di una speculazione internazionale che potrebbe colpire l'Italia dal 15 in poi. Il 15, allora, toccherà a Napolitano decidere cosa fare. In caso di dimissioni di Berlusconi, il capo dello Stato “vedrà se il premier è in grado di comporre un Governo con una maggioranza più ampia” se invece venisse sfiduciato “allora Napolitano non potrà che verificare se un altro del PdL può avere la speranza di costituire un esecutivo e, in caso di rifiuto del PdL, può incaricare una personalità diversa”. Tremonti, Alfano o Letta? “Quei nomi - spiega Casini - non li ho fatti io. Io ho semplicemente detto che mi vanno tutti bene”.

Roma, nuovo polo incubo di Berlusconi

6 dicembre 2010 “Il Nuovo Polo una bufala? La verità è che sta nascendo il suo peggiore incubo”: replica così a Berlusconi l’esponente di Alleanza per l’Italia, Pino Pisicchio. “Che cosa dirà adesso per contrastarci? Che siamo comunisti anche noi?”, ironizza Pisicchio. “È la volta che il Nuovo Polo si proietta a diventare il primo Polo”, conclude l’esponente di ApI. “Proprio come fece Berlusconi stesso nel ’94, quando tra la gioiosa macchina da guerra e il tandem Segni-Martinazzoli riuscì da outsider a sparigliare e vincere le elezioni”.

Roma, la fine del berlusconismo

6 dicembre 2010 “Il me ne frego di Verdini, La Russa che da’ del traditore a Fini (robe da matti…), il flop dell’iniziativa della Santanchè per chiedere le dimissioni di Fini, sono sintomi chiarissimi che l’Impero berlusconiano è finito. “Ogni vicenda umana ha un suo inizio e una sua fine”, diceva Giovanni Falcone. La sconfitta del sogno berlusconiano, nel quale tanti di noi avevamo creduto, è riscontrabile andando a rileggere il discorso del 1994, quello della discesa in campo, spesso evocato come ancora attuale dal Premier”. Inizia così un editoriale di Generazione Italia, la colonna mediatica dei finiani che in vista del voto del 14 dicembre alle Camere, rincarano la dose su Silvio Berlusconi. Nella nota invitano a rileggere il discorso del ‘94: “non voglio vivere in un Paese illiberale, governato da forze immature e da uomini legati a doppio filo a un passato politicamente ed economicamente fallimentare”. Per Generazione Italia “oggi potremmo dire lo stesso riferendosi proprio a Berlusconi e ai suoi strettissimi legami con l’ex KGB Vladimir Putin. Andiamo avanti: “Rinuncio dunque al mio ruolo di editore e di imprenditore”. Pensando alle campagne de “Il Giornale” ci viene da ridere. E ancora: “Mai come in questo momento l’Italia, che giustamente diffida di profeti e salvatori, ha bisogno di persone con la testa sulle spalle”. Diciamolo a coloro che gridano “Silvio ha sempre ragione”. Il nostro invito alla ragionevolezza, espresso a Bastia Umbra, è caduto nel vuoto. E continuiamo: c’è bisogno - diceva Berlusconi nel ‘94 - di un “polo delle libertà, dovranno far parte tutte le forze che si richiamano ai principi fondamentali delle democrazie occidentali. [...] L’importante è saper proporre anche ai cittadini italiani gli stessi obiettivi e gli stessi valori che hanno fin qui consentito lo sviluppo delle libertà in tutte le grandi democrazie occidentali”. E quali sarebbero questi valori? Quelli dell’amico Putin? I bunga bunga consigliati da Gheddafi? Andiamo avanti: “guardate i loro telegiornali pagati dallo Stato, leggete la loro stampa. Non credono più in niente. Vorrebbero trasformare il Paese in una piazza urlante, che grida, che inveisce, che condanna”. Nel ‘94 si riferiva alla sinistra. Oggi queste parole sarebbero perfette anche oggi. Ma nei confronti di Minzolini, Belpietro, Feltri, Paragone, Santanchè, etc., etc. Proseguiamo: “sogno, a occhi bene aperti, una società libera, di donne e di uomini, dove non ci sia la paura, dove al posto dell’invidia sociale e dell’odio di classe stiano la generosità, la dedizione, la solidarietà, l’amore per il lavoro, la tolleranza e il rispetto per la vita”. Una società dove il partito di maggioranza relativa e il premier gridano “traditori” è il contrario di quanto auspicato nel ‘94. Continuiamo…: “Ciò che vogliamo offrire alla nazione è un programma di governo fatto solo di impegni concreti e comprensibili”. E’ quello che stiamo chiedendo. Invano. E infine: “vi dico che dobbiamo costruire insieme per noi e per i nostri figli, un nuovo miracolo italiano”. Nel 2010 il tasso di disoccupazione nella popolazione tra 15 e 24 anni sarà pari al 29,5%. Il miracolo non c’è stato. Insomma, se c’è un traditore, questo è Silvio Berlusconi. Che ha tradito soprattutto sè stesso. E il sogno del ‘94”. Così si chiude l’editoriale su Generazione Italia che rende ancora più chiaro il clima da aria pesantissima che si respira nel paese.

Vibo Valentia, rivive antico Egitto

6 dicembre 2010 Settimana della Cultura Egiziana al via a Vibo Valentia all’insegna dell’interscambio tra culture mediterranee. Ad accogliere la delegazione egiziana, giunta ieri in Calabria, tra cui era presente Abdel Ghani, governatore della Regione di Damietta e Taha Mattar, direttore dell'ufficio culturale egiziano dell'Ambasciata, c’erano il prefetto Luisa Latella, autorità civili e militari e l'assessore comunale Nicolino La Gamba, promotore dell'iniziativa, il quale ha fatto gli onori di casa, in quanto il sindaco era assente per motivi di salute. Alla cerimonia inaugurale hanno partecipato anche il presidente dell’Iscapi Salvatore La Porta e Pasquale La Gamba, il quale ha portato i saluti del governatore della Calabria Giuseppe Scopelliti, assente per motivi istituzionali. A portare il saluto del consiglio comunale, invece, la vicepresidente Rosa Santaguida, la quale si è soffermata sull'importanza di ripartire dalla cultura come momento di riscatto in un periodo non molto positivo, soprattutto per il vibonese. “Quando due culture così importanti si avvicinano – ha rilevato in apertura Nicolino La Gamba che ha ringraziato il sindaco e l'amministrazione comunale per la collaborazione – non si possono che creare importanti sinergie”. Proprio sulla possibilità di stipulare proficui accordi futuri si è soffermato il direttore dell'ufficio culturale egiziano, il quale ha preannunciato che giovedì 9 dicembre sarà lo stesso ambasciatore d'Egitto in visita in Calabria ad approfondire questo argomento. “Bisogna partire dalla consapevolezza che integrazione significa cooperazione in uno scambio reciproco di conoscenza”. Si è pronunciato così il governatore di Damietta, una delle regioni più sviluppate dell'Egitto, per sottolineare quanto, dalla collaborazione concreta tra le due identità, possa partire l'input per avviare nuovi progetti. E quale luogo migliore di Vibo Valentia, considerata porta d'accesso verso il Mediterraneo, per intavolare accordi così lungimiranti. “La Regione di Damietta – ha spiegato il governatore Ghani – che conta circa 36 mila imprese tra cui quelle del settore ittico (sono 3 mila e 500 le barche da pesca) è molto interessata a migliorare la sua attività di pesca, per la quale occorrono nuovi strumenti a livello di navigazione e anche maggiori informazioni tecniche utili a creare un indotto moderno ed efficiente”. Sulla stessa lunghezza d'onda l'intervento del Prefetto che ha parlato di sviluppo legato al Mediterraneo e di necessità per la Calabria di fare rete per ritrovare nello sforzo di progresso l'identità che ha sempre avuto. Alternando passato e presente in un affascinante mix culturale, una serie di eventi verranno presentati nel corso di tutta la settimana. A partire da ieri con l'apertura sempre a Palazzo Gagliardi della mostra archeologica, calligrafica, di pittura e di artigianato.

Giardini Naxos, salute sotto controllo

6 dicembre 2010 Interessante e partecipata domenica ai Giardini Naxos (ME) con il “Monitoraggio della Salute”, attività posta in essere dal Comitato Provinciale di Messina della Croce Rossa Italiana a completa disposizione della cittadinanza. Bilancio positivo per l’evento realizzato grazie all’impegno del Commissario del Comitato Provinciale di Messina della Croce Rossa Italiana (C.R.I.) Francesca Stagno d’Alcontres: nutrito il numero dei pazienti sottoposti a visita medica e dieci gli specialisti (Mauro Lo Piano, Filippo Bellinghieri, Antonio Cappiello, Giovanni Costa, Elettra Pisani, Domenico La Rosa, Giovanna Antonelli, Luisa Puzzo, Maria Francesca Panarello, Rosy Berenato) che, assistiti da personale qualificato del Corpo Militare, delle Infermiere Volontarie e dei Volontari del Soccorso, si sono avvicendati dalle ore 09:00 alle ore 12:00 negli ambulatori. Prosegue la campagna di sensibilizzazione per la donazione del sangue. Continuo l’impegno del Comitato nel settore: presente Rosamaria Ruggeri (Commissario provinciale “Donatori Sangue”), è stata promossa la donazione volontaria quale gesto importante e fondamentale per far sì che tante persone continuino a vivere o possano vivere meglio. Grazie all’impiego dell’autoemoteca, particolare struttura itinerante con personale medico e paramedico, è, infatti, possibile effettuare i prelievi e la raccolta. L’Associazione per il “Supporto e la Ricerca sull’Alzheimer e le Demenze” (A.RI.A.D.) ha attivato l’ambulatorio di “Valutazione della Memoria” (Francesco Cordici, Francesco Corallo e Letteria Spadaro) dove è stato possibile svolgere test e ricevere informazioni sulle patologie della Demenza e dell’Alzheimer. Il Ten. Vincenzo Muscatello, ufficiale del Corpo Militare della Croce Rossa Italiana e delegato di Protezione Civile del Comitato, ha coordinato l’organizzazione della struttura modulare assistito dal personale del Corpo Militare, dei Donatori Sangue, dei Volontari del Soccorso e dei Pionieri. Proseguono, dunque, le attività del Comitato Provinciale di Messina della Croce Rossa Italiana, una realtà della Provincia di Messina, in favore della cittadinanza. Nel 2010 numerosi gli eventi organizzati. In tema di prevenzione, ha già schierato la “Cittadella della Salute”, a Tortorici il 31 gennaio, a Villafranca Tirrena il 21 marzo e a Messina il 9 maggio, condotto, nei mesi di marzo (7 e 14), maggio (5 e 7) e ottobre (10) l’attività di “Monitoraggio della Salute” e promosso, sempre nel mese di maggio (26 e 27), presso l’Istituto Comprensivo “Cesareo” il progetto “Igiene, Dieta, Educazione Alimentare” (I.D.E.A.). Attiva, inoltre, la partecipazione alla “Settimana della Sicurezza”, esercitazione di emergenza sismica e protezione civile organizzata dal Comune di Messina dal 19 al 23 aprile 2010. Spazio, quindi, alla cultura con una serie di iniziative (partecipazione alla seconda edizione della “Notte della Cultura”, il 13 febbraio, e organizzazione di una conferenza con mostra di cimeli ed attrezzature al teatro “Vittorio Emanuele”, il 7 maggio) volte a riscoprire la storia della Croce Rossa Italiana nella città di Messina. Servizio giornalistico a cura di Enrico Casale.

Pizzo, Pubbliemme nuova capolista

6 dicembre 2010 Pubblico delle grandi occasioni al Palarcobaleno. La PubbliemmeGroup non sbaglia e fa suo il derby infliggendo un secco 3 a 0 ai cugini della Callipo Sport Vibo Valentia. Gara mai in discussione, il divario fra le due formazioni è nettamente visibile. Nel primo set partono forte i padroni di casa, i ragazzi di Claudio Torchia provano a rifarsi sotto ma Ballico e compagni chiudono senza molte preoccupazioni 25-21. Secondo parziale, abbastanza nervoso. Decisioni arbitrali contestate fanno salire la tensione in campo. Ne approfittano gli ospiti che vanno addirittura in vantaggio. Coach Pellegrino è bravo a gestire la situazione e con una serie di cambi, smorza il momento positivo degli avversari. Pizzo si riprende e va sul due a zero chiudendo 25-22. Senza storia il terzo round. Giovanni Sacco è autore di uno strepitoso turno in battuta e trascina i suoi verso un meritatissimo successo. Il set si chiude 25-17. Pubbliemme nuova capolista vista la sconfitta per 3 a 0 di Lauria sul campo della Geki Paola. Occhi puntati ora sulla gara di mercoledì sera, quando al Palarcobaleno arriverà il Foggia, per l’andata degli ottavi di finale di Coppa Italia. Servizio giornalistico a cura di Emanuela Sorrentino.

