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giovedì 1 luglio 2010

Trieste, vedute contrastanti con la Slovenia

Antonio Nesci
Del tutto inadeguato e insufficiente, per una seria valutazione ambientale strategica (VAS) transfrontaliera: questo il giudizio del WWF sul documento, divulgato da Luka Koper in base alla Direttiva europea 2001/42/CE sulla VAS, relativo all'ampliamento del Porto di Capodistria. E' stato messo a disposizione, infatti, tradotto in italiano, soltanto il "riassunto non tecnico" degli studi redatti per la VAS transfrontaliera sul piano regolatore del porto sloveno. Secondo il WWF, che in merito ha inviato delle osservazioni sia alle autorità italiane (Ministero dell'ambiente e uffici regionali), sia a quelle slovene (Ministero dell'ambiente, Luka Koper), sono necessarie molte integrazioni alla documentazione consegnata, per potersi esprimere sugli impatti ambientali "transfrontalieri e non" delle opere previste. Da ciò la richiesta del WWF perche' la documentazione fornita dalla Slovenia sia opportunamente integrata, in modo da permettere un'adeguata valutazione degli impatti, transfrontalieri e non, legati alla realizzazione delle opere di ampliamento del porto di Capodistria. Il WWF osserva anche che un'analoga VAS transfrontaliera andrebbe condotta sul nuovo Piano regolatore del Comune di Trieste,che include tra l'altro la previsione del rigassificatore di Zaule, e sul Piano regolatore del Porto di Trieste. Della VAS su quest'ultimo, però (benche' il PRP in questione sia stato adottato ormai oltre un anno fa dal Comitato portuale), "nulla è dato sapere".

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