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domenica 27 giugno 2010

Roma, Rutelli evidenzia un clima politico teso

Salvatore Barberi
"Avevamo sperato che si andasse verso un centrosinistra riformatore e una destra liberale, ma così non è stato: siamo tornati ai guelfi e i ghibellini, ci siamo ridotti a curva sud contro curva nord": è l'analisi che il leader di Alleanza per l'Italia Francesco Rutelli consegna all'assemblea regionale dell'Api del Lazio, riunita a Roma.
"Ci ritroviamo con una destra populista dominata dalla Lega, da una parte, e a sinistra con un ritorno al passato", sottolinea Rutelli. Quanto al progetto dell'ApI, l'ex-sindaco di Roma sottolinea: "Noi nuotiamo controcorrente, la situazione del paese è difficilissima e impone una battaglia coraggiosa, per le riforme necessarie e per un nuovo polo politico". E' radicale poi la critica di Francesco Rutelli alla amministrazione Alemanno. "Il livello di inefficacia e caoticità dei singoli comparti dell'amministrazione capitolina è tale che non sono nemmeno in grado di fare le delibere": è radicale "Quanto all'esordio della Regione guidata da Renata Polverini è stato talmente modesto e sotto traccia che certo l'ingresso di due assessori dell'Udc non potrà rappresentare una svolta", sottolinea Rutelli, interloquendo con il segretario dell'Udc di Roma, Francesco Carducci, intervenuto alla riunione dell'ApI.
Parlando poi del PD il leader di Api ha detto che "Il dibattito non è se ci si debba o meno chiamare compagni, è inevitabile e non c'è nulla di male che in una assemblea composta da Pds con cattolici e indipendenti di sinistra ci si chiami così". "Capisco l'imbarazzo dei cattolici e dei libdem in casa del Partito Democratico. La questione del PD, tuttavia - osserva Rutelli - non è quella onomastica, il problema è piuttosto quale posizioni abbiano sui temi concreti: dalla giustizia alla crisi economica, per le piccole imprese e le famiglie", sottolinea il leader di Alleanza per l'Italia.
Infine Rutelli si è soffermato sul tema del feralismo: "Berlusconi dice quotidianamente basta con le correnti, ma lo fa parlando ad appuntamenti organizzati dalle varie correnti del PdL": lo dichiara Francesco Rutelli, intervenendo alla assemblea regionale di Alleanza per l'Italia nel Lazio.
"Chi staccherà la spina al governo sarà la Lega - pronostica Rutelli. "Il partito di Bossi ha un matrimonio di interessi con Berlusconi, basato sull'aspettativa di dominare il Nord".
"La rottura avverrà perchè l'annunciato miracolo del federalismo è impossibile", conclude il leader di Api. "Si vagheggia una sorta di Shangrilà del federalismo e ci si ritrova con 13 miliardi di tagli sulle regioni che non hanno neppure il corrispettivo dei maggiori poteri che gli sono stati già conferiti".

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