Avetrana, il rimorso di Michele Misseri

6 dicembre 2010 Il caso di Yara Gambirasio ha oscurato “mediaticamente” negli ultimi giorni il caso Sara Scazzi. Le classiche trasmissioni “acchiappa ascolti” hanno momentaneamente spostato gli obiettivi da Avetrana a Brembate di Sopra. Ma ad ore è possibile attendersi l’ennesimo colpo di scena sulla quindicenne uccisa in Puglia. Michele Misseri, in carcere dal 7 ottobre per l’omicidio della nipote, è intenzionato ad arricchire quanto già detto in occasione dell’incidente probatorio al gip Martino Rosati. L’ottava versione dei fatti non entrerà tuttavia nel fascicolo del dibattimento in quanto è successiva all’incidente probatorio, la cui funzione è quello di cristallizzare una testimonianza in sede di indagini preliminari. La nuova verità verrà raccolta dagli inquirenti nelle prossime ore. Insieme alle contestazioni che le parti potranno fare nel corso del dibattimento, potrebbe entrare a far parte degli atti processuali. L’avvocato del contadino di Avetrana, Daniele Galoppa, intervenendo a “Quarto Grado” di Salvo Sottile in onda su Rete4, ha affermato che il suo assistito “vive nel rimorso”, e che vuole chiarire “perché cambia registro”. Se il comportamento del “suo assistito” fosse indotto da influenze esterne l’avvocato brindisino non ha escluso la possibilità di rinunciare all’incarico. Nei giorni scorsi è stato affiancato dall’avvocato Francesco De Cristofaro, del foro di Roma, su decisione della figlia maggiore di Misseri, Valentina. “Per il momento non mollo – ha affermato Galoppa a “Quarto Grado” -. Ho sentito telefonicamente il collega De Cristofaro. C’è stato un rapporto di stima”. Si teme che Michele Misseri su pressione della famiglia possa alleggerire o scagionare totalmente la figlia Sabrina che aveva accusato di aver ucciso la piccola Sara.

Natale, conto alla rovescia (-18)

Laprimapagina.it auguri

Brembate, sospese ricerche corpo Yara

5 dicembre 2010 Il marocchino di 23 anni, fermato con l'accusa di sequestro di persona, omicidio e occultamento di cadavere, nell'ambito dell'indagine sulla scomparsa di Yara Gambirasio, la 13enne di Brembate di Sopra di cui non si hanno più notizie da venerdì 26 novembre, nega ogni addebito. Il giovane, che dovrebbe risiedere nel Trevigiano, a Montebelluna, è stato bloccato sabato 4 dicembre sul traghetto Berkane, salpato da Genova e diretto a Tangeri, con la collaborazione del comandante che è rientrato in acque italiane. Il marocchino è stato interrogato in carcere dal pm Letizia Ruggeri, ma a quanto si apprende avrebbe negato ogni addebito. Secondo alcune indiscrezioni il sospetto si fonderebbe anche su una intercettazione: in una telefonata il giovane avrebbe confessato alla fidanzata: “Allah mi perdoni, non sono stato io ad ucciderla”. In ogni caso visto il provvedimento di fermo, motivato anche dal pericolo di fuga, l'ipotesi degli inquirenti è che il marocchino sia coinvolto nella scomparsa della tredicenne e che possa fornire indicazioni utili per chiarire ciò che è accaduto. Massimo riserbo però su eventuali altri sospettati. Il 22enne infatti lavorava nel cantiere dell'ex Sobea a Mapello dove più volte i cani “molecolari” bloodhunter, hanno fiutato le tracce di Yara. Intanto le ricerche della ragazzina sono continuate concentrandosi nei boschi di Ambivere, ma, a quanto si è saputo, non in base a una precisa indicazione di luogo. Calata l’oscurità sono state interrotte. Riprenderanno domani mattina.

Gioia Tauro, Gianni Versace orgoglio nazionale

Versace Omaggio alla figura del testimonial del Made in Italy, un uomo indimenticato

5 dicembre 2010 “Reggio è il regno dove è cominciata la favola della mia vita: la sartoria di mia madre, la boutique d'Alta Moda. Il luogo dove, da piccolo, cominciai ad apprezzare l'Iliade, l'Odissea, l'Eneide, dove ho cominciato a respirare l'arte della Magna Grecia”.Queste parole rappresentano benissimo l'intenso e inscindibile legame tra l'uomo e la terra d'origine. Un sentimento profondo che rivive ogni giorno in tutti coloro che, non trovando lavoro al Sud, si “armavano” della leggendaria “valigia di cartone”, colma di sogni e di belle speranze, per raggiungere il triangolo industriale del Nord'Italia. Anche Gianni fece questo viaggio, da Reggio Calabria raggiunse Milano per lavorare in un'azienda di moda. Ogni tanto, un intenso respiro gli dava l'illusione di sentire il profumo del mare oppure quello del bergamotto di Calabria ma riaprendo gli occhi tutte queste cose sparivano travolti dalla nebbia padana. E’ questo l’avvio di una nota del Circolo delle Libertà di Gioia Tauro, in cui si parla di Gianni Versace quale “orgoglio nazionale”. Il locale circolo pidiellino ricorda come dopo aver dato forze ed energie per le industrie del Nord, molti tornarono in Calabria con quella stessa valigia non più carica di sogni, ma completamente vuota. “La sorte di Gianni fu diversa. I sogni di un artista stanno stretti se riposti dentro ad una valigia. Con passione e sacrificio si dedicò a quello che più sapeva fare, impegnandosi, notte e giorno, fino a quando non riuscì a estrinsecare le proprie inclinazioni artistiche. Col tempo Gianni non fu più conosciuto come un semplice sarto ma come un Maestro dell'arte della moda “dando vita ad uno stile ed un vestire italiano che ha dato successo all'italianità nel mondo”. Orgoglioso delle proprie radici, nel cuore di Gianni Versace c'è sempre stato un posto per la Calabria e noi calabresi ricambiamo questo sentimento ricordandolo con affetto fraterno. Pur non scendendo nel merito delle dichiarazioni fatte vedere in un servizio di presentazione di un libro dal tg satirico “striscia la notizia”, crediamo che non venga scalfita minimamente la purezza intellettuale per quello che è stato, che è e che sarà Gianni Versace per la Calabria e per l'Italia. Anzi, proprio la speciosità del riferimento ad un'icona artistica a caratura mondiale, qual'è Versace, è sintomatica dell'intento strumentale ai fini propagandistici che sottintende il richiamo a supposte vicinanze “chiacchierate”. L'arte, lo stile, la calabresità del Maestro si sono affermate da sole senza bisogno né di “sponsor” malavitosi né del coinvolgimento deviato, ai soli fini mediatici, di personalità consacrate da universali riconoscimenti. Gianni Versace è un'altra cosa, di lui se ne parlerà sempre mentre del libello abbiamo parlato anche troppo”. A questo omaggio che il Circolo calabrese ha voluto tributare a Gianni Versace, illustre imprenditore calabrese scomparso e rappresentante del Made in Italy, si sono uniti in tantissimi in un doveroso riconoscimento dei fatti e per “respingere chi prova ad infangare ingiustamente la figura di un uomo così illustre”. Servizio giornalistico a cura di Pasquale Patamia.

Gioia Tauro, Scopelliti razionalizza gli ospedali

5 dicembre 2010 “Io per le cosche rappresento un problema. Abbiamo trovato marciume dappertutto, non solo nella sanità. La connivenza di alcuni politici locali con le cosche è vergognosa”. Così in un passaggio di una intervista Giuseppe Scopelliti, Governatore della Calabria, nel corso della quale ribadisce che “non ho mai mangiato neanche un salatino con un mafioso in vita mia. Ho solo partecipato a un pranzo con 250 invitati organizzato da un imprenditore calabrese che festeggiava i suoi cinquant’anni di matrimonio. Io ero seduto a uno dei tanti tavoli con mia moglie e mia figlia. Non sapevo neanche che tra tutta quella gente ci fosse questo boss, l’ho scoperto solo a posteriori”. Su Annozero, trasmissione che lo ha pesantemente attaccato, il già sindaco di Reggio Calabria afferma di non trovare strano che “la Rai, e soprattutto un giornalista come Santoro che ha sempre fatto della lotta alla mafia il suo cavallo di battaglia, possa ospitare un giornalista che ha uno zio, fratello del padre, il quale risulta affiliato alla cosca Araniti, del locale di Gallico Catona Sambatello, più volte arrestato per armi e associazione mafiosa, sorvegliato speciale e addirittura evaso dal carcere. Stranamente accanto a Musolino c’era Angela Napoli…”. Su Gianfranco Fini pur con i distinguo Scopelliti conferma la sua stima, segno che il governatore calabrese guarda al futuro e nel post Berlusconi non si dimentica del progetto finiano. “Sono tra quelli che hanno sempre sostenuto che, dopo Berlusconi, Fini è il più grande leader. Non ce ne sono altri in questo Paese. Fini, in prospettiva, può ambire alla leadership, ma solo se resta nel centrodestra e riprende a dialogare con Berlusconi”. Giuseppe Scopelliti analizza il rapporto tra Fini e Berlusconi come “logorato” ma soprattutto dal punto di vista umano perché “si sentiva sempre più schiacciato e frenato nelle sue ambizioni. Ma non era opportuno far degenerare a tal punto lo scontro, viste le difficoltà che vive il Paese in questo momento”. Scopelliti scommette sulla fiducia a Berlusconi. “Sono sicuro che il 14 dicembre Berlusconi avrà la fiducia alla Camera. Il problema per il governo, semmai, sarà dopo”. Nell’intervista il Governatore ha toccato il delicato tema della sanità. Per Scopelliti la ricetta giusta è quella di eliminare gli sprechi “e le spese inutili, che sono tante, razionalizzando la rete ospedaliera e migliorando la rete territoriale e quella dell’emergenza-urgenza, si può già arrivare a un risultato importante. Abbiamo predisposto un piano che prevede il taglio di 1.500 posti letto nella sanità pubblica e il dimezzamento degli ospedali pubblici, da 36 a 18. Quelli inutili e a rischio verranno tutti chiusi e riconvertiti. Abbiamo già siglato un accordo con i sindacati che prevede l’accorpamento di quei medici e infermieri nel personale degli ospedali che resteranno aperti”. In riferimento alla piana di Gioia Tauro dove ci sono già 1.758 dipendenti per 234 posti letto: 7,5 dipendenti a paziente sostiene che “questa operazione ci consentirà di ridurre in parte il personale in esubero ma soprattutto le spese di straordinario, offrendo un servizio migliore, e di abbattere i tempi delle liste di attesa sulla diagnostica, che in molte Asp abbiamo già ridotto da 150 a 30 giorni”.

Nocera I., Reparto Territoriale Carabinieri

5 dicembre 2010 “Il Popolo delle Libertà di Nocera Inferiore ringrazia il Governo Berlusconi per l’importantissimo riconoscimento a beneficio della Città di Nocera inferiore e di tutto l’agro nocerino sarnese. L’elevazione della Compagnia dei Carabinieri al rango di Reparto Territoriale dei Carabinieri, con provvedimento dell’1 dicembre 2010, testimonia della attenzione del governo nei confronti della nostra città e della nostra comunità, grazie in particolare alla sollecitazione ed all’intervento del Presidente della Commissione Difesa della Camera onorevole Edmondo Cirielli. Il nuovo Reparto Territoriale dei Carabinieri rappresenterà un presidio stabile ed anche un simbolo di legalità, sicurezza ed ordine pubblico a garanzia dei nostri territori e dei nostri valori. C’è motivo di essere orgogliosi, perché anche questo è un riconoscimento della importanza e della centralità di Nocera Inferiore, che può nuovamente candidarsi a svolgere quella funzione di coordinamento e di tutela, che merita di svolgere per tutto quanto l’agro nocerino sarnese”. Questo il messaggio con cui il PdL nocerino, su iniziativa del candidato sindaco Adriano Bellacosa, riconosce pubblicamente l’importanza del neo provvedimento governativo, che ha stabilito l’elevazione della “Compagnia dei Carabinieri” di Nocera Inferiore a “Reparto Territoriale”, a decorrere dal 1 dicembre 2010. I manifesti con il messaggio di ringraziamento verranno affissi la prossima settimana in vari punti della città di Nocera Inferiore (SA) e del territorio dell’agro nocerino sarnese.

Brembate, tragica fine per Yara

5 dicembre 2010 Uccisa ed il cadavere occultato. In un’Italia sempre più dell’orrore, dopo Sara Scazzi un’altra giovane vittima: Yara Gambirasio. In un’Italia protagonista in negativo, il giallo riguarda la scomparsa ed ora l’omicidio della tredicenne di Bremate di Sopra nella tranquilla ed operosa bergamasca. Con l'accusa di omicidio, sequestro di persona ed occultamento di cadavere è stato fermato l'immigrato, a quanto si apprende, è un marocchino 22enne e non un tunisino come inizialmente appreso, fermato dai carabinieri mentre cercava di lasciare l'Italia a bordo del traghetto Berkane, diretto a Tangeri, in Marocco. L'immigrato è arrivato nella caserma del Comando provinciale dei carabinieri di Bergamo, in via delle Valli, intorno nella tarda serata di ieri. E' stato interrogato, nel carcere di Bergamo in via Gleno, da parte del pm Letizia Ruggeri. In un primo tempo si era parlato anche del fermo di un italiano, ma la circostanza è stata poi smentita dagli inquirenti. Le ricerche, purtroppo a questo punto rivolte a trovare il corpicino della piccola, in mattinata si sono spostate nella zona di Barzana, a nord di Brembate Sopra. Nel pomeriggio si sono concentrate nel bosco che ricopre una collina a ridosso del centro sportivo del paese di Ambivere, a pochissimi chilometri da Brembate Sopra. La strada di accesso alla collina è stata sbarrata, mentre vigili del fuoco e militari perlustravano il bosco. “Che Allah mi perdoni, ma non l'ho uccisa io”. Secondo indiscrezioni, sarebbe stata questa frase, intercettata al telefono, a convincere i Carabinieri che investigavano sulla scomparsa di Yara Gambirasio della responsabilità del marocchino. Analoga frase l'uomo avrebbe pronunciato sabato dopo essere stato bloccato dai carabinieri. Pare che i sospetti fossero indirizzati nei suoi confronti quando l'uomo si è assentato dal lavoro nei giorni successivi alla scomparsa di Yara. L'uomo lavorava proprio nel cantiere del centro commerciale di Mapello dove i cani avevano più volte condotto gli investigatori. Sul marocchino si sarebbe indirizzata l'attenzione degli inquirenti quando l'uomo ha lasciato il suo luogo di lavoro e residenza abituale ed è partito per Genova, con l'intenzione di imbarcarsi sul traghetto diretto in Marocco. A quel punto è scattato il blitz per impedire la fuga. Accertamenti sono tuttora in corso sull'eventuale presenza di complici.Subito dopo che è stata diffusa la notizia del fermo per omicidio, il comandante provinciale dei carabinieri colonnello Roberto Tortorella si è recato nell'abitazione dei genitori di Yara per comunicare loro gli ultimi sviluppi. Il comandante si è fermato a casa Gambirasio per una trentina di minuti e uscendo non ha voluto dire nulla. Primi segni di intolleranza a Brembate Sopra quando si è sparsa la notizia del fermo: nel primo pomeriggio di domenica, davanti alla casa della ragazza si è fermato un suv Audi dal quale è sceso un uomo che ha esposto un cartello con la scritta “Occhio per occhio, dente per dente”. Un uomo con un giubbotto verde è passata più volte urlando “Fuori marocchini e albanesi dalla Padania”. “Marocchini fuori da Bergamo”, si legge su un altro cartello. Un compaesano ha inveito contro l'omicida: “Io non ce l'ho con lui perché è uno straniero, non mi interessa di che razza sia, voglio però che sia fatta giustizia, vorrei che facessero a lui quello che ha fatto alla ragazzina”. “Qui non siamo razzisti - ha aggiunto un'altra signora di passaggio - ma ci piace l'ordine e la tranquillità e qui non era mai successa una cosa come questa”. “La nostra comunità non reagirà mai con una caccia all’uomo, siamo uniti, solidali, abbiamo speranza: non c’è alcun timore. Questo è un episodio ma non è nella nostra natura né in quella della nostra terra. Non c’è una preoccupazione generalizzata ma solo episodica”, ha detto in una breve intervista Diego Locatelli, sindaco di Brembate di Sopra. Il Paese è amministrato da una giunta leghista. Altri scritte di insofferenza nei confronti degli immigrati sono apparse nel pomeriggio a Brembate ed alla periferia di Bergamo. Immigrati “fuori da Bergamo” era scritto su un lenzuolo bianco, mentre scritte volgari nei confronti di extracomunitari sono state stampate su alcuni fogli di carta.

Lamezia T. e Cassano, dieci morti sulle strade

Strage ciclisti

5 dicembre 2010 Marocchino, immigrato, patente sospesa, alla guida sotto l’effetto della droga, è Chafik Elketani, il 21enne pluriomicida che ha ucciso otto ciclisti questa mattina a Sant’Eufemia Lamezia Terme in provincia di Catanzaro. Gli otto ciclisti travolti e uccisi facevano parte di un gruppo amatoriale di Sambiase di Lamezia Terme, legato alla palestra “Atlas". Tra le vittime c'è anche il titolare di una palestra del quartiere Sambiase di Lamezia Terme. Si tratta di Fortunato Bernardi, che gestiva la palestra Atlas. Bernardi era lo zio del giocatore dell'Inter Felice Natalino, di 18 anni. Natalino, che è di Lamezia Terme ed è un difensore, ha esordito quest'anno in serie A ed è stato schierato da Benitez anche nell'anticipo di venerdì scorso contro la Lazio. Bernardi, inoltre, era il padre di un altro calciatore, Alessandro, che milita nel Cosenza (Prima divisione Lega Pro). Gli altri componenti del gruppo, tutti di Lamezia Terme, erano ciclisti amatoriali. Questi i nomi delle vittime resi noti: Rosario Perri, di 55 anni; Francesco Stranges (51); Vinicio Pottin (47); Giovanni Cannizzaro (58); Pasquale De Luca (35) e Domenico Palazzo. I feriti sono invece Gennaro Perri, Fabio Davoli e Domenico Strangis. L’omicida ha perso il controllo della vettura, una Mercedes, ed è finito fuori strada, rimanendo ferito. Secondo le prime informazioni, l'uomo viaggiava in direzione Gizzeria sulla strada statale 18 e potrebbe aver perso il controllo del mezzo al chilometro 372 dove, dalla direzione opposta, arrivavano in fila i ciclisti. Con lui viaggiava il nipote di 8 anni, rimasto lievemente ferito e trasportato in ospedale per accertamenti. Le sue condizioni non sono gravi. Il marocchino è stato arrestato con l'accusa di omicidio colposo plurimo e, dopo avere ricevuto le prime cure nell'ospedale di Lamezia Terme, è stato trasferito nel centro clinico del carcere di Catanzaro. L'uomo è risultato positivo al test della cannabis. Il sostituto procuratore della Repubblica di Lamezia Terme, Domenico Galletta, ha disposto la custodia cautelare in carcere. “Quello che abbiamo trovato arrivando qui stamattina è stato uno scenario impressionante. Indescrivibile. Nemmeno una bomba avrebbe potuto provocare qualcosa del genere". A parlare è Silvio Rocca, uno dei primi soccorritori della Croce bianca accorsi sul luogo dell'incidente. "Ci avevano allertato - ha aggiunto Rocca - per un incidente in cui, secondo le prime notizie, era coinvolto un solo ciclista. Giunti sul posto, però, abbiamo visto che si trattava di una strage. Tutte persone che conoscevamo personalmente e quindi il colpo è stato ancora più doloroso. Abbiamo allertato gli altri soccorsi e l'elicottero. Qualcosa di veramente sconvolgente". Il Comune di Lamezia Terme guidato da Gianni Speranza proclamerà il lutto cittadino in occasione dei funerali dei ciclisti travolti ed uccisi stamani da una automobile. Il sindaco Speranza si è recato sul luogo dell'incidente ed ha incontrato alcuni dei familiari dei ciclisti morti. ''La città è sgomenta - ha detto - e si stringe intorno alle famiglie delle persone scomparse. Il lutto è di tutti. Da oggi la città è in lutto anche se formalmente il sarà proclamato per il giorno dei funerali''. ''Mi sento fortunato''. Salvatore Mancuso, di Lamezia Terme, deve la vita alla pioggia. Stamani, infatti, era insieme al gruppo di ciclisti travolti. ''Dovevamo andare verso Amantea - dice adesso piangendo -, ma quando siamo arrivati verso Campora San Giovanni ha iniziato a piovere ed io ed altri tre del gruppo abbiamo deciso di tornare indietro. Quando sono tornato a casa, mia moglie ha ricevuto una telefonata e un amico le ha detto: "Non so come dirtelo, ma forse tuo marito è rimasto coinvolto in un incidente". Lei ha risposto che ero sotto la doccia, ma io ho subito capito. È così che ho saputo di quello che è successo''.''Sono sconvolto - dice Mancuso - era da cinque anni che andavamo in bicicletta insieme''. Appena è giunta la tragica notizia dell’incidente stradale mortale di Lamezia Terme, che ha coinvolto un gruppo di ciclisti amatori, Mimmo Bulzomì, presidente della Federciclismo Calabria, ha interrotto l’annuale cerimonia di premiazione degli atleti che si stava svolgendo proprio a pochi chilometri dal fatale impatto. “Un drammatico episodio – ha dichiarato il presidente Mimmo Bulzomì – che ci fa riflettere sull’importanza della sicurezza in strada per l’attività ciclistica. In tutta la Calabria non esiste una struttura che permette, ai tanti atleti, di poter praticare ciclismo. Le ripetute lamentele fatte dal nostro Comitato, a tutela della salute e per la sicurezza dei ciclisti, non sono mai state accolte. Oggi alcune famiglie piangono i loro cari, la grande famiglie che è la Federazione ciclistica calabrese tutta, è vicina loro nel dolore. Perché bisogna aspettare le tragedie per sensibilizzarsi alla sicurezza sportiva?”. A rendere ancora più tragica la domenica di sangue nelle strade calabresi la morte di due sorelle romene, rispettivamente di 23 e 20 anni, mentre due ragazzi sono rimasti feriti, in un incidente stradale avvenuto sulla statale 534 a Cassano allo Jonio nel Cosentino. Le due donne, insieme con un connazionale, erano a bordo di una Bmw 320 che, per cause ancora in corso di accertamento, si è scontrata con una Fiat Punto. A causa del violento impatto le due donne sono morte all'istante mentre il romeno che era alla guida della Bmw ed un ragazzo di 23 anni, che guidava la Fiat Punto, sono rimasti feriti. Sul luogo dell'incidente sono intervenuti gli agenti della stradale di Trebisacce che avviato gli accertamenti per ricostruire la dinamica dell'accaduto. Servizio giornalistico a cura di Antonio Nesci.

Bolzano, doppia cittadina per sudtirolesi

5 dicembre 2010 Tanti i temi di attualità affrontati oggi dal presidente della Provincia di Bolzano Luis Durnwalder ospite in tv della nota trasmissione politica ORF-Pressestunde: dalla situazione politica italiana al tunnel del Brennero, dall'Euregio all'economia altoatesina fino alla questione della doppia cittadinanza per i sudtirolesi. Intervistato in studio dal giornalista dell'ORF Andreas Pfeifer (altoatesino) e da Alois Vahrner, direttore della Tiroler Tageszeitung di Innsbruck, Durnwalder ha espresso, rispetto alla situazione economica nazionale e all'indebitamento pubblico, il timore che la difficile congiuntura possa condurre a una sfiducia generalizzata dei cittadini verso la pubblica amministrazione. “Questo perchè a Roma le risorse e l'impegno vengono sempre più indirizzati alla soluzione di problemi politici e non di quelli concreti”. Anche la Provincia di Bolzano, ha ricordato Durnwalder, partecipa al risanamento del deficit statale “ma non attraverso i versamenti nei fondi di solidarietà bensì assumendo funzioni delegate dallo Stato. In Alto Adige conteniamo le spese investendo i mezzi a disposizione non nell'amministrazione ma nei settori individuati come prioritari per la popolazione”. Alla domanda sui rapporti tra Roma e Bolzano, Durnwalder ha confermato che nelle ultime settimane sono giunti segnali di disgelo, “che potrebbero trovare un effetto concreto già la prossima settimana con la possibile approvazione di nuove norme di attuazione nella seduta del Consiglio dei ministri”. Un disgelo che Durnwalder ha attribuito da un lato ai pressanti e continui interventi di Bolzano per dare corso ai punti concordati, dall'altro ai precari rapporti nella maggioranza politica in Parlamento: “Noi restiamo fuori dai blocchi: non sgomitiamo, non ci vendiamo ma siamo pronti a parlare con tutti”, ha ribadito il Presidente. Durnwalder ha ricordato la nuova strada intrapresa da Alto Adige, Trentino e Tirolo per dare una veste istituzionale all'Euregio, stante il fatto che l'Italia non ha ancora ratificato l'Accordo di Madrid: “Abbiamo completato la documentazione per istituire il Gruppo europeo di cooperazione territoriale, un nuovo strumento previsto dall'Ue. Attendiamo fiduciosi il via libera da Roma entro gennaio”. Si è discusso nella trasmissione anche del BBT e Durnwalder ha ricordato agli austriaci che “il tunnel non viene costruito per collegare Alto Adige e Tirolo, ma per unire il Nordeuropa all'Europa del sud. E' irrinunciabile per il traffico internazionale”. Il Landeshauptmann si è detto convinto, in tema di finanziamento, che sia Austria che Italia rispetteranno gli impegni presi. “Il tunnel verrà costruito, anche se forse non sarà aperto nel 2022 ma nel 2025 o 2026”. Durnwalder ha poi ricordato che l'orientamento sul versante italiano sembra privilegiare la creazione di una Società di corridoio, composta da Ferrovie, ANAS, Autobrennero Spa e le Province di Bolzano, Trento e Verona, a cui assegnare la concessione dell'A22 in scadenza nel 2014: “Con la maggior parte degli introiti che potrebbe essere destinata al finanziamento trasversale del BBT”. Interpellato sulla richiesta di doppia cittadinanza italo austriaca per i sudtirolesi, Durnwalder si è detto favorevole in linea di principio, “ma bisognerebbe prima analizzare tutti i possibili effetti: non posso immaginare che l'Austria sarebbe molto contenta di trovarsi all'improvviso con 35 mila cittadini in più che vorrebbero compartecipare alle decisioni sullo Stato senza essere contribuenti”. Durnwalder ha espresso i suoi dubbi su una soluzione in tempi brevi della questione. Riguardo alla raccolta di firma per un referendum popolare sul futuro dell'Alto Adige, il Presidente della Provincia ha messo in guardia dal creare false speranze: “Siamo per l'autonomia, non vogliamo farci manovrare a fini politici per poi ritrovarci in un vicolo cieco e forse con l'unico risultato di renderci ridicoli sul piano internazionale”. Si è parlato infine del modello economico altoatesino che vede una presenza forte della Provincia: “Quando si parla del deciso impegno dell'ente pubblico nell'economia, bisogna sempre tenere presente che negli ultimi vent'anni abbiamo dovuto creare da zero infrastrutture e interi settori”, ha premesso Durnwalder. Il Presidente vede con favore una maggiore partecipazione dei privati, ad esempio nei modelli di PPP, e parallelamente un passo indietro della Provincia “ma in questo caso anche i privati devono attivarsi e mostrare un impegno adeguato e convinto”, ha concluso Durnwalder.

Lamezia Terme, ciclisti morti ora sono otto

5 dicembre 2010 Domenica di sangue sulle strade in Calabria. Nel terribile incidente stradale di questa mattina a Lamezia Terme nel Catanzarese, sono ora otto i ciclisti travolti da un’auto guidato da un marocchino. Si teme per la vita di altri due che versano in gravi condizioni.

Lamezia T., ciclisti morti marocchino arrestato

5 dicembre 2010 E' piantonato in ospedale, in stato di arresto, il marocchino che ha travolto con la propria auto un gruppo di ciclisti, uccidendone sette e ferendone tre gravemente a Lamezia Terme nel Catanzarese. Il marocchino, dopo avere investito i ciclisti, ha perso il controllo della vettura ed è finito fuori strada, rimanendo ferito. L'auto, che viaggiava a velocità elevata, durante un sorpasso ha incrociato frontalmente il gruppo di ciclisti che viaggiavano in direzione opposta e non ha avuto il tempo di frenare.

Milano, Berlusconi grida al complotto

5 dicembre 2010 “Casini ha il solo fine di far fuori Silvio Berlusconi per prenderne il posto”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, intervenendo telefonicamente ad una manifestazione in sostegno del Governo. Senza citare Fini, il premier ha quindi parlato di una sua “incoerenza totale” sostenendo che Casini vuole consegnare il paese alla sinistra. “Sono assolutamente consapevole che ho una certa età e che dovrò lasciare prima o poi, ma passerò il testimone quando avrò terminato il programma e comunque mai ai maneggioni della vecchia politica” ha aggiunto Berlusconi. “Il testimone - ha poi detto - lo passerò alla nuova generazione di politici”.

Brembate, si cerca il corpo di Yara

5 dicembre 2010 Come Sara Scazzi anche Yara Gambirasio è stata uccisa ed il suo cadavere occultato. Drammatica la svolta nelle indagini sulla piccola Yara, la tredicenne scomparsa nove giorni addietro da Brembate Sopra nel Bergamasco, uccisa ed il suo cadavere occultato. E’ stato infatti con l'accusa di omicidio e sequestro di persona, il cittadino tunisino bloccato ieri sera mentre cercava di lasciare l'Italia a bordo del traghetto Berkane, diretto a Tangeri, in Marocco. L'immigrato è arrivato nella caserma del Comando provinciale dei carabinieri di Bergamo, in via delle Valli, intorno alle ore 23:00 di ieri, e lì è stato trattenuto per tutta la notte, sotto torchio da parte dei carabinieri e del pm Letizia Ruggeri. In un primo tempo si era parlato anche del fermo di un italiano, ma la circostanza è stata poi smentita dagli inquirenti. Il comandante provinciale dei carabinieri colonnello Roberto Tortorella si è recato nell'abitazione dei genitori di Yara per comunicare loro gli ultimi sviluppi. Il comandante si è fermato a casa Gambirasio per una trentina di minuti e uscendo non ha voluto dire nulla. In mattinata la strada di accesso alla famiglia di Yara è stata sbarrata all'accesso anche per i giornalisti. Le ricerche, purtroppo, a questo punto sono rivolte a trovare il corpicino della piccola. In mattinata le operazioni si sono spostate nella zona di Barzana, a nord di Brembate Sopra. Secondo alcune indiscrezioni, il nordafricano potrebbe essere uno degli operai che lavoravano nel cantiere per la costruzione di un centro commerciale alla periferia tra Brembate Sopra e Mapello. In quel cantiere si sono concentrate per giorni le ricerche per Yara, dopo che i cani avevano fiutato le tracce della ragazzina. Sul tunisino si sarebbe indirizzata l'attenzione degli inquirenti quando l'uomo ha lasciato il suo luogo di lavoro e residenza abituale ed è partito per Genova, con l'intenzione di imbarcarsi sul traghetto diretto in Marocco. A quel punto è scattato il blitz per impedire la fuga.

Roma, deputata incinta vota sfiducia

5 dicembre 2010 “Il 14 sarà una data storica e mi farebbe una rabbia bestiale non esserci...”. Lo afferma Federica Mogherini, 37 anni. Impegnata in politica dal 1988, quando si iscrisse alla Fgci nella sezione romana che fu di Berlinguer, la deputata del Pd rischia di non poter votare la mozione di sfiducia. Aspetta una bambina e la data presunta del parto è il 13 dicembre, vigilia del giorno cruciale della legislatura. “La priorità è mia figlia, ma farò di tutto per esserci”, racconta. E confida che, da quando Napolitano ha fissato la data del voto, non fa che rimuginare: “Mi sforzo di fare più scale possibile, con la speranza di accelerare il parto. E passo in rassegna tutte le variabili. Mi bastano tre giorni di anticipo o tre ore di ritardo”. E se invece le doglie cominciano proprio il 13? “Non voglio immaginarlo e accetto consigli su come anticipare l'evento”. Le ha pensate tutte e ammette che sì, per un momento l'ipotesi del taglio cesareo ha fatto capolino: “Il mio medico rifiuterebbe, ma poi non esiste... La mia prima figlia è venuta al mondo con il parto naturale e anche la seconda ha il diritto di nascere normalmente”. Davvero nessuno dei suoi colleghi glielo ha suggerito? “Nessuno si è azzardato. E meno male, perché me lo sarei mangiato”, ride la deputata romana, che Veltroni volle nella sua segreteria. Certo, battute ne fanno in tanti, alla Camera: “Le colleghe del PdL si preoccupano per la mia salute, mi consigliano di prendermela comoda”. E altri, scherzando sulla compravendita di deputati, le suggeriscono di chiamare il premier e ricordargli quanto interessante sia il suo stato, ai fini della fiducia. La storia della Mogherini ha un altro risvolto politico, che riguarda la tutela della maternità rispetto al voto parlamentare e quindi al mandato degli elettori. Un problema che a giugno l'onorevole sottopose al presidente della Camera con una lettera, in cui spiegava come per le parlamentari non esista l'istituto del congedo di maternità. “Noi deputate siamo delle privilegiate - ammette -. Ma il fatto che la gravidanza sia assimilata alla malattia è una distorsione, simbolica e politica”. Nella lettera segnalava come, nel luogo dove si fanno le leggi, una deputata che non partecipa al voto perché è in sala parto “è formalmente malata” e contribuisce ad abbassare il quorum. Se il 14 la Mogherini non voterà, il suo nome sui tabulati della Camera finirà nella colonna degli assenti, mentre ci vorrebbe una colonna apposita, come avviene per chi è in missione. Giorni fa, incrociandola alla Camera, Fini le ha detto di ritenere “giustissima” la sua lettera e l'ha salutata con una battuta: “Non accolgo ora la tua richiesta perché desterebbe sospetti, ma puoi metterti in missione...”. Fini scherzava. Ma la battaglia solitaria della Mogherini è serissima e inizia nel 2008, quando alcuni lettori del suo blog la accusano di godere dei privilegi della “casta” a causa delle assenze per una precedente maternità a rischio, poi finita con “l'enorme dolore” dell'aborto: “Per l'opinione pubblica se una deputata non vota per una gravidanza difficile è considerata assente nelle statistiche di voto e non è giusto”. Giorni di ansia, giorni di gioia. Come la chiamerete? “Con mio marito abbiamo scherzato sull'idea di battezzarla Libera, dal berlusconismo...”. E invece? “La chiameremo Marta”.

Lamezia Terme, ciclisti morti altri tre gravi

5 dicembre 2010 Il bilancio delle vittime della tragedia sulla strada che ha funestato questa domenica in Calabria, potrebbe aggravarsi. Al momento per l’incidente hanno perso la vita sette ciclisti. La tragedia si è verificata lungo la statale 18 in località Marinella a San’Eufemia di Lamezia Terme nel Catanzarese. Una Mercedes è sbandata per cause ancora da accertare, visto che le condizioni meteorologiche erano ottime, ed è piombata sui sette ciclisti, che si stavano allenando insieme ad altri. Sul posto i carabinieri e le ambulanze del 118. L'uomo alla guida della Mercedes è stato fermato. I sette ciclisti travolti e uccisi facevano parte di un gruppo amatoriale di Sambiase di Lamezia Terme, legato alla palestra “Atlas”. Soccorsi altri tre ciclisti, in gravi condizioni, ricoverati d'urgenza all'ospedale Giovanni Paolo II di Lamezia Terme. Il più grave è stato poi trasferito a Catanzaro.

Lamezia Terme, morti sette ciclisti

5 dicembre 2010 Sette ciclisti morti, tutti appartenenti ad un gruppo di appassionati, è il tragico bilancio di un drammatico incidente stradale a Lamezia Terme nel Catanzarese. Il gruppo è stato travolto da un'auto in località Marinella a Sant'Eufemia. Ci sarebberio anche altre persone ferite. Dalle prime ricostruzioni il conducente avrebbe perso il controllo della vettura. I sette ciclisti travolti e uccisi da una autovettura facevano parte di un gruppo amatoriale di Sambiase di Lamezia Terme, legato alla palestra “Atlas”. Tra le vittime ci sarebbe anche il titolare della stessa struttura sportiva. Sul posto dell'incidente sono ancora a lavoro i carabinieri e gli operatori sanitari. Questi ultimi hanno soccorso altri due ciclisti, in gravissime condizioni, ricoverati d'urgenza all'ospedale Giovanni Paolo II di Lamezia Terme.

Brembate, Yara forse uccisa dal tunisino

5 dicembre 2010 Sono ad una svolta le indagini su Yara Gambirasio, la ragazzina tredicenne scomparsa da Brembate Sopra il 26 novembre scorso senza lasciare tracce. Il tunisino bloccato nella notte su un traghetto è in stato di fermo con l'accusa di omicidio. Secondo gli inquirenti, l'uomo avrebbe sequestrato e ucciso la ragazza occultando poi il suo cadavere. Sono già partite le ricerche del corpo di Yara. Smentito il fermo di un secondo uomo, un italiano. Gli investigatori hanno lavorato tutta la notte a Bergamo, dove nella notte è stato trasferito il nordafricano al Comando provinciale dei carabinieri, presidiato fino all'alba da fotografi e giornalisti, senza che nulla trapelasse, soprattutto sul suo ruolo nel sequestro della ragazzina, scomparsa il 26 novembre. Il tunisino sarebbe un muratore al lavoro nei cantieri del bergamasco. L'uomo era tenuto d'occhio dagli investigatori dall'inizio della vicenda subito dopo la scomparsa della ragazzina. Ma finora nulla si era saputo su questo filone dell'inchiesta. Il nordafricano, da quanto si apprende, abiterebbe nel bergamasco, ma anche su questo non c'è alcuna conferma. Con le vicende delle ultime ore, assume inoltre nuovi contorni la testimonianza di Enrico Tironi, vicino di casa di Yara, a cui gli inquirenti sembravano non aver creduto. Subito dopo la scomparsa di Yara, il giovane aveva raccontato di aver visto la ragazza all'ora presunta del sequestro, nei pressi della sua abitazione, in compagnia di due uomini. Tironi era stato molto dettagliato, descrivendo l'abbigliamento di Yara e i due uomini, che a lui erano sembrati due adulti. Poco distante, aveva aggiunto Tironi, era parcheggiata una Citroen rossa ammaccata. Ma gli inquirenti avevano ritenuto infondata, almeno in apparenza, questa testimonianza al punto che nei confronti del giovane era scattata la denuncia per procurato allarme e falso ideologico. Tironi era stato sentito un'altra volta anche dal pm e, a quanto si era appreso nei giorni del suo interrogatorio, avrebbe ritrattato la sua testimonianza.

Polistena, allarme rosso emergenza rifiuti

5 dicembre 2010 “Chiediamo un intervento urgente del Presidente della Regione per evitare i rifiuti in strada”. E’ quanto afferma, in una nota, il sindaco di Polistena (RC) Michele Tripodi che sollecita un intervento del presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti, commissario delegato per l'emergenza. “La grave situazione - afferma Tripodi - determinatasi in seguito al blocco di alcune discariche, Rossano in provincia di Cosenza, per la quale inaspettatamente nei giorni scorsi lo stesso Governatore Scopelliti ha assicurato il non appesantimento, e Pianopoli in Provincia di Catanzaro, sta cominciando a generare le sue ricadute negative nei confronti della Piana di Gioia Tauro, dove i Comuni saranno presto costretti a non poter conferire negli impianti pur presenti sul territorio. Siamo fortemente preoccupati di questa situazione che prelude ad un nuovo stato di gravissima emergenza, che se non affrontato subito rischia di compromettere l'intero sistema di stoccaggio e smaltimento dei rifiuti solidi urbani in Calabria”. “In questi ultimi giorni alcuni compattatori del nostro Comune, così come altri di numerosi comuni vicini - sostiene ancora il sindaco di Polistena - sono stati mandati indietro, ricolmi di rifiuti senza alcuna possibilità di scaricare. Questa situazione è a dir poco imbarazzante, se si pensa che proprio la Piana di Gioia Tauro che più di tutti ha patito il sacrificio di ritrovarsi inceneritore, impianti di trattamento del CDR e discariche, oggi rischia di implodere per via di una pessima politica di prevenzione, localizzazione degli impianti e di gestione complessiva dell'emergenza ambientale che il Governo, per tramite di Commissari delegati avvicendatisi nel tempo, non ha saputo gestire in Calabria”. Servizio giornalistico a cura di Pasquale Patamia.

Gioia Tauro, interventi dissesto idrogeologico

5 dicembre 2010 L'accordo di programma quadro per la “programmazione e finanziamento di interventi urgenti e prioritari per la mitigazione del rischio idrogeologico” è stato illustrato nel corso di cinque manifestazioni che si sono svolte nei capoluoghi delle province calabresi. A Reggio Calabria è stato il presidente della Giunta, Giuseppe Scopelliti, a presentare l'intesa assieme al dirigente generale dei lavori pubblici Giovanni Laganà; a Catanzaro gli assessori regionali Piero Aiello e Mimmo Tallini; a Cosenza l'assessore Pino Gentile; a Crotone la vice presidente della Giunta, Antonella Stasi, e l'assessore Francesco Pugliano, ed a Vibo Valentia il sottosegretario alla presidenza della Regione, Francesco Torchia. Il piano, che parte dall'accordo tra la Regione Calabria e il ministero dell'Ambiente, prevede complessivamente un investimento di 220 milioni di euro, attraverso un cofinanziamento delle due istituzioni. In tutta la regione l'accordo prevede l'esecuzione, complessivamente, di 185 interventi, tra i quali 102 per rischio frana, 52 per rischio alluvioni e 31 per situazioni che presentano entrambe le tipologie. L'obiettivo è quello di intervenire sul piano strutturale, per scongiurare pericoli per la popolazione. Tra le aree oggetto di finanziamento sono state individuate due priorità, quelle relative alle situazioni di emergenza verificatesi nel periodo settembre-novembre 2010 e quelle legate al periodo settembre 2009-febbraio 2010. Tra le zone più note, nel primo caso rientrano Crotone (fiume Esaro e torrente Papaniciaro); Gioia Tauro (Torrente Budello); Varapodio (località Boscofarone); Paola (corsi d'acqua nell'abitato); Parghelia (corsi d'acqua nell'abitato); Zambrone (corsi d'acqua nell'abitato); Tropea (corsi d'acqua nell'abitato) e Reggio Calabria (fiumare). Nel secondo caso, Catanzaro (frazione Ianò); Maierato (centro abitato); Gimigliano (centro abitato; località Cavorà, Lenticchia, Mangani e Tre Arie); Tiriolo (centro abitato - Bivio Pedadace); Vibo Valentia (centro urbano, Via Cancello Rosso, zona Autostello e zona Piscopio); Rogliano (località Fuochi di Balzata); Longobucco (centro abitato - torrente Macrocioli), Mendicino (Contrada Malaugelli - Contrada Merenzata), Acri (localita' Serricelle) e Crotone (fiume Tacina). Servizio giornalistico a cura di Pasquale Patamia.

Rosarno, Saccomanno vola verso la vittoria

5 dicembre 2010 Al ballottaggio del 12 e 13 dicembre 2010 Giacomo Saccomanno avrà l’appoggio di tutto il centrodestra. A dare il via libera per aggregare il PdL alla coalizione del già sindaco di Rosarno (RC), sarebbe stato il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti, prodigatosi per mettere assieme tutte le forze di centrodestra, che a Rosarno, fino alle ultime elezioni regionali della scorsa primavera, hanno conquistato la stragrande maggioranza dei consensi. Alla base dell'esigenza di trovare un accordo ci sarebbe la consapevolezza che la cittadina tirrenica svolge un ruolo strategico in ambito comprensoriale, soprattutto in relazione al Porto di Gioia Tauro, di cui costituisce punto snodale principale per le vie di comunicazione e i trasporti. Il ricompattamento del centrodestra con l'innesto del PdL potrebbe rivelarsi decisivo ai fini del risultato elettorale. La candidata del centrosinistra, Elisabetta Tripodi, parte con una dote acquisita nelle urne del 46,5% dei consensi; mentre Giacomo Saccomanno ha come punto di riferimento il 40,5% dei suffragi. Anche se al ballottaggio i risultati per primo turno sono azzerati e bisogna ripartire per la riconquista dei voti uno ad uno, non può non rilevarsi che il sostegno del PdL, il cui candidato a sindaco, Raimondo Paparatti ha ottenuto il 13,3%, porterebbe Saccomanno, solo potenzialmente, a poter contare su un bacino di elettori che si attesta attorno al 53,8%; un dato di oltre sei punti superiore al risultato acquisito dal centrosinistra. È proprio questa circostanza ad avere dato maggiore slancio alla campagna elettorale del centrodestra e ad offrirne testimonianza è la presenza di un pubblico numeroso presso il palazzetto dello sport, durante il comizio di Saccomanno. Elisabetta Tripodi ha detto ai giornalisti di opporsi alla “cagnara mediatica” dallo stesso organizzata e di non avere nessun interesse ad entrare in rissa con lui.

Brembate, Yara ecco il sospettato

5 dicembre 2010 Il cittadino tunisino bloccato dai carabinieri mentre cercava di lasciare l'Italia a bordo del traghetto Berkane, diretto a Tangeri, in Marocco è “fortemente sospettato” di essere coinvolto nella vicenda di Yara Gambirasio, la tredicenne scomparsa nove giorni fa da Brembate Sopra in provincia di Bergamo. “Siamo in una fase cruciale, non posso assolutamente né confermare né smentire alcuna notizia”. Lo ha detto il comandante provinciale dei carabinieri di Bergamo, Roberto Tortorella, uscendo dalla caserma dove, secondo diverse voci non confermate, sarebbe in corso l'interrogatorio del tunisino bloccato ieri sera sul traghetto partito da Sanremo in provincia di Imperia. Il colonnello ha chiesto quindi ancora un po' di riserbo. “Lasciateci lavorare - ha aggiunto - è un momento in cui non possiamo dire assolutamente nulla”.

Bolzano, Durnwalder premia volontari

5 dicembre 2010 Si è svolta ieri, in occasione della Giornata Internazionale del Volontariato, la cerimonia di premiazione di sette volontari altoatesini che si sono particolarmente distinti nei loro settori di attività. Sono sette i volontari altoatesini premiati nel tardo pomeriggio di oggi presso la Casa della Cultura “Walther von der Vogelweide” di Bolzano dal presidente della Provincia bolzanina Luis Durnwalder, per il loro impegno e la loro dedizione in vari settori di attività che spaziano dall’assistenza agli invalidi ai giovani, dallo sport alla cultura. Nel corso del suo intervento il presidente della Provincia, Luis Durnwalder, ha sottolineato il ruolo insostituibile dei volontari nella realtà altoatesina ed il loro contributo quotidiano nei più diversi campi di attività e di crescita della società. I sette volontari insigniti del premio rappresentano, ha ribadito il presidente, un modello di dedizione e di solidarietà al quale ispirarsi per contribuire in maniera disinteressata, ma estremamente preziosa, al benessere comune. Nel corso della cerimonia sono stati premiati i sette volontari altoatesini Laura Maretto, Romano Bergamo, Anna Egger, Walter Valentin, Rudi Christoforetti, Gertrud Oberrauch ed Oskar Insam. La cerimonia è stata allietata da alcuni intermezzi musicali eseguiti dai gruppi Titlà, Ganes, le Pleiadi, Mais Age. Ospite d’onore della serata Toni Pizzecco, presidente dell’Associazione Medici dell’Alto Adige per il terzo Mondo. Ecco di seguito alcune informazioni riguardo ai sette volontari premiati: Laura Maretto presta opera di volontariato presso l’Ussa per quanto riguarda l’organizzazione di manifestazioni e lo svolgimento di attività assistenziali rivolte ai minori. Particolarmente in questo settore, in base alla motivazione del premio, ha dimostrato grandi doti umane, intelligenza e professionalità. Si è dedicata con passione all’accompagnamento di scolari, allo svolgimento di corsi, collaborando attivamente con gli istruttori in attività che coinvolgono centinaia di bambini. Romano Bergamo, socio dal 1964 della LANMIC (Libera Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi Civili), presiede la sezione Alto Adige dal 1968. Nel 1982 fonda la LAPIC – UVZ (Libera associazione provinciale invalidi civili) della quale viene eletto presidente, carica mantenuta sino ad oggi. Nel 1993 è co-fondatore della “Federazione provinciale delle Associazioni sociali” nella quale ricopre la carica di vicepresidente sino al 1996. Per lungo tempo è stato membro della Commissione provinciale per il collocamento al lavoro delle persone invalide. Anna Egger, tra il 2003 ed il 2009 ha presieduto l’Associazione Katholische Jungschar Suedtirols e dal 2007 al 2009 ha fatto parte della presidenza della Katholische Jungschar austriaca. Dal 2005 al 2008 ha fatto parte della presidenza del Forum cattolico. Attiva nel Suedtiroler Jugendring e fondatrice dell’associazione per il gioco DINX, volontaria della Croce Bianca e fa parte della banda musicale di Egna. Walter Valentin, dal 1997 attivo nei Pompieri volontari di Badia, dal 2000 dirige il gruppo dei giovani contadini di Badia; dal 2008 presiede il gruppo comprensoriale della Val Pusteria dei giovani contadini e dal 2009 membro del direttivo del servizio giovani della Val Badia/Sorvisc ai Jogn. Rudi Christoforetti, ha fondato nel 1954 il Teatro popolare di Bronzolo, vicepresidente del coro maschile, presidente del KVW, dell’associazione per la valorizzazione del paese e dell’Hockey club di Bronzolo. Ha svolto il ruolo di regista per il teatro popolare sudtirolese a Monaco. Gertrud Oberrauch, nel 1974 co-fondatrice del KVW e presidente dell’associazione dal 1975 al 2001. Dal 2002 nel comitato direttivo del VKE – sezione di Bolzano; co-fondatrice e nel direttivo dell’associazione MANU. Attiva per anni nel KVW. Oskar Insam, da 30 anni presiede lo Sportclub Gardena; rappresentante ladino nel AVS da 14 anni. Da 10 anni membro del comitato organizzatore del Torneo internazionale femminile di tennis della Val Gardena.

Vibo Valentia, da Comune plauso alla Regione

5 dicembre 2010 “Ancora un impegno mantenuto da parte della Regione Calabria, guidata dal Presidente Giuseppe Scopelliti. La presentazione a Vibo Valentia, dell’accordo di programma quadro tra il Ministero dell’Ambiente e la Regione, in merito al finanziamento degli interventi urgenti e prioritari per contrastare il rischio idrogeologico, rappresenta una grande risposta per un territorio che da molti anni attende risposte chiare e concrete sull’argomento. Abbiamo apprezzato e manifestato grande interesse per l’illustrazione degli interventi programmati per la Provincia di Vibo e la città capoluogo in particolare nel corso della quale sono stati comunicati nel dettaglio le opere che verranno di salvaguardia del territorio che verranno realizzate. Si tratta di 22.5 milioni di euro, una cifra che permetterà di avviare nel concreto i primi interventi tesi a diminuire i rischi idrogeologici che hanno messo in ginocchio gran parte della territorio vibonese”. Lo afferma in una nota stampa diramata dal Comune di Vibo Valentia, l’assessore comunale alla Protezione civile Pasquale La Gamba, che esprime apprezzamento per il “proficuo lavoro della Giunta Regionale, guidata dal Presidente Scopelliti, che ha reso possibile anche l’auspicato gioco di squadra tra tutti i soggetti interessati, Protezione Civile, Provincia e Comuni, chiamati ora ad operare in fretta affinché non si ripetano più le tragiche alluvioni che hanno caratterizzato gli ultimi anni”. La città di Vibo Valentia avrà come soggetto attuatore l’amministrazione provinciale nella messa in sicurezza a monte dei sette torrenti e fiumi, questo al fine di scongiurare il ripetersi dei disastri del 2006. Sarà il comune di Vibo Valentia ad essere il soggetto attuatore degli interventi necessari nel quartiere Cancello Rosso ed in località autostello. “Questo genere d’interventi devono essere il punto di partenza per la tutela del territorio e che dovrà evitare nel futuro il ripetersi di brutture che hanno contribuito al dissesto idrogeologico della nostra città. Altra nota positiva degna di nota è che per la prima volta è stata la Regione Calabria - conclude La Gamba - ad indicare i siti critici dove intervenire, al contrario del passato. E’ proprio questa l’inversione di marcia con il passato, infatti per anni abbiamo assistito allo spreco di risorse pubbliche con opere pubbliche finanziate dalla protezione civile che nulla avevano a che fare con il risanamento idrogeologico del territorio calabrese. Questo ha prova che la politica quando vuole sa come intervenire fino in fondo sulla corretta spesa delle risorse pubbliche. Non possiamo che ringraziare il Presidente Scopelliti per aver intrapreso con questi primi passi qual’è la direzione della nuova stagione della Calabria”.

Lamezia Terme, caos rifiuti sospesa raccolta

5 dicembre 2010 La Lamezia Multiservizi, in una nota a firma di Maurizio De Fazio, responsabile della comunicazione della società che tra l’altro si occupa della raccolta dei rifiuti urbani del popoloso centro del Catanzarese, informa la cittadinanza che, a causa della chiusura dell’impianto di selezione di proprietà della Daneco, sito nell’area industriale di Lamezia Terme, “siamo stati costretti a sospendere nuovamente il servizio di raccolta dei rifiuti urbani. La circostanza, come si ricorderà, si era già registrata la settimana scorsa stante l’impossibilità dell’impianto stesso di provvedere al trattamento e allo smaltimento, come da programmazione, di una parte dei rifiuti in discarica. Infatti sia la discarica di Alli di Catanzaro che quella di Bucita a Rossano non hanno accettato i conferimenti provenienti dall’impianto lametino che, di conseguenza, è stato fermato”. E Fazio rende noto che tutti i mezzi della Multiservizi, normalmente impiegati per la raccolta, “sono ancora bloccati e colmi di rifiuti davanti la sede dell’impianto Daneco nella totale impossibilità di scaricare e, quindi, di tornare ad effettuare il servizio. Al momento non siamo in condizione di affermare con esattezza quando il servizio potrà essere riattivato ma dalle notizie ufficiose in nostro possesso pare che questo non potrà verificarsi prima di martedì prossimo 7 dicembre”. Servizio giornalistico a cura di Pasquale Patamia.

Cosenza, Provincia chiede intervento Governo

5 dicembre 2010 “La portata del dissesto idrogeologico nella nostra Regione è tale che richiede l’intervento urgente e diretto del Governo nazionale” E’ quanto ha affermato il Presidente della Provincia di Cosenza, on. Mario Oliverio intervenendo, su invito dell’Assessore regionale ai Lavori Pubblici, Giuseppe Gentile, alla conferenza stampa indetta dalla Regione per la presentazione dei programmi degli “interventi urgenti e prioritari per la mitigazione del rischio idrogeologico”, che a Cosenza si è svolta presso la sede del Genio Civile di Piazza 11 settembre. “I programmi presentati dalla Regione –ha aggiunto Oliverio, dopo aver ringraziato Gentile per l’invito- utilizzano fondi ordinari già destinati alla nostra regione. In Calabria c’è bisogno, invece, di un programma organico straordinario di sistemazione idrogeologica per il quale il Governo deve decidere una destinazione di risorse adeguata ed aggiuntiva a quelle già erogate. Per questo motivo, sull’obiettivo di un intervento generale e decisivo per le prospettive della Calabria, bisognerebbe realizzare una larga convergenza tra le istituzioni, le forze sociali, politiche ed economiche della nostra regione, aldilà delle collocazioni e delle appartenenze politiche, per aprire con il Governo centrale un fronte di merito e determinare, attraverso la necessaria spinta unitaria, le condizioni per ottenere risultati positivi e concreti. Per questo mi ero permesso, nelle scorse settimane, ad invitare il Presidente della Regione, on. Scopelliti, a porsi alla testa di una iniziativa vasta, forte ed unitaria nei confronti del Governo nazionale. Tutti abbiamo visto, tra l’altro, in occasione dell’alluvione in Veneto come la mobilitazione unitaria di tutte le forze presenti in quella regione abbia costretto il Governo, dopo un sopralluogo del Presidente del Consiglio, a predisporre un primo, immediato intervento aggiuntivo di 120 milioni di euro per far fronte alle somme urgenze ed annunciare consistenti interventi di carattere strutturale che saranno predisposti subito dopo la prima fase dell’emergenza”. “Bene ha fatto il Governo ad assumere queste iniziative nei confronti del Veneto –ha proseguito Oliverio- ma credo che la Calabria, in quanto a rischio idrogeologico, non sia seconda a nessun’altra regione. Anzi! Per questo motivo continuo a ritenere necessaria ed improcrastinabile una iniziativa urgente nei confronti del Governo nazionale a garanzia delle esposizioni finanziarie a cui sono stati costretti a ricorrere i nostri sindaci per far fronte alle somme urgenze determinate dalle tre calamità che, negli ultimi due anni, hanno colpito e devastato il nostro territorio. Infatti, nonostante i ripetuti impegni assunti dal Responsabile Nazionale della Protezione Civile, dott. Guido Bertolaso, fino ad oggi è stato coperto solo il 45% delle risorse che gli enti locali (Province e Comuni) hanno impiegato con gravi esposizioni ed implicazioni, anche di ordine giuridico-finanziario, che si determineranno se non saranno corrisposti gli impegni. Sono decine, infatti, i comuni esposti con il sistema delle imprese”. “Sulla problematica del dissesto idrogeologico, della difesa del suolo e della sistemazione idraulica- ha aggiunto il Presidente della Provincia di Cosenza- è necessario mettere in atto un riordino ed un coordinamento istituzionale per una programmazione efficace e per l’attivazione degli interventi di cura e manutenzione delle aste fluviali, al fine di attuare una concreta opera di prevenzione e di mitigazione dei rischi”. “In tal senso –ha concluso Oliverio- le Province hanno più volte sollecitato un incontro con la Regione, ponendo all’attenzione il problema del trasferimento delle funzioni previsto dalla Legge 34 del 2002 e sono state costrette, in assenza di risposte, a notificare alla stessa Regione, atti stragiudiziali, al fine di determinare la necessaria attenzione su tali problematiche”.

Laureana, muore in incidente di caccia

5 dicembre 2010 Un uomo, Giovanni Campicelli, di 65 anni è morto per un incidente di caccia nelle campagne di Laureana di Borrello nel Reggino. Campicelli, era uscito per una battuta con altre due persone. I tre si erano poi divisi. L'uomo è stato colpito, per cause in corso di accertamento, da un colpo sparato accidentalmente dal suo stesso fucile. Non è stato ancora accertato se lo sparo è avvenuto a causa di un malore o per altri motivi. Il colpo di fucile, dal basso verso l'alto, ha raggiunto l'uomo allo zigomo sinistro uccidendolo all'istante. A scoprire il cadavere è stato uno dei suoi compagni che ha dato l'allarme. Sull'episodio indagano i carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro coordinati dal pm di turno alla Procura di Palmi, Francesco Frettoni. Servizio giornalistico a cura di Rino Logiacco.

Rizziconi, un anno senza Francesco Inzitari

5 dicembre 2010 Primo anniversario della morte di Francesco Maria Inzitari, barbaramente ucciso a soli diciotto anni a Taurianova nel Reggino. La fondazione onlus che porta il suo nome ha promosso la giornata “In ricordo di Francesco”. Oggi pomeriggio alle ore 16:30 sarà officiata la santa messa in suffragio del giovane figlio dell’ex esponente dell’Udc Pasquale Inzitari, all'interno della “Casa famiglia di Nazareth” di Rizziconi, al termine della quale si aprirà una tavola rotonda per ricordare il giovane assassinato dalla malavita. L’occasione vedrà la consegna delle borse di studio, istituite dalla Ricordo Inzitari fondazione “Francesco Ma ria Inzitari onlus”, agli alunni più meritevoli delle quinte classi della scuola elementare di Rizziconi, alle terze della media “Casella” e alle quinte classi del liceo scientifico “Guerrisi” di Cittanova. Al termine della premiazione, dalla casa famiglia si snoderà una fiaccolata che si concluderà in piazza Municipio dove il giovane trascorreva in compagnia degli amici le sere d’estate.

Messina, stop del nuovo polo al ponte

5 dicembre 2010 Il Ponte dello Stretto di Messina rischia un’altra brusca frenata. Un’opera dai costi faraonici, lievitati già del 28 per cento, ma senza un progetto definitivo ed una commissione parlamentare d'inchiesta, nata per vederci più chiaro, che in dieci mesi non ha ancora sentito i responsabili di quegli aumenti, “forse perché le spiegazioni da fornire sono troppo imbarazzanti”. Se il nuovo polo esiste, il Ponte sullo Stretto non è nei suoi programmi o almeno non lo è in quelli di un fedelissimo di Pier Ferdinando Casini, il senatore Udc, messinese, Giampiero D’Alia che in un convegno nella facoltà di Scienze politiche della città siciliana, ha preso a picconate la grande opera, sdoganando le preoccupazioni del Centro studi Fortunata Pellizzeri, faro scientifico dei “no ponte”, ed evocando il leader del suo partito, che a Messina aveva già parlato, di recente, dell'infrastruttura come “di una bugia”. Un'accusa, precisa D'Alia, che non è diretta “all'idea di Ponte”, ma “a questo progetto”. In particolare, all'operato della Stretto di Messina e del suo amministratore delegato, Piero Ciucci. Le picconate alla società e ai suoi vertici sono state due, visto che tra i relatori c'era anche Remo Calzona, il professore di Tecnica della costruzione alla Sapienza, già componente della commissione Anas per la fattibilità dell'opera ed ex coordinatore del comitato scientifico della Stretto di Messina, che nel 2008 è uscito allo scoperto bollando il progetto preliminare come “caro e pericoloso”. L'ingegnere dal lungo curriculum internazionale avverte: “Dal 1999 c'è un tam tam nella comunità scientifica: nessuno progetta più ponti a campata unica più lunghi di 2 chilometri”. Tra le ragioni, la difficoltà di contrastare il galopping, la deformazione del nastro d'asfalto provocata dal vento e registrata per la prima volta nello Storebelt in Danimarca. Contro questi rischi e con un occhio al risparmio, Calzona è tornato ad illustrare la sua proposta, più economica e meno impattante sull'ambiente. Niente campata unica, ma due piloni in mare che non affonderebbero in una faglia, come farebbero, invece, le torri del progetto approvato. Faglia poi sparita dalle carte della Stretto di Messina, come Calzona ha fatto notare due anni fa. Ma a tenere banco è stata anche la questione economica. Una matassa di contraddizioni dipanate dall'economista Guido Signorino, che ha puntato il dito contro la rimodulazione, un anno fa, del contratto tra la Stretto di Messina ed Eurolink, il consorzio internazionale, capofila Impregilo, che dovrebbe costruire l'opera. “Eurolink - ha spiegato Signorino - ha ottenuto un aumento del corrispettivo pattuito pari a 1 miliardo e 90 milioni di euro: il 28 per cento della somma fissata dall'appalto, cioè oltre due volte il ribasso del 12 per cento col quale il consorzio aveva vinto la gara nel 2005”. Questo aumento da 3.879.600 a 4.969.530 miliardi viene giustificato, tra l'altro, dalla lievitazione del costo di materie prime come l'acciaio, che avrebbe subito un “eccezionale aumento tra il 2003 e il 2004”, e dalle previsioni dell'inflazione fino al 2011. E' però curioso, osserva l'economista, che per la valutazione dei costi dell'acciaio ci si limiti a considerare un biennio e per l'inflazione un arco di tempo più lungo. “Se la Stretto di Messina avesse considerato l'andamento del costo dell'acciaio fino al 2009, avrebbe scoperto che questo è calato di molto, e che le stime fino al 2011 dovrebbero far prevedere un assestamento su un valore molto più basso di quello del 2004”. Per gettare un faro su questa e altre contraddizioni, D'Alia aveva raccolto a febbraio firme bipartisan e ottenuto l'istituzione di una commissione d'inchiesta, interna alla commissione Lavori pubblici presieduta dal PdL Luigi Grillo, che però non ha ancora prodotto atti o audizioni. Nel frattempo, accusa il senatore, “il ponte è diventato un feticcio ideologico che ha impedito una seria analisi di costi e benefici, e il Comune di Messina si è trasformato nella succursale della società di Ciucci”. E questo mentre il governo sottrae al Consorzio autostrade siciliane la gestione della rete stradale per affidarla all'Anas. “Proprio l'Anas, guidata anch'essa da Ciucci, che è azionista di maggioranza della Stretto di Messina”. Il rischio concreto, secondo D'Alia, è che i pedaggi pagati dai siciliani non saranno investiti nelle malandate autostrade dell'isola, ma serviranno a foraggiare “il feticcio”.

Vibo Valentia, Tonno batte Yoga

5 dicembre 2010 Nell’anticipo dell’ottava giornata del campionato di pallavolo maschile 2010/11 la Tonno Callipo Vibo Valentia batte la Yoga Forlì per 3-1 con i parziali di 25-22, 25-16, 27-29, 25-15. Incontro importante in chiave salvezza per entrambe le squadre, riescono a spuntarla i padroni di casa che conquistano tre punti d’oro in classifica e volano a quota 9, ennesima sconfitta per Forlì, che nemmeno in questa occasione riesce a fare punti e rimane in solitaria in fondo alla classifica ancora a zero punti. E dato che, come si suol dire, piove sempre sul bagnato, la Yoga si presenta a questo incontro anche con un’assenza pesante, lo schiacciatore Toni Kovacevic ed il gioco ne risente, infatti per riuscire a dare più peso all’attacco il ct Molducci decide di schierare Falasca, come schiacciatore ricevitore invece che nel ruolo di opposto. L’altra scelta tecnica importante del match è Bacci in regia al posto di Saitta, i romagnoli decidono di regalare un po’ di centimetri per riuscire a guadagnare in maggiore velocità di uscita di palla. Il match parte subito con un livello di gioco alto, già dalle prime battute risulta evidente l’importanza della gara e si capisce che, in qualsiasi caso, saranno tre punti che dovranno essere conquistati sudando sul campo. La parte iniziale vede un sostanziale equilibrio in campo, con le due squadre che alternativamente si portano avanti di qualche punto. Poi Vibo riesce ad allungare sul finale, commettendo meno errori rispetto agli avversari, e dopo un lungo scambio caratterizzato da grandi difese il primo parziale va ai padroni di casa. Nel secondo set la Tonno Callipo riesce ad essere più precisa e trova subito un break di vantaggio. La yoga commette troppi errori in attacco e anche in ricezione, non permettendo di esprimere con continuità il gioco al centro, che invece viene sfruttato dai padroni di casa che si portano sul 2-0. Nel terzo parziale Forlì cerca di rimanere attaccata al match con le unghie e dopo un set combattutissimo giocato anche sui nervi per decisioni arbitrali contestate, al quinto set ball i romagnoli riescono a rientrare in partita accorciando le distanze. I calabresi, però, non si vogliono accontentare e cercano di chiudere il match il prima possibile, la partita si infuoca e i padroni di casa riescono nella fuga, lasciando gli avversari a 6 punti di distanza. Molducci le prova tutte, ma la sua squadra non riesce a reagire e affonda definitivamente sotto i servizi di Rivera e gli attacchi di Anderson. La Yoga Forlì rimane ancora fanalino di coda della classifica, mentre i calabresi possono iniziare a chiedere un po’ di più a questa stagione, oltre all’obiettivo essenziale della salvezza, potrebbero puntare all’ottavo posto, che permetterebbe loro di disputare i play off.

Pizzo, Pubbliemme derby e primato

5 dicembre 2010 Ottava giornata di campionato in serie B2. Si prospetta il tutto esaurito al Palarcobaleno di Pizzo per l’attesissimo derby della provincia di Vibo Valentia fra la Pubbliemme Group Pizzo e la Callipo Sport Vibo Valentia. Una gara sulla carta con il pronostico tutto a favore dei napitini, secondi in classifica ad una sola lunghezza dalla capolista Lauria. Nei giorni scorsi, la società del Presidente Donato ha ufficializzato l’ingaggio dell’esperto posto quattro Antonio Malluzzo, classe 76, lo scorso anno tra le fila della Geki Paola. Il martello dovrebbe essere a disposizione di coach Pellegrino già da questa gara. Solita formazione per il tecnico gialloblù, che dovrebbe schierare in campo la diagonale Neri-Ballico, al centro Calabrò e D’Agostino, di banda Kiossev e Giovanni Sacco, il libero Defina. Arbitri dell’incontro saranno Nicola Braile e Pierluigi Sodano. Una gara particolarmente sentita per i due ex dell’incontro, i napitini D’Agostino e Mario Sacco, cresciuti nel vivaio della società vibonese. “Sarà una sensazione particolare per me, ritrovarmi dall’altra parte della rete e di fronte i miei ex compagni di squadra, la maggior parte dei quali tutti ragazzi con cui ho condiviso gioie e dolori dei primi anni della mia carriera-ha dichiarato il giovane Sacco- primo su tutti il mio partner di beach Feroleto, è strano vederlo come avversario”. Sulla sua stagione alla Pubbliemme ha poi aggiunto: “Sono arrivato a Pizzo quando il gruppo era già amalgamato, ma devo dire che i miei compagni mi hanno aiutato tantissimo ad integrarmi con loro. Di questo devo ringraziare soprattutto mio fratello Giovanni, alla corte del coach già da inizio preparazione. Il nostro è un gruppo unito, ho la fortuna di essere in squadra con dei professionisti, dal primo all’ultimo, uno su tutti Andrea Calabrò, non me ne vogliano gli altri. Un ringraziamento particolare vorrei farlo a mister Pellegrino, che mi ha voluto qui e dal quale sto imparando tantissimo. Sono orgoglioso e soddisfatto della fiducia che sta riponendo in me”. Occhi puntati sia sul palarcobaleno di Paola tra la Geki ed il Lauria che, in caso di tea break, potrebbe portare al primato per la Pubbliemme. Servizio giornalistico a cura di Emanuela Sorrentino.

Messina, la Punto ne strappa due alla Sidel

5 dicembre 2010 La Punto Casa Pallavolo Messina torna da Lagonegro con due punti in tasca che soddisfano a metà. Contro la Sidel i siciliani potevano anche conquistare l’intera posta in palio ma sono mancati nei momenti topici della gara, crollando nel quarto set e rischiando la clamorosa rimonta nel quinto. Il match inizia con i lucani motivati che portano a casa il primo parziale ai vantaggi (29-27). Gli ospiti capiscono che è un momento cruciale della stagione e riescono ad alzare la testa: vincono di misura il secondo set (23-25) e poi anche il terzo (21-25). Sull’1-2 la Punto Casa incappa nel solito calo di tensione che coincide con gli infortuni di Nicosia (adduttore) e Caravello (inguine), che terminano la partita solo stringendo i denti. Il tecnico Andrea Caristi opta per una decisa rotazione, ma non basta per evitare il ko nel quarto set che termina 25-10 per i padroni di casa. Al tie break Messina tira fuori l’orgoglio, ma dal 14-12 riesce a chiudere il match solo sul 16-14. “Aggiungiamo un +1 nella casella delle vittorie e raggiungiamo Catanzaro in classifica - commenta il tecnico Andrea Caristi -, ma abbiamo ancora tante cose da migliorare. Potevamo chiudere prima la partita. Dovevamo fare di più nel primo set e nell’ultimo, nel quarto forse pensavamo di avere risolto il match. Dovevamo tenere alta la concentrazione. Lunedì valuteremo le condizioni di Nicosia e Caravello. Pensiamo già al prossimo impegno di campionato”. Con la vittoria la Punto Casa raggiunge a quota 8 punti Catanzaro e si porta fuori dalla zona retrocessione. Questo il quadro ancora incompleto dell’ottava giornata del campionato di serie B2 maschile: Sidel Inf. Lagonegro – Punto Casa Pallavolo Messina 2-3; Algoritmi Tremestieri - Amatori Volley Potenza 3-0; Alberto Poiatti V. – Catanzaro Pallavolo 3-2; Geki Paola Detommaso – Nicodemo Arr. Lauria (ore 18:00); Eklisseocchiali Trapani - New Image Giarre (ore 16:00); Publiemmegroup Pizzo – Callipo Sport VV (ore 18:00). Riposa Mondo Giovane Me. La classifica parziale è la seguente: Nicodemo Arr. Lauria 18; Publiemmegroup Pizz. VV. 17; Geki Paola Detommaso*, Alberto Poiatti V. 14; New Image Giarre 13; Eklisseocchiali Trapani*, Algoritmi Tremestieri 11; Callipo Sport VV* 10; Catanzaro Pallavolo**, Punto Casa Pallavolo Messina 8; Mondo Giovane Me 7; Sidel Inf. Lagonegro 4; Amatori Volley Potenza** 0. * una partita in meno ** una partita in più. Servizio giornalistico a cura di Emanuele Riganò.

Macerata, libriamoci in illustrazione

5 dicembre 2010 Inaugurazione questa sera alle ore 18:00 presso la Galleria degli Antichi Forni di Macerata della mostra d’illustrazione “Libriamoci” a cura dell’illustratore spagnolo Javier Zabala, uno dei più noti rappresentanti dell’illustrazione internazionale che darà vita, all’interno della rassegna, ad un vero e proprio Atelier d’arte. Il maestro, attraverso dimostrazioni e laboratori, coinvolgerà visitatori grandi e piccoli. “Dal 5 al 21 dicembre appuntamenti no stop per bambini ma non solo - dice Eleonora Sarti presidente dell'associazione Fabbrica delle favole - gli adulti che desiderano cimentarsi insieme all'illustratore spagnolo con matite, pennelli, tecniche varie, quest'anno hanno la possibilità di farlo partecipando al 'Weekend illustrato' dal 10 al 12 dicembre”. Le sale espositive della Galleria degli Antichi Forni di Macerata in occasione di Libriamoci 2010 Mostra Internazionale di Illustrazione (rassegna organizzata dal Comune di Macerata e dall’Associaszione Fabbrica delle favole in collaborazione con Istituzione Macerata Cultura Biblioteca Musei e con Accademia di Belle Arti) accoglieranno un centinaio di opere dell’artista. “Zabala è maestro nell’interpretare classici per ragazzi - sottolinea l'illustratore maceratese Mauro Evangelista direttore artistico della rassegna - da Cervantes a Garcia Lorca, da Melville a Shakespeare, fino al nostro Rodari!”. La presenza dell’artista a Macerata durante il periodo della mostra sarà un'occasione straordinaria per gli appassionati d' illustrazione che potranno partecipare agli incontri in programma e prenotarsi per una visita della mostra (lunedì 13 dicembre, ore 17:00) eccezionalmente guidata dallo stesso Zabala! Interessante e ricca sarà la Mostra-Mercato del libro a cura di "Bottega del libro" con una proposta eccezionale di libri illustrati per grandi e piccoli: dai classici di ogni tempo alle nuove, sorprendenti novità editoriali. Per info e prenotazioni: info@fabbricadellefavole.com 0733 231740.

New York, comportamenti umani in rete

5 dicembre 2010 Ecco Netnografia, ovvero l’arte dell’applicazione degli strumenti tradizionali dell'antropologia culturale e dell'etnografia nell'analisi delle interazioni che avvengono sul web. “Dall'avvento del commercio elettronico e degli acquisti online avevamo perso terreno”, afferma Ciara O'Connell, una dirigente della casa statunitense. “Nel passato molti dei nostri clienti facevano riferimento alle nostre ricette per preparare la cena, ma con il popolo dei social network questo non avveniva più”. Così i netnografi della Campbell hanno cominciato a studiare perché la gente si scambia le ricette, come, quando, chi orienta il gusto. “Le tecniche del marketing tradizionale non riuscivano a varcare nemmeno la soglia dei social network”, ha aggiunto la O'Connell. “La netnografia al contrario ci ha dato la possibilità di studiare le interazioni che hanno luogo tra i consumatori in maniera diretta. Ci ha dato la possibilità di incanalare le esigenze dei nostri clienti in maniera vera ed emozionale”. Le analisi dei netnografi sono state così utilizzate per creare un sito web che in poco più di un mese è passato da 120 mila ad oltre 1 milione di visitatori mensili. Ad attrarli sono applicazioni come “Tips for busy cooks” (suggerimenti per cuochi indaffarati), “Portion Control”, (il sorvegliante delle porzioni) e “Search by mood” (cerca ricette in base al tuo stato d'animo). La Campbell ha scoperto che i consumatori hanno un debole per lo scambio di suggerimenti su come usare le sue salse, come accoppiarle con formaggi e grissini e come combinarle con i prodotti di altre aziende. E quello della Campbell non è un caso isolato. Ad usare la netnografia ci si sono messe anche la Coca Cola, la American Express, la Adidas, la Bmw, la Swarovski e la Beiersdorf, per citare solo alcune delle maggiori aziende. La Adidas, per esempio, ha usato la netnografia per studiare le abitudini dei collezionisti dei suoi modelli, riuscendo a creare nuove scarpe di successo. La Listerine, un’azienda statunitense che produce collutori per l'igiene orale, ha scoperto che molti utenti associano il colore dei suoi sciroppi con gli alieni e che altri trovano che il loro odore gli ricordi le case dei nonni. Uno studio delle parole usate dai clienti di Starbuck e di Pete's Coffee, le principali catene di caffè statunitensi, ha inoltre rilevato che questi tendono a sviluppare un proprio gergo, quasi che se si trattasse del linguaggio d'un paese straniero. Adesso le due aziende usano questo particolare vocabolario per stabilire un legame emotivo con i loro clienti abituali e per attrarre quelli della concorrenza. La Matchstick canadese, una delle maggiori distributrici di telefonini del paese, ha infine scoperto che alcuni blogger sono in grado di condizionare profondamente il discorso relativo ad un prodotto persuadendo altri ad adottare il loro punto di vista. Sul fronte della netnografia non operano solo le grandi aziende, ma anche le più importanti istituzioni scientifiche. Gli antropologi dell'universo binario vengono da istituzioni come il Mit di Cambridge, la York University of Toronto e la Stanford University di Palo Alto. Alla York University, in particolare, insegna Robert V. Kozinets, ritenuto il padre della nuova disciplina e creatore della stessa parola “etnografia”. Dalla Stanford University, invece, è uscita probabilmente una delle creazioni più divertenti in materia: applicando i principi della netnografia alla tecnologia led, un gruppo di studenti è riuscito a creare una “World Mood Light”, un cubo luminoso che muta colore a seconda dei sentimenti espressi dai post degli utenti di Twitter in tutto il mondo. Tra tutti i social network Twitter sembra essere emerso come il luogo prediletto dai netnografi per far galoppare la fantasia, perseguendo obiettivi che spaziano dalle inchieste commerciali a quelle di carattere investigativo e politico. Le varie applicazioni (Summarize, Tweetscan, Hashtags, Twitterverse, Tweetstats, Twittercensus e Xvision) seguono tutte l'evolversi del gusto e del pensiero degli utenti Twitter sulle maggiori questioni del momento. Diventando così anche strumento di analisi politica e giornalistica. “La netnografia è stata tradizionalmente usata dai mareketers per creare fenomeni commerciali”, afferma Mirco Mannucci, fondatore della Holomathics e creatore di Tweeteretica, uno di questi software. “Noi la applichiamo alla politica, all’analisi e all’inchiesta giornalistica, cercando di localizzarla quanto più possibile e di comprendere le sue relazioni con gli altri discorsi che si svolgono in rete e il suo livello di influenza”. E così, mescolando la politica con il marketing e la matematica, e l’analisi comportamentale con internet, la netnografia sta gradualmente diventando la chiave di volta attraverso cui le aziende, i politici e i media riescono a decifrare e condizionare gli umori di una cittadinanza i cui interessi si posizionano sempre più spesso all'incrocio tra società reali e popolazioni che vivono in mondi intangibili.

Chieti, sottoscritto patto per Abruzzo

5 dicembre 2010 “Poiché sono fermamente convinto che la politica sia organizzazione della speranza, sento forte la responsabilità di dover indicare una via d'uscita all'attuale momento di crisi che vive il nostro territorio e voglio farlo insieme a tutte le forze produttive della regione: così il presidente della Provincia e dell'Unione delle Province d'Abruzzo, Enrico Di Giuseppantonio, all'indomani della riunione della Consulta Provinciale dell'Economia e del Lavoro, che ha affrontato anche il tema della Vertenza Abruzzo, chiama a raccolta il mondo della politica, dell'imprenditoria, del sindacato e del sociale per un “patto per l'Abruzzo”.Non mi spaventano – ha spiegato il presidente Di Giuseppantonio – le responsabilità connesse a questa situazione, ma chiedo ancora una volta a tutti gli attori istituzionali e le forze imprenditoriali e sociali di stringere un patto, un gentlemen's agreement tra enti, politica, imprenditoria, parti sociali, amministrazioni che possa far giungere ad un accordo concreto per far contare di più tutta la regione Abruzzo su tutti i tavoli nazionali affinché possano investire sulle potenzialità, davvero enormi, presenti nelle nostre realtà. Per far questo, occorre innanzitutto un richiamo forte alla concordia istituzionale per far sì che, marciando tutti insieme verso lo stesso obiettivo, potremo rilanciare il nostro territorio, piagato non solo da una crisi economica, ma anche politica e sociale. Andiamo tutti insieme a Roma a reclamare ciò che ci spetta per l'ammodernamento delle infrastrutture, per il miglioramento della viabilità, per tutelare la qualità dell'ambiente, per sviluppare una nuova industria turistica e per dare sostegno alla piccola e media industria, e più in generale alle attività produttive. Facciamo fronte comune per restituire al nostro territorio il diritto di vedere sviluppate le proprie eccellenze. Già nel dicembre scorso, nel Consiglio provinciale monotematico sulle problematiche del mondo del lavoro, celebrato significativamente ad Atessa e con la presenza di molte presenze istituzionali, della Regione, dei Comuni, dei sindacati, del mondo imprenditoriale, abbiamo preso l'impegno di portare avanti un “patto di solidarietà” con gli altri enti locali, con le imprese e con le parti sociali. Per questo, abbiamo creato la Consulta Provinciale dell'Economia e del Lavoro, seguita poi dal Tavolo permanente sulla Semplificazione, organismi che vedono il coinvolgimento attivo di tutti gli attori sociali del territorio. Ora tali impegni vanno estesi a tutta la regione, coinvolgendo gli altri enti e tutti gli attori istituzionali: uscire dalla crisi si può, ma non con iniziative separate e disarticolate, bensì con una concertazione ed una unità d'intenti che auspico si possa trovare in breve tempo”.

Rosarno, nuova emergenza immigrati

5 dicembre 2010 Dieci africani, in prevalenza ghanesi e nigeriani sono stati sgomberati e identificati dalla polizia. Abitavano in un tugurio in pieno centro abitato. Uno di loro è stato arrestato per inottemperanza di precedenti espulsioni, tre sono stati rilasciati perché in regola con il permesso di soggiorno e gli altri sei, irregolari, sono stati espulsi, cioè gli è stato dato il foglio di via. Che fine farà il ragazzo arrestato solo per non avere in tasca i documenti? La riposta repressiva di Rosarno è coerente con le politiche statali sul lavoro stagionale migrante. Già a Palazzo San Gervasio a settembre, per la campagna di raccolta del pomodoro tardivo, era stata chiara la strategia: chiuso il centro di accoglienza, sgomberato ogni assembramento, migranti invisibili e costretti a nascondersi. “Dopo i fatti di gennaio e la deportazione di 2500 immigrati, abbiamo assistito ad una stucchevole processione da parte di parlamentari nazionali ed europei, commissioni Schengen, segretari di partito e consoli americani”, denuncia l’Osservatorio Migranti Africalabria.org. “Tutti avevamo chiesto a gran voce una sistemazione dignitosa per i migranti, anche quelli che dopo i disordini ne avevano preteso la cacciata. [...] Ci si sarebbe aspettato un minimo di intervento in direzione dell’accoglienza e invece? Invece abbiamo visto solo repressione! Ghetti, grandi fabbriche e casolari abbandonati interdetti e arresti a casaccio!. Dieci mesi fa “accompagnavamo alcuni dei ragazzi feriti dopo gli scontri ad incontrare il Presidente della Repubblica in visita a Reggio Calabria, mentre li baciava ad uno ad uno e, in un perfetto inglese, diceva loro “dobbiamo fare di più per gli immigrati”, denuncia Giuseppe Pugliese dell`Osservatorio. Gli africani sono tornati a Rosarno, ma in numero ridotto rispetto all’emergenza umanitaria di un anno fa e con la difficoltà di trovare lavoro, sostituiti dai braccianti bulgari, riferisce l’agenzia Redattore Sociale. Secondo le stime dell’Osservatorio, che ha contatti quotidiani con le baracche e i ricoveri di fortuna in cui vivono i braccianti, sono circa 700 gli africani presenti nella Piana di Gioia Tauro oggi, contro i 2500 dell’anno scorso. Sono aumentati invece i cittadini dell’est Europa, fonti del comune parlano di 50 autobus arrivati dalla Bulgaria. “C’era forse qualcuno che pensava che non ne sarebbero ritornati?”, ribadiscono i volontari. “Tutti sapevamo ma, a parte l’interessante mediazione della parrocchia di Drosi con i proprietari di immobili per l’affitto di case a prezzi equi (una goccia in mezzo al mare), nel resto della Piana, gli africani sono abbandonati a loro stessi e o s’affittano un posto letto nelle poche case o garage disponibili o si sistemano alla meno peggio da qualche parte”. “Sarebbe stato fantascientifico immaginare una programmazione da parte delle istituzioni?”, chiedono i giovani dell’Osservatorio. Eppure nella Piana sono arrivati e arriveranno fiumi di soldi.

Roma, Carfagna smentisce flirt con Bocchino

5 dicembre 2010 “Sulla vicenda Bocchino, almeno per come se ne è parlato, direi che c'è stato un atteggiamento molto maschilista che è ancora molto presente nella nostra società come ha dimostrato la mia battaglia per la legalità sulla questione rifiuti a Napoli”. Lo ha riferito il ministro per le Pari Opportunità Mara Carfagna intervenendo alla trasmissione “Ventura Football club”. “Qualcuno in quel caso - ha spiegato il ministro - mi ha giudicato capricciosa e se invece fossi stato un uomo avrebbero detto: “caspita, ha posto dei problemi seri, sediamoci intorno a un tavolo e discutiamo”. L’amicizia con il capogruppo Fli alla Camera, ha detto la Carfagna, “risale a molti anni fa; è stato un rapporto di colleganza molto stretto fino a quando lui non ha deciso di dar vita a un nuovo partito con Gianfranco Fini. Se io e lui fossimo stati due uomini o due donne non ci sarebbe stato nulla di male; e invece ci si è ricamato su anche in virtù del fatto che io sono una donna di gradevole aspetto”. “Non dico altro, perché lei poveraccia se non fa così non esiste. Ha bisogno di visibilità e la cerca provocando. Anche lei deve esistere”, ha aggiunto la Carfagna a proposito dei suoi rapporti con Alessandra Mussolini. Su Fini Carfagna afferma: “In passato l'ho stimato e apprezzato. Oggi non condivido la tempistica con cui ha provocato questa rottura. I motivi della rottura? Ci sono problemi politici ma forse anche problemi personali. È stato un gesto poco responsabile”. “Confermo, mi sposerò il prossimo mese di giugno e desidero avere dei figli dal mio compagno. La collega Gelmini sta dimostrando che con fatica si può riuscire a conciliare le due cose”, ha concluso la Carfagna.

Brembate, Yara fermati due uomini

5 dicembre 2010 Ad una settimana dalla scomparsa della tredicenne Yara Gambirasio, le indagini potrebbero essere ad una svolta: i carabinieri sono saliti a bordo di un traghetto partito da Genova e diretto in Marocco, a bordo del quale ci sarebbe un extracomunitario magrebino ricercato dagli inquirenti. Secondo alcune indiscrezioni, il tunisino sarebbe stato trattenuto dai militari per controlli. Le notizie che trapelano dalle forze dell'ordine sono pochissime; l'uomo, un tunisino, sarebbe uno dei soggetti sulle cui tracce si sono messi i carabinieri subito dopo la scomparsa di Yara. L'ispezione delle forze dell'ordine è avvenuta nel massimo riserbo al largo del porto di Sanremo in provincia di Imperia; insieme ai carabinieri, è intervenuta anche un'imbarcazione della locale Guardia Costiera. Secondo alcune ipotesi il nordafricano, anche se non ci sono assolutamente conferme, potrebbe essere uno dei tanti operai impegnati nei cantieri della zona dove è avvenuta la scomparsa di Yara. Forse proprio in quello del centro commerciale in costruzione alla periferia tra Brembate Sopra e Mapello, dove si sono concentrate per giorni le ricerche per Yara. Sul tunisino si sarebbe indirizzata l'attenzione degli inquirenti, pare, dopo la sua scomparsa dal luogo in cui si trovava solitamente. Sarebbe stata fermata anche un'altra persona, forse un italiano, insieme al tunisino bloccato a Sanremo. Massimo riserbo a Brembate Sopra, però, su questi fermi. Gli inquirenti che indagano sulla scomparsa di Yara non hanno voluto dare alcuna informazione sulla svolta di questa sera nell'inchiesta, facendo anche capire di ritenere dannosa quella che è stata definita una fuga di notizie. Le ricerche nel frattempo non hanno prodotto nessuna traccia: anche l’ottavo giorno passato alla ricerca di Yara Gambirasio si è concluso poco dopo il calar del sole senza risultati. Alle perlustrazioni guidate da vigili del fuoco, protezione civile hanno partecipato circa 300 persone che si sono concentrate nel territorio dei comuni bergamaschi dell’Adda, con i sommozzatori che hanno cercato alla confluenza tra il Brembo e l’Adda. La Forestale ha invece controllato la zona verso Mapello, mentre i carabinieri hanno proseguito con gli accertamenti nella zona di Brembate. Ieri sera si è anche svolta una veglia di preghiera in quattro chiese di Brembate per Yara. Nella parrocchiale di Santa Maria Assunta, quella frequentata dalla famiglia Gambirasio, un cartellone con la scritta “Yara Torna”. Tutte le quattro chiese si sono riempite di fedeli, soprattutto tanti ragazzi e ragazze, amici di Yara e compagni di ginnastica, che hanno pregato per lei. Nella chiesa di Santa Maria Assunta una ragazzina ha deposto un mazzo di fiori davanti all'altare. A tutti quelli che entravano venivano distribuiti un lumino e un biglietto con le preghiere da recitare. I genitori di Yara, come avevano già fatto sapere, non erano presenti.

Vibo Valentia, Settimana della Cultura Egiziana

Settimana Cultura Egiziana

Vibo Valentia, arte che si distingue

Maria Carmela Stirparo e Tony Al Parlamento Maria Carmela Stirparo dalla Calabria testimonial del Made in Italy

Calabria, terra di poeti e di artisti, narravano i primi visitatori stranieri venuti nell’estremo Sud alla scoperta di un territorio aspro e generoso al contempo. Di certo non si sbagliavano nel tratteggiare la Calabria, regione che punta a fare passi in avanti nonostante numerosi siano i movimenti che marciano in direzione opposta per farle rallentare il passo. Qualcuno avanza impavido, testardo, determinato e raggiunge la meta agognata con tanta e vera fatica. Uomini e donne di Calabria che conquistano la ribalta della cronaca per encomi, dando lustro alla calabresità. Una figlia di Calabria che si è distinta è Maria Carmela Stirparo, nota ed affermata stilista Vibonese che ha raggiunto un altro prestigioso traguardo. Già Campionessa d’Italia ai Campionati nazionale dell’Acconciatura di Taranto, oggi è chiamata a far parte dell’Alta Moda. Maria Carmela Stirparo, figlia d’arte del noto Filippo, ha proseguito l’attività avviata oltre cinquanta anni addietro dal padre, che ha creato un rinomato istituto di bellezza, conosciuto ed apprezzato a Vibo Valentia e non solo. La clientela, infatti, proviene dalla città capoluogo ma anche dalla provincia e da altre località calabresi. La notorietà della signora Maria Carmela Stirparo varca i confini regionali essendo a pieno titolo una rappresentante del Made in Italy. Nella foto mentre “mette la testa a posto” al noto Tony Al Parlamento, colui che cura l’immagine ai vip tra cui Pippo Baudo.

